I Comm: Finanziaria 2006, concluso dibattito generale (3)
(ACON) Trieste, 05 dic - RC - Alessandra Guerra (LN) ha
affermato che la Finanziaria è così asciutta da essere
addirittura vuota. Vi sono decisioni che hanno poco di politico e
che rimescolano vecchie "minestre" come quella del federalismo,
mai affrontato a dovere. Non c'è un indirizzo per le partecipate
regionali per sviluppare società miste o accordi con Austria e
Slovenia; non si parla di infrastrutture; si citano generici
progetti di riqualificazione ambientale solo per accontentare i
Verdi e non si fa il Piano ambientale; si rimaneggia il personale
dell'Arpa, ma non si danno direttive di programmazione del
settore; le politiche familiari registrano un finanziamento
ridicolo; si pensa solo alla cultura slovena e si dimenticano
tutti gli altri teatri.
Concetto ripreso anche da Gaetano Valenti (FI), che ha poi
parlato di Governo di regime, di rapporto tra consultivo e
preventivo per capire che in realtà non è vero ci sia una
diminuzione delle entrate bensì un loro aumento da parte del
Governo, di testo della Finanziaria che già al primo giorno vede
emendamenti di modifica a firma della Giunta a ogni articolo, di
mancato progetto per l'aeroporto di Gorizia e di dubbio che si
voglia solo pagare qualcuno per l'ennesimo studio.
Cattiva informazione sulle entrate, ovvero sulle risorse
realmente messe a disposizione dallo Stato - così pure Maurizio
Franz (LN). E questo bilancio mette in luce i circa 70 milioni di
euro in più rispetto all'anno scorso. Non è positivo scaricare
sempre su altri le scelte che sono della Regione. Condivide le
preoccupazioni espresse nella relazione della Giunta sulla
delocalizzazione delle imprese; ridurre l'indebitamento era un
atto dovuto; non sarà con il leasing che si risolveranno i
problemi della razionalizzazione delle risorse; va bene che le
banche vogliano entrare in Friulia Holding, ma cosa accadrà se e
quando usciranno?; spera che Autovie Venete non sia mai ceduta
perché è il "gioiello di famiglia"; la riduzione dell'IRAP era
già stata presentata dalla Lega e con un emendamento farà sì che
il numero delle interessate aumenti; vanno sostenute anche le
scuole parificate.
Giudizio negativo anche per Luca Ciriani (AN), secondo cui sono
emerse le falsità delle promesse dello scorso anno. Ciriani ha
parlato di riduzione dell'IRAP stimata in eccesso, che rischia di
aiutare solo le grandi imprese e non le piccolo-medie; di soldi
entrati grazie alla creazione di Friulia Holding destinati a
finanziare soprattutto l'innovazione e i mutui accesi da alcuni
consorzi, ma il prossimo anno come si sosterrà l'innovazione?;
gli Enti locali alla fin fine riceveranno poco più dello scorso
anno perché, come disse Totò, è la somma che fa il totale; il
Fondo sociale è stato ridotto e sono stati tagliati gli assegno
di maternità in attesa di un a legge sulla famiglia che non si sa
quando sarà fatta; l'uso del leasing per costruire un ospedale è
inconcepibile (semmai si fa un mutuo); si danno 350mila euro ogni
anno per lo studio della Resistenza, soldi che sarebbero più
urgenti in altri settori.
Metodo con cui si concede la riduzione dell'IRAP ai più virtuosi
negativo anche per Isidoro Gottardo (FI), perché sono sempre le
stesse imprese che ne beneficeranno. In questa Finanziaria si
inseguono spese per il sociale che sono solo mancate decisioni di
governo in alcuni settori; speriamo non togliate il reddito di
cittadinanza - ha detto ironicamente - o avremo un argomento in
meno per spiegare ai cittadini i vostri peccati e che andate a
premiare i furbi, visto che incentivate la disoccupazione. Ma
allora perché non trovare i soldi per chi si fa carico dei
disabili parziali o le madri che rinunciano al lavoro per seguire
i figli? Pasticciaccio, poi, per Gottardo la questione tabelle
delle associazioni culturali; il bilancio manca di trasparenza,
cosa voluta perché il Consiglio possa controllare meno gli
investimenti; la sicurezza non può passare alla Protezione
civile; i capitoli per i piccoli investimenti, come il
rifacimento di strade o piazze, devono sparire dal bilancio
regionale ed essere demandati ai Comuni.
Chiuso il dibattito generale, sarà domani, alle 10.00,
l'assessore Michela Del Piero a fare le repliche.
(fine)