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I Comm: Finanziaria 2006, prosegue dibattito generale (2)

05.12.2005
18:11
(ACON)Trieste, 05 dic - MPB - Il dibattito generale sulla Finanziaria 2006, in I Commissione, è ripreso con l'intervento di Renzo Petris (DS) imperniato sulla bontà della manovra, definita lineare, e della quale sviluppo, innovazione e coesione sociale sono il leit motiv. Non si possono fare ragionamenti algebrici sulle poste - ha affermato Petris sottolineando che questa, come le precedenti finanziarie, sconta una riduzione delle compartecipazioni difficilmente rinegoziabili nel breve tempo. Il ragionamento complessivo è stato orientato a un'accurata selezione della spesa incomprimibile valutando le priorità (sanità, stato sociale, enti locali intesi come erogatori di servizi ai cittadini, imprese come fonte di profitti, occupazione) per creare un ciclo virtuoso in economia e sviluppo del welfare regionale. Esaminando i singoli aspetti, l'accento è stato posto su riduzione dell'indebitamento in sanità per ospedali, sviluppo infrastrutturale, compresa la montagna, per affrontare la crisi occupazionale, ambiente, protezione civile, manovra sull'IRAP, rimodulazione fiscale, autonomie locali, agricoltura con l'implementazione qui del fondo di rotazione e l'attivazione di un Confidi anche per le imprese agricole, turismo alla luce della riforma. Ricordando le risorse per attuare le grandi riforme, Petris ha sottolineato anche l'opportunità di dare più servizi per l'infanzia, anziché un premio di natalità.

Per Roberto Asquini (FI) si tratta di una finanziaria triste, in linea con le altre per il trend negativo. Critico con il fatto che in Commissione sia giunto un testo che a ogni articolo presenta emendamenti di rilievo, Asquini ha affermato che la Giunta ha prima fatto la finanziaria e poi la controfinanziaria, mostrando notevole pressapochismo soprattutto sulla questione delle compartecipazioni statali ed erariali che comunque risultano aumentate, IVA in particolare, segno di una ripresa dei consumi, e fatta invece eccezione per quella legata al consumo di tabacchi. Stigmatizzati in particolare la rincorsa all'indebitamento della Regione - alto come mai, certificato dalla Corte dei conti e mascherato sotto la coperta del leasing - il reddito di cittadinanza definito un disvalore e una scelta assistenzialistica, l'impostazione data all'IRAP di imposta regressiva, le scelte in campo culturale e i tagli ai corsi serali.

Maurizio Salvador (Misto) ha attribuito molte delle responsabilità di questa finanziaria non tanto alle forze politiche che sostengono la maggioranza, quanto al presidente Illy che continua a portare avanti determinati progetti senza chiedersi se sono utili alla Regione, quali Friuli Holding e il consistente programma Promotur. Critiche anche per il ricorso ai leasing per la sanità, le politiche su salute e politiche sociali, un ridimensionamento del debito più di forma che di sostanza, i trasferimenti alle Autonomie locali, la politica assitenzialista del reddito di cittadinanza quando sarebbe stato più opportuno - ha sottolineato Salvador - accantonare risorse per poi discutere con il Governo la questione delle strade Anas e portare alla quotazione in borsa di Autovie per puntare a investire nelle infrastrutture. Questa finanziaria - ha concluso - niente o poco riesce a intervenire nei punti di forte contraddizione.

(segue)