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Tesini su referendum confermativo modifiche Costituzione

01.12.2005
13:19
(ACON) Trieste, 01 dic - COM/AB - Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Alessandro Tesini ha inviato una nota al presidente della V Commissione, ai consiglieri regionali e al presidente della Regione, in merito all'assegnazione, per l'esame referente, della richiesta di indizione del referendum confermativo ex art. 138 Cost., di iniziativa del Consiglio regionale della Sardegna, sulla legge di revisione costituzionale della parte II della Costituzione, pubblicata nella G.U. n. 269 del 18 novembre 2005. "Il Consiglio regionale della Sardegna, nelle sedute pomeridiane del 24 e 29 novembre 2005, ha deliberato, con il voto della maggioranza dei consiglieri assegnati alla Regione, ai sensi dell'articolo 10 della legge 25 maggio 1970, n. 352 (Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sull'iniziativa legislativa del popolo) di richiedere l'indizione del referendum confermativo della legge costituzionale recante Modifiche alla II parte della Costituzione, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 269 del 18 novembre 2005. Nella stessa seduta, il Consiglio regionale sardo ha designato tra i suoi membri un delegato effettivo e un delegato supplente agli effetti stabiliti dalla citata legge n. 352/1970". "Le deliberazioni sono state comunicate, con nota del 25 novembre 2005, a tutti i Consigli regionali, compreso quindi quello del Friuli Venezia Giulia, con l'invito, ove adottino eguali deliberazioni e nominino i propri delegati, di darne comunicazione al Consiglio regionale della Sardegna che, avendo preso per primo l'iniziativa, provvederà ai conseguenti adempimenti previsti dalla legge n. 352/1970".

"In seguito, anche il Consiglio regionale della Campania ha comunicato al Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia analoga iniziativa, con nota del 29 novembre 2005, recante anch'essa l'invito, ove venga adottata uguale deliberazione, a darne notizia al Consiglio regionale mittente, per il seguito della procedura referendaria". "Queste iniziative referendarie si inseriscono nel solco del procedimento di formazione delle leggi di revisione costituzionale, disciplinato dall'articolo 138 della Costituzione. In base a tale disposto, qualora una legge di revisione costituzionale sia stata approvata con la più bassa delle maggioranze speciali ivi prescritte (vale a dire maggioranza assoluta anziché quella qualificata dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera), la legge così approvata è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, ma non promulgata. Essa è quindi sottoposta a referendum se e solo se, entro tre mesi dalla pubblicazione, ne facciano richiesta un quinto dei membri dell'una o dell'altra Camera, oppure cinquecentomila elettori oppure cinque Consigli regionali".

"Nel caso sia sottoposta a referendum, la legge è promulgata e nuovamente pubblicata, se e solo se è approvata dalla maggioranza dei voti validi. Trascorsi inutilmente tre mesi, senza che alcuna richiesta di referendum sia avanzata, la legge è promulgata e nuovamente pubblicata". "Con la pubblicazione avvenuta sulla G.U. n. 269 del 18 novembre 2005 del testo di legge costituzionale approvato in seconda votazione a maggioranza assoluta, ma inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna Camera, recante modifiche alla Parte II della Costituzione, è iniziato a decorrere il periodo di tre mesi per raccogliere le firme o fare esprimere i parlamentari o i Consigli regionali per il referendum confermativo. I termini scadranno il 18 febbraio 2006. In questo lasso di tempo potranno essere perfezionate le iniziative referendarie relative all'anzidetta legge di revisione costituzionale con il deposito delle relative richieste di indizione, a cura dei promotori dell'iniziativa popolare o dei delegati parlamentari o dei delegati dei Consigli regionali, presso la cancelleria della Corte di Cassazione".

"Per quanto riguarda la nostra Regione, al fine di dar seguito all'iniziativa referendaria promossa per prima dal Consiglio regionale della Sardegna, non è possibile fare riferimento a una normativa specifica del vigente regolamento consiliare. L'attuale regolamento, infatti, nulla dispone in merito al seguito delle richieste referendarie di leggi costituzionali o di revisione costituzionale promosse da altri Consigli regionali della Repubblica. D'altro canto, il nuovo regolamento, destinato a entrare in vigore il primo gennaio 2006, all'articolo 137 regola una fattispecie del tutto analoga a quella prevista dall'articolo 138 della Costituzione. Alla procedura ivi prevista, riguardante il seguito delle richieste referendarie abrogative di leggi statali promosse da altri Consigli regionali, potrà pertanto farsi utile riferimento per l'esame dell'affare in questione".

In vista dell'eventuale assunzione della delibera consiliare di richiesta di indizione referendaria e di designazione dei delegati del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, il presidente Tesini ha disposto l'assegnazione alla V Commissione, per l'esame referente, degli atti adottati dal Consiglio regionale della Sardegna. Per una migliore disamina dell'argomento, alla V Commissione sono stati inoltrati anche gli atti relativi all'iniziativa referendaria assunta dal Consiglio regionale della Campania. Lo stesso materiale è stato inoltre trasmesso a tutti i Consiglieri regionali e al presidente della Regione.