Tesini con Benach, presidente Parlamento della Catalogna
(ACON) Trieste, 06 dic - MPB - Autonomia e specialità,
attenzione al pluralismo linguistico e alle peculiarità culturali
accomunano Friuli Venezia Giulia e Catalogna, unite però anche in
una valutazione comune sull'Europa e sul suo futuro, sulla
necessità di approfondire la conoscenza reciproca e il confronto
delle rispettive realtà.
Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini,
nell'incontro in Aula, alla presenza dei Capigruppo e di numerosi
consiglieri, con il presidente del Parlamento della Catalogna
Ernest Benach i Pascual ha sottolineato così le affinità tra le
due regioni ma anche le preoccupazioni per il cammino
dell'Europa, dopo lo stop di Francia e Olanda al Trattato
costituzionale europeo e i segnali tutt'altro che incoraggianti
che vengono dal vertice europeo per la posizione della Gran
Bretagna e i dubbi avanzati da altri Paesi.
Un incontro all'insegna della cordialità e dell'amicizia che non
ha impedito di toccare gli aspetti cruciali di questo cammino, le
grandi questioni, prima fra tutte - ha sottolineato Tesini -
quella della sussidiarietà che per noi è un valore aggiunto ma
sulla quale in Europa ci sono posizioni radicalmente diverse.
Se manca un'idea forte dell'Europa diventa difficile anche capire
il senso di alcune opere e di alcuni investimenti - ha insistito
il presidente del Consiglio, con un riferimento alle grandi reti
di comunicazione rispetto alle quali il Friuli Venezia Giulia è
geopoliticamente in posizione baricentrica, così come lo è, anche
se in modo diverso, la Catalogna.
Piena la sintonia sui temi della sussidiarietà e delle politiche
sociali espressa da Benach: un progetto nel quale siamo tutti
coinvolti e che non può attendere l'applicazione della
Costituzione - ha detto ricordando anche gli impegni espressi
durante la sua presidenza alla CALRE, sottolineando anche la
collaborazione del presidente Tesini all'interno di
quell'organismo.
Le analogie tra le due regioni sono emerse anche in relazione
alla recente riforma dello Statuto che la Catalogna ha da poco
licenziato ed ha ora inviato alle Cortes. Una riforma che viene
dopo 25 anni - ha spiegato Benach - con l'obiettivo di migliorare
il testo rimanendo entro i margini della Costituzione spagnola.
Una esperienza, quella del Parlamento catalano, che ha origine
nell'XI secolo, e il cui ruolo è stato recuperato appieno 25 anni
fa con competenze certo diverse, ma in una continuità storica che
non si è mai interrotta, nemmeno con la guerra civile e la
dittatura, grazie ai deputati e alle deputate che pur in esilio
hanno continuato a eleggere i loro presidenti.
Nel corso dell'incontro hanno preso la parola anche Alessandra
Guerra (LN) che ha parlato dell'esperienza dell'autonomismo
friulano e Antonio Martini (Margh) che ha evidenziato il rischio
di contrapporre globalizzazione a emarginazione.
Europa e globalizzazione sono una realtà - ha commentato Benach,
ma se riconosciamo la diversità come un valore , su questo
terreno possiamo lavorare.
Prima dell'incontro in Aula, il presidente della Catalogna aveva
avuto un cordiale colloquio, assieme al presidente Tesini, con il
presidente della Regione Riccardo Illy.
(foto in e-mail; immagini alle tv)