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Londra: Tesini a congresso sussidiarietà Comitato Regioni

29.11.2005
13:02
(ACON) Londra, 29 nov - COM/AB - "Semplificazione delle procedure, valutazione d'impatto della legislazione a livello locale e regionale, forte coinvolgimento nella fase prelegislativa da parte della Commissione europea del Comitato delle regioni e dei Parlamenti regionali, inserimento delle clausole della sussidiarietà nei testi legislativi".

Questo l'incipit dell'intervento pronunciato a Londra dal presidente Alessandro Tesini nella sua veste di Coordinatore nazionale dei Consigli regionali italiani e di presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, ospiti alla Church house della Camera dei Lord per il secondo congresso sulla sussidiarietà promosso dal Comitato delle Regioni e dal semestre britannico di presidenza dell'Unione. Molte le personalità presenti, e tra questi il presidente del Comitato delle Regioni Peter Straub, Lord Grenfell, presidente della Commissione affari europei della Camera dei Lord, Phil Woolas ministro per gli Enti locali del governo inglese.

"L'armonizzazione e la semplificazione della legislazione comunitaria - ha affermato Tesini nel suo intervento - devono rappresentare le linee guida dell'azione delle istituzioni europee per il futuro. Un messaggio che deve essere anche considerato a livello nazionale nel recepimento della legislazione comunitaria".

"Occorre - ha aggiunto Tesini - attivare, grazie all'applicazione dei trattati in essere e in prospettiva della nuova Costituzione europea, un processo di dialogo preventivo tra la Commissione europea e il Comitato delle Regioni nella fase prelegislativa. Per promuovere la concorrenzialità dell'Europa e dei livelli nazionali dobbiamo fare in modo che il recepimento delle direttive comunitarie avvenga con una legislazione di dettaglio chiara, che a monte abbia già valutato l'impatto amministrativo della stessa e che consenta di valutarne in seguito i risultatati. Per questo la sussidiarietà - una parola tanto di moda in questo momento - può aiutarci a razionalizzare la complessità di un sistema di regole e doveri che in questi anni ha contribuito a consolidare quell'immagine sbagliata di un'Europa burocratica fatta solo di regole e divieti".

"E chiaro a tutti - ha concluso il Coordinatore italiano - che non si può invocare l'Europa solo quando fa comodo. In altre parole, richiamare la sua presenza per rivendicare spazi di azione a livello regionale e poi dire allo stesso tempo che l'Europa è qualcosa di ingombrante. Se oggi qui a Londra abbiamo deciso di accettare questa pausa di riflessione che la bocciatura della nuova Costituzione da parte francese e olandese hanno imposto, dobbiamo anche riconoscere che appartenere all'Europa vuol dire poter usufruire di opportunità che devono mettere in grado i livelli più prossimi ai cittadini di promuovere benessere, pace e giustizia sociale in un mondo sempre più globalizzato e senza barriere".

(foto in e-mail)