CR: Regione-Autonomie locali, dibattito generale (8)
(ACON) Trieste, 23 nov - AB - Nel corso del dibattito generale
della legge sul sistema Regione-Autonomie locali (47 articoli in
totale), Giancarlo Tonutti (Margh) ha parlato di inizio di un
processo di riforma che dovrà avere un seguito concertato. Una
riforma che guarda allo sviluppo, dove la polemica sugli ASTER
non ha modo di esistere perché sono stati pensati per garantire
uguali servizi per tutti e la rappresentatività anche alle
comunità più piccole, e nemmeno quella sulle Province, che
potranno fare quel coordinamento che da sempre avrebbero dovuto
fare.
Daniele Galasso (FI) ha contestando le scelte della maggioranza
sugli ASTER, che costringeranno i piccoli Comuni e ad accodarsi
per raccogliere le briciole che cadranno dal tavolo, sul
segretario unico, che in caso di unioni di diversi Comuni non
potrà svolgere bene i suoi compiti, sulle Città metropolitane,
che alimenteranno le loro entrate grazie ai tributi di fiscalità
legati al territorio, al quale sottrarranno risorse.
Per Mauro Travanut (DS) si tratta di una riforma innovativa, di
un progetto politico di tutto rispetto che dà respiro a questa
regione, che guarda al massimo decentramento, che valorizza
l'autonomia e i programmi, che aggiunge funzioni alle Province e
le introduce nel luogo della concertazione tra Regione e Comuni.
Le opposizioni criticano, ma non hanno presentato una proposta
alternativa.
E' preoccupante il trasporto con il quale si presenta questa
legge, ha affermato Roberto Asquini (FI), che invece fa poco e lo
fa male. La maggioranza sbandiera il decentramento e invece
aumenta il centralismo, con i Comuni messi a un guinzaglio che si
chiama ASTER: riceveranno i soldi solo se rinunceranno alla loro
libertà. Inoltre, si sgretola il vero nemico delle ASTER, le
Province, indebolendone le competenze.
(segue)