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Misto/UDC: emendamento per salvaguardia piccoli Comuni

28.11.2005
10:18
(ACON) Trieste, 28 nov - COM/AB - "Nella nostra Regione sono ben 134 i Comuni con popolazione inferiore a 3000 abitanti, pari al 61% del totale. Questi piccoli Comuni, collocati principalmente nell'area montana e pedemontana delle Province di Udine e Pordenone, costituiscono l'ossatura delle autonomie locali e sono determinanti per l'attuazione del decentramento, delle politiche di sviluppo locale e per il mantenimento dei livelli minimi dei servizi pubblici essenziali".

Esordiscono così i consiglieri regionali Maurizio Salvador e Roberto Molinaro (del Gruppo Misto e dell'UDC) per illustrare un loro emendamento all'art. 6 del disegno di legge sulle Autonome locali (153-A), attualmente in discussione in Consiglio regionale.

"Oggi assistiamo a un progressivo impoverimento di molte piccole realtà, situate in vaste aree della nostra Regione -continuano i due consiglieri centristi - che hanno perso la loro competitività territoriale in un periodo storico in cui la stessa è determinante. Un'attenzione particolare per questi enti è necessaria e possibile - aggiungono - e può altresì rappresentare lo strumento di un rilancio sociale ed economico per tutti quei Comuni che sono oggi in difficoltà, trasformando un problema in un'opportunità, favorendo una serie di iniziative in grado di fare sistema in queste realtà".

"Si devono perciò pensare concrete misure per il sostegno ai piccoli Comuni e alle attività economiche, agricole, commerciali e artigianali, secondo forme coerenti con le peculiarità dei territori dei piccoli Comuni - è sempre il parere di Salvador e Molinaro - che potranno rappresentare un investimento per il rilancio sociale ed economico e per la valorizzazione del patrimonio ambientale e storico-culturale".

"Nella competitività territoriale non esistono aree inevitabilmente deboli - affermano di due consiglieri del Gruppo Misto - ma soltanto aree non messe in posizione di competere e rispetto alle quali è necessario attivare una sensibilità e forme concrete d'intervento compensativo. Da qui la proposta contenuta nel loro emendamento che, nel considerare piccoli comuni quelli fino a 3000 abitanti, suggerisce appunto l'adozione di misure in favore dei cittadini ivi residenti e delle attività economiche del posto, con particolare riferimento al sistema dei servizi territoriali".

"Una preoccupazione - concludono Salvador e Molinaro - in sintonia con l'appello del presidente Ciampi a favore dei Comuni di piccole dimensioni che contribuiranno a fare grande l'Italia solo 'se avremo saputo curarli e restaurarli, con amore, con la volontà di far rivivere memorie e tradizioni in un nuovo sistema di sviluppo'. Confidiamo - spiegano i due esponenti politici regionali - in un eguale incitamento da parte dell'ANCI che, a livello nazionale, è impegnata a sostenere i piccoli Comuni, che mantengono tuttora un ruolo storico e sono allarmati di fronte a tutte le proposte di neo-centralismi, inopportuni e perfino contrari allo spirito costituzionale".