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Citt/Margh: Colussi e Santin su casa di riposo di Cordenons

02.12.2005
11:31
(ACON) Trieste, 02 dic - COM/RC - La casa di riposo di Cordenons (PN) - scrivono i consiglieri Piero Colussi (Citt) e Paolo Santin (Margh) nella loro interpellanza alla Giunta regionale - da diversi mesi è al centro di un dibattito cittadino per una situazione di grave disagio che nasce in parte da problemi di natura istituzionale e, in parte, dai conflitti insorti tra presidente, Consiglio di amministrazione, personale infermieristico e medici di medicina generale.

I due consiglieri sono preoccupati per le ricadute che una situazione del genere può avere sui 112 ospiti della struttura, molti di loro non autosufficienti. Ecco perché chiedono all'Esecutivo come valuti quanto sta accadendo a Cordenons e, soprattutto, quali siano le iniziative che si adotteranno per favorire il ritorno ad un clima più disteso e costruttivo al fine di assicurare l'ottimale gestione dei servizi.

E' indubbio - affermano Colussi e Santin - che un efficace lavoro di équipe (soprattutto in strutture che offrono servizi alle persone) è una condizione indispensabile per garantire la necessaria qualità del servizio erogato. In caso contrario, le possibili ripercussioni negative ricadrebbero sugli ospiti e, indirettamente, sulle loro famiglie. La casa di riposo di Cordenons sta vivendo un momento molto particolare perché si trova alla vigilia della sua trasformazione da Istituto di pubblica assistenza e beneficenza in Azienda per i servizi alla persona, come prescrive di fare entro il 31 dicembre la legge regionale n.19 del 2003.

Le dannose polemiche che hanno investito il Consiglio di amministrazione durante il rinnovo delle Statuto, hanno senz'altro contribuito ad avvelenare il clima e i rapporti interni alla stessa istituzione. A peggiorare la situazione - proseguono preoccupati - vi è il fatto che buona parte del personale infermieristico, sette infermiere su undici, hanno espresso la volontà di non rinnovare il contratto di lavoro per il 2006; lo stesso dicasi per la maggioranza dei medici di medicina generale che hanno preannunciato la volontà di rinunciare all'assistenza dei loro pazienti ospiti della casa di riposo.

Per questi medici, verrebbero a mancare i presupposti minimi per una adeguata assistenza. Problema, questo, che riguarda ben 80 pazienti su 112. Cominciamo allora a domandarci cosa succederà il primo gennaio dell'anno prossimo, quando verrà a mancare questo personale infermieristico e quando si interromperà quel rapporto fra medici e pazienti anziani che durava oramai da molti anni. E' indubbio che, in questo muro contro muro, gli unici a perderci sono gli ospiti. Appare evidente che l'attuale presidente non è in grado di garantire quelle qualità di mediazione e di gestione dei rapporti umani necessari a guidare una struttura socio-assistenziale qual è una casa di riposo.

Lo statuto dell'ente - concludono - chiama in causa la diretta responsabilità del sindaco nella scelta delle persone preposte alla gestione della struttura; crediamo che per uscire da questa incresciosa situazione sia arrivato il momento di nominare un commissario straordinario, capace di traghettare la struttura sino alle prossime elezioni e così affidare al nuovo primo cittadino di Cordenons la scelta delle persone a cui consegnare la responsabilità della casa di riposo. Forse in questo modo si riuscirà a scongiurare la fuga delle tante persone, medici e infermieri, che in tutti questi anni hanno garantito un livello di eccellenza nel funzionamento dell'istituzione.