UDC: Molinaro, il no al Piano territoriale
(ACON) Trieste, 23 nov - COM/AB - "Si introduce, in
controtendenza con il resto d'Italia, una pianificazione
territoriale incentrata sulla gerarchia Regione-Comune e con
l'esclusione del livello di area vasta delle Province, facendo
venir meno una indispensabile logica di sistema. E' una
prospettiva che non aiuta lo sviluppo armonico del territorio
regionale e che pertanto non possiamo condividere".
Spiega così il capogruppo UDC in Consiglio regionale Roberto
Molinaro il voto negativo espresso sul disegno di legge della
Giunta regionale in materia di norme per il Piano territoriale
regionale.
"Si sono introdotte procedure per assicurare alla pianificazione
la sostenibilità ambientale, in sé condivisibile - precisa il
consigliere centrista - ma non quando diventano una duplicazione,
in quanto sia le modalità di Agenda 21 e della Valutazione
ambientale strategica saranno necessarie sia per il Piano
territoriale regionale, sia per ciascun Piano regolatore
comunale. Manca quell'equilibrio di scelte che deve
caratterizzare la gestione del territorio".
"A ciò si aggiunga la disciplina della sospensione temporanea
dell'edificabilità per la realizzazione di opere di interesse
regionale - precisa ulteriormente il consigliere regionale -
frutto di un compromesso al ribasso tra le diverse parti di
Intesa Democratica e con qualche dubbio di tenuta in sede di
contenzioso costituzionale".
"Non sono altresì condivisibili le norme relative alla
costituzione della STUR, la Società di Trasformazione Urbana
Regionale, una realtà che esula dalle competenze della Regione
stessa - conclude il capogruppo UDC - per invadere ciò che
sarebbe invece di competenza dei Comuni".