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CR: Regione-Autonomie locali, dibattito generale (8)

23.11.2005
17:28
(ACON) Trieste, 23 nov - AB - Nel corso del dibattito generale della legge sul sistema Regione-Autonomie locali (47 articoli in totale), Giancarlo Tonutti (Margh) ha parlato di inizio di un processo di riforma che dovrà avere un seguito concertato. Una riforma che guarda allo sviluppo, dove la polemica sugli ASTER non ha modo di esistere perché sono stati pensati per garantire uguali servizi per tutti e la rappresentatività anche alle comunità più piccole, e nemmeno quella sulle Province, che potranno fare quel coordinamento che da sempre avrebbero dovuto fare.

Daniele Galasso (FI) ha contestando le scelte della maggioranza sugli ASTER, che costringeranno i piccoli Comuni e ad accodarsi per raccogliere le briciole che cadranno dal tavolo, sul segretario unico, che in caso di unioni di diversi Comuni non potrà svolgere bene i suoi compiti, sulle Città metropolitane, che alimenteranno le loro entrate grazie ai tributi di fiscalità legati al territorio, al quale sottrarranno risorse.

Per Mauro Travanut (DS) si tratta di una riforma innovativa, di un progetto politico di tutto rispetto che dà respiro a questa regione, che guarda al massimo decentramento, che valorizza l'autonomia e i programmi, che aggiunge funzioni alle Province e le introduce nel luogo della concertazione tra Regione e Comuni. Le opposizioni criticano, ma non hanno presentato una proposta alternativa.

E' preoccupante il trasporto con il quale si presenta questa legge, ha affermato Roberto Asquini (FI), che invece fa poco e lo fa male. La maggioranza sbandiera il decentramento e invece aumenta il centralismo, con i Comuni messi a un guinzaglio che si chiama ASTER: riceveranno i soldi solo se rinunceranno alla loro libertà. Inoltre, si sgretola il vero nemico delle ASTER, le Province, indebolendone le competenze.

(segue)