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UDC: Molinaro, il no al Piano territoriale

23.11.2005
17:42
(ACON) Trieste, 23 nov - COM/AB - "Si introduce, in controtendenza con il resto d'Italia, una pianificazione territoriale incentrata sulla gerarchia Regione-Comune e con l'esclusione del livello di area vasta delle Province, facendo venir meno una indispensabile logica di sistema. E' una prospettiva che non aiuta lo sviluppo armonico del territorio regionale e che pertanto non possiamo condividere".

Spiega così il capogruppo UDC in Consiglio regionale Roberto Molinaro il voto negativo espresso sul disegno di legge della Giunta regionale in materia di norme per il Piano territoriale regionale. "Si sono introdotte procedure per assicurare alla pianificazione la sostenibilità ambientale, in sé condivisibile - precisa il consigliere centrista - ma non quando diventano una duplicazione, in quanto sia le modalità di Agenda 21 e della Valutazione ambientale strategica saranno necessarie sia per il Piano territoriale regionale, sia per ciascun Piano regolatore comunale. Manca quell'equilibrio di scelte che deve caratterizzare la gestione del territorio".

"A ciò si aggiunga la disciplina della sospensione temporanea dell'edificabilità per la realizzazione di opere di interesse regionale - precisa ulteriormente il consigliere regionale - frutto di un compromesso al ribasso tra le diverse parti di Intesa Democratica e con qualche dubbio di tenuta in sede di contenzioso costituzionale".

"Non sono altresì condivisibili le norme relative alla costituzione della STUR, la Società di Trasformazione Urbana Regionale, una realtà che esula dalle competenze della Regione stessa - conclude il capogruppo UDC - per invadere ciò che sarebbe invece di competenza dei Comuni".