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UDC: servizi sociali, Molinaro replica ad assessore Beltrame

09.12.2005
08:35
(ACON) Trieste, 08 dic - COM/AB - "Non sono abituato a prendere posizioni pubbliche per sentito dire ma a ragion veduta, e quando si tratta di numeri quelli sono perché la matematica non è un'opinione. Poi si possono anche fornire interpretazioni, ma queste non cambiano la sostanza. Spero che l'assessore Beltrame faccia altrettanto".

Replica così il consigliere regionale Roberto Molinaro, capogruppo UDC in Consiglio regionale, alla risposta dell'assessore regionale alla Salute e alla Protezione Sociale alle sue critiche mosse alla manovra finanziaria 2006 relativamente ai servizi sociali.

"Prendo atto che l'assessore ammette che rispetto al 2005 vi sia stato un taglio di ben 10 milioni di euro sui finanziamenti per strutture sociali e che nessun aumento sia previsto per lo stanziamento destinato all'abbattimento delle rette di degenza in case di riposo per i non autosufficienti - precisa l'esponente centrista - mentre per la disponibilità in favore dei Comuni dice che non vi sono stati tagli, poiché la Conferenza Permanente ha approvato i trasferimenti in materia di welfare".

"Circa la disponibilità in favore dei Comuni ho solo fatto riferimento alle cifre a bilancio per il Fondo sociale regionale - precisa l'esponente UDC - che, per 2005, prevedevano il sostegno economico alle famiglie con badanti per 1,2 milioni di euro (cap. 4671); per il finanziamento di servizi socio assistenziali di competenza dei Comuni - fondi statali - 20,5 milioni ( cap. 4699 ) e fondi regionali 64,7 milioni ( cap. 4700 ), per un totale di 86,4 milioni. Per l'anno 2006 i medesimi capitoli di spesa hanno le seguenti dotazioni: cap. 4671 euro zero; cap. 4699 euro 8 milioni di euro; cap. 4700 euro 59 milioni, per un totale di 67 milioni di euro, con una differenza in meno rispetto l'anno precedente di 19,4 milioni di euro".

"Per il neo-costituito fondo per l'autonomia possibile e per la cura lungo termine, la cui operatività deve essere ancora definita in via amministrativa - precisa ulteriormente capogruppo centrista - la finanziaria autorizza per la parte socio assistenziale una spesa di complessivi 10 milioni di euro (capitoli 4517 e 4518) per l'anno 2006 e seguenti. Con questo intervento dovranno essere coperti, in ogni caso, gli assegni di cura per i non autosufficienti a domicilio; i progetti per la vita indipendente per i disabili e il sostegno alle famiglie che si avvalgono di badanti; tutte spese che nel 2005 facevano carico al Fondo sociale regionale".

"Per la famiglia è vero che si stanziano, per il 2006, 5 milioni di euro per l'abbattimento della retta degli asili nido, come previsto dalla nuova legge regionale per l'infanzia - conclude l'esponente regionale - ma si omette di dire che, nel contempo, si riducono a solo 5 milioni di euro le disponibilità per gli assegni di natalità, con un taglio ulteriore per le risorse in favore della famiglia, dopo quella del 2005, pari a 3 milioni di euro".