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I Comm: Finanziaria 2006, concluso dibattito generale (3)

05.12.2005
19:09
(ACON) Trieste, 05 dic - RC - Alessandra Guerra (LN) ha affermato che la Finanziaria è così asciutta da essere addirittura vuota. Vi sono decisioni che hanno poco di politico e che rimescolano vecchie "minestre" come quella del federalismo, mai affrontato a dovere. Non c'è un indirizzo per le partecipate regionali per sviluppare società miste o accordi con Austria e Slovenia; non si parla di infrastrutture; si citano generici progetti di riqualificazione ambientale solo per accontentare i Verdi e non si fa il Piano ambientale; si rimaneggia il personale dell'Arpa, ma non si danno direttive di programmazione del settore; le politiche familiari registrano un finanziamento ridicolo; si pensa solo alla cultura slovena e si dimenticano tutti gli altri teatri.

Concetto ripreso anche da Gaetano Valenti (FI), che ha poi parlato di Governo di regime, di rapporto tra consultivo e preventivo per capire che in realtà non è vero ci sia una diminuzione delle entrate bensì un loro aumento da parte del Governo, di testo della Finanziaria che già al primo giorno vede emendamenti di modifica a firma della Giunta a ogni articolo, di mancato progetto per l'aeroporto di Gorizia e di dubbio che si voglia solo pagare qualcuno per l'ennesimo studio.

Cattiva informazione sulle entrate, ovvero sulle risorse realmente messe a disposizione dallo Stato - così pure Maurizio Franz (LN). E questo bilancio mette in luce i circa 70 milioni di euro in più rispetto all'anno scorso. Non è positivo scaricare sempre su altri le scelte che sono della Regione. Condivide le preoccupazioni espresse nella relazione della Giunta sulla delocalizzazione delle imprese; ridurre l'indebitamento era un atto dovuto; non sarà con il leasing che si risolveranno i problemi della razionalizzazione delle risorse; va bene che le banche vogliano entrare in Friulia Holding, ma cosa accadrà se e quando usciranno?; spera che Autovie Venete non sia mai ceduta perché è il "gioiello di famiglia"; la riduzione dell'IRAP era già stata presentata dalla Lega e con un emendamento farà sì che il numero delle interessate aumenti; vanno sostenute anche le scuole parificate.

Giudizio negativo anche per Luca Ciriani (AN), secondo cui sono emerse le falsità delle promesse dello scorso anno. Ciriani ha parlato di riduzione dell'IRAP stimata in eccesso, che rischia di aiutare solo le grandi imprese e non le piccolo-medie; di soldi entrati grazie alla creazione di Friulia Holding destinati a finanziare soprattutto l'innovazione e i mutui accesi da alcuni consorzi, ma il prossimo anno come si sosterrà l'innovazione?; gli Enti locali alla fin fine riceveranno poco più dello scorso anno perché, come disse Totò, è la somma che fa il totale; il Fondo sociale è stato ridotto e sono stati tagliati gli assegno di maternità in attesa di un a legge sulla famiglia che non si sa quando sarà fatta; l'uso del leasing per costruire un ospedale è inconcepibile (semmai si fa un mutuo); si danno 350mila euro ogni anno per lo studio della Resistenza, soldi che sarebbero più urgenti in altri settori.

Metodo con cui si concede la riduzione dell'IRAP ai più virtuosi negativo anche per Isidoro Gottardo (FI), perché sono sempre le stesse imprese che ne beneficeranno. In questa Finanziaria si inseguono spese per il sociale che sono solo mancate decisioni di governo in alcuni settori; speriamo non togliate il reddito di cittadinanza - ha detto ironicamente - o avremo un argomento in meno per spiegare ai cittadini i vostri peccati e che andate a premiare i furbi, visto che incentivate la disoccupazione. Ma allora perché non trovare i soldi per chi si fa carico dei disabili parziali o le madri che rinunciano al lavoro per seguire i figli? Pasticciaccio, poi, per Gottardo la questione tabelle delle associazioni culturali; il bilancio manca di trasparenza, cosa voluta perché il Consiglio possa controllare meno gli investimenti; la sicurezza non può passare alla Protezione civile; i capitoli per i piccoli investimenti, come il rifacimento di strade o piazze, devono sparire dal bilancio regionale ed essere demandati ai Comuni.

Chiuso il dibattito generale, sarà domani, alle 10.00, l'assessore Michela Del Piero a fare le repliche.

(fine)