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CdL: mozione su violenza, criminalità e sicurezza

29.11.2005
15:01
(ACON) Trieste, 29 nov - COM/AB - Mozione della Casa delle Libertà - Alessandra Guerra (LN), Luca Ciriani (AN), Gina Fasan (UDC), Gaetano valenti (FI) - di solidarietà alle vittime della violenza e per una maggior attenzione alla sicurezza in Friuli Venezia Giulia.

Il documento richiama il grave e brutale episodio di violenza sessuale che ha coinvolto una giovane della nostra regione, aggredita, picchiata e violentata a Bologna poco dopo esser scesa dall'autobus e ricorda che un po' in tutto il centro nord (dove secondo i dati Istat vivono oltre il 90 per cento degli immigrati presenti in Italia) stanno aumentando questo tipo di reati, particolarmente odiosi perché rivolti contro la donna, crimini che, secondo quanto riferiscono le cronache, nella maggior parte dei casi vengono perpetrati da giovani extracomunitari, spesso clandestini.

Ci sono stati buoni risultati dall'entrata in vigore della legge Bossi-Fini sul fronte del contrasto agli ingressi e per quanto riguarda gli effettivi respingimenti di clandestini - prosegue la mozione - ma l'emergenza criminalità legata alla clandestinità costituisce sempre un grave problema per il nostro Paese. Anche il Friuli Venezia Giulia non può più essere considerato un'isola felice, interessato anch'esso da un aumento dei fenomeni di microcriminalità: prima del caso della giovane carnica aggredita a Bologna, infatti, anche sul nostro territorio si erano verificati episodi gravissimi di violenza alle donne a Pordenone, Monfalcone, Udine.

In questa situazione - così Guerra, Ciriani, Fasan e Valenti - la Giunta regionale ha sin qui trascurato il problema della sicurezza azzerando, di fatto, il fondo istituito dalla legge regionale nella passata legislatura su iniziativa della Casa delle Libertà, fondo che aveva consentito a molti Comuni di potenziare forme di prevenzione nei centri e nelle periferie di città e paesi. Ingenti somme, invece, sono state destinate dalla stessa Giunta di centrosinistra non solo a spese inutili e clientelari, ma anche a progetti rivolti a concedere agli extracomunitari agevolazioni, assistenza e privilegi che i cittadini non hanno.

Date queste premesse, la mozione intenderebbe esprimere la solidarietà del Consiglio regionale alla giovane donna vittima di Bologna e a impegnare il presidente della Regione e la Giunta a inserire nelle legge Finanziaria per il 2006 adeguate risorse finalizzate al varo di concrete misure di prevenzione a livello locale, così come avviene in molte altre Regioni e Comuni d'Italia, in molti casi governati dal centrosinistra.