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CR: Regione-Autonomie locali, relatore Molinaro (5)

23.11.2005
15:45
(ACON) Trieste, 23 nov - AB - Roberto Molinaro (UDC), relatore di minoranza, ha parlato di disegno neocentralistico regionale che, a livello ordinamentale, mette in discussione il ruolo identitario delle Province, privilegiando il rapporto diretto Regione-Comune e sostenendo il formarsi di aggregazioni sovracomunali con finalità realizzative e programmatorie, gli ASTER, con ciò scomponendo l'area vasta stessa. Tale dimensione territoriale è sott'ordinata rispetto alla Regione, dal momento che gli obiettivi sono fissati dalla Regione stessa e le risorse economiche destinate agli investimenti sono frutto di negoziazione tra la Regione e i soggetti istituzionali che promuovono l'ASTER.

Nel lungo periodo, perché a questo va rapportata una normativa quadro, ciò che emerge è un disegno riformatore solo apparente e poco virtuoso, quasi una restaurazione, con un Governo regionale più forte e una autonomia locale limitata, ma soprattutto, di fatto, una volontà di controllo di Comuni e Province, ingabbiati in una miriade di relazioni concertative e relazionali che sicuramente non favoriscono né il pluralismo istituzionale né l'autonomia, in particolare quella finanziaria.

Nel merito, Molinaro ha evidenziato i punti critici in relazione soprattutto al riconoscimento e alla valorizzazione dell'autonomia locale e alla concreta possibilità di attuazione della stessa e ha sviluppato dettagliati ragionamenti che hanno toccato ogni singolo aspetto della legge, dai principi fondamentali alla natura dell'autonomia locale, dalle Città metropolitane e le Comunità montane alle funzioni amministrative di Comuni, Province e Regione, per passare all'esercizio coordinato di funzioni, alla gestione associata dei servizi, allo sviluppo delle forme associate, al Consiglio delle autonomie, all'autonomia finanziaria degli enti locali.

E' una legge necessaria - ha concluso Molinaro - che però richiede ancora non pochi approfondimenti e significativi cambiamenti per essere coerente con il ruolo, condiviso, che a essa si intende attribuite.

(segue)