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Tesini con Benach, presidente Parlamento della Catalogna

06.12.2005
17:05
(ACON) Trieste, 06 dic - MPB - Autonomia e specialità, attenzione al pluralismo linguistico e alle peculiarità culturali accomunano Friuli Venezia Giulia e Catalogna, unite però anche in una valutazione comune sull'Europa e sul suo futuro, sulla necessità di approfondire la conoscenza reciproca e il confronto delle rispettive realtà.

Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, nell'incontro in Aula, alla presenza dei Capigruppo e di numerosi consiglieri, con il presidente del Parlamento della Catalogna Ernest Benach i Pascual ha sottolineato così le affinità tra le due regioni ma anche le preoccupazioni per il cammino dell'Europa, dopo lo stop di Francia e Olanda al Trattato costituzionale europeo e i segnali tutt'altro che incoraggianti che vengono dal vertice europeo per la posizione della Gran Bretagna e i dubbi avanzati da altri Paesi.

Un incontro all'insegna della cordialità e dell'amicizia che non ha impedito di toccare gli aspetti cruciali di questo cammino, le grandi questioni, prima fra tutte - ha sottolineato Tesini - quella della sussidiarietà che per noi è un valore aggiunto ma sulla quale in Europa ci sono posizioni radicalmente diverse.

Se manca un'idea forte dell'Europa diventa difficile anche capire il senso di alcune opere e di alcuni investimenti - ha insistito il presidente del Consiglio, con un riferimento alle grandi reti di comunicazione rispetto alle quali il Friuli Venezia Giulia è geopoliticamente in posizione baricentrica, così come lo è, anche se in modo diverso, la Catalogna.

Piena la sintonia sui temi della sussidiarietà e delle politiche sociali espressa da Benach: un progetto nel quale siamo tutti coinvolti e che non può attendere l'applicazione della Costituzione - ha detto ricordando anche gli impegni espressi durante la sua presidenza alla CALRE, sottolineando anche la collaborazione del presidente Tesini all'interno di quell'organismo.

Le analogie tra le due regioni sono emerse anche in relazione alla recente riforma dello Statuto che la Catalogna ha da poco licenziato ed ha ora inviato alle Cortes. Una riforma che viene dopo 25 anni - ha spiegato Benach - con l'obiettivo di migliorare il testo rimanendo entro i margini della Costituzione spagnola. Una esperienza, quella del Parlamento catalano, che ha origine nell'XI secolo, e il cui ruolo è stato recuperato appieno 25 anni fa con competenze certo diverse, ma in una continuità storica che non si è mai interrotta, nemmeno con la guerra civile e la dittatura, grazie ai deputati e alle deputate che pur in esilio hanno continuato a eleggere i loro presidenti.

Nel corso dell'incontro hanno preso la parola anche Alessandra Guerra (LN) che ha parlato dell'esperienza dell'autonomismo friulano e Antonio Martini (Margh) che ha evidenziato il rischio di contrapporre globalizzazione a emarginazione. Europa e globalizzazione sono una realtà - ha commentato Benach, ma se riconosciamo la diversità come un valore , su questo terreno possiamo lavorare.

Prima dell'incontro in Aula, il presidente della Catalogna aveva avuto un cordiale colloquio, assieme al presidente Tesini, con il presidente della Regione Riccardo Illy.

(foto in e-mail; immagini alle tv)