UDC: servizi sociali, Molinaro replica ad assessore Beltrame
(ACON) Trieste, 08 dic - COM/AB - "Non sono abituato a prendere
posizioni pubbliche per sentito dire ma a ragion veduta, e quando
si tratta di numeri quelli sono perché la matematica non è
un'opinione. Poi si possono anche fornire interpretazioni, ma
queste non cambiano la sostanza. Spero che l'assessore Beltrame
faccia altrettanto".
Replica così il consigliere regionale Roberto Molinaro,
capogruppo UDC in Consiglio regionale, alla risposta
dell'assessore regionale alla Salute e alla Protezione Sociale
alle sue critiche mosse alla manovra finanziaria 2006
relativamente ai servizi sociali.
"Prendo atto che l'assessore ammette che rispetto al 2005 vi sia
stato un taglio di ben 10 milioni di euro sui finanziamenti per
strutture sociali e che nessun aumento sia previsto per lo
stanziamento destinato all'abbattimento delle rette di degenza in
case di riposo per i non autosufficienti - precisa l'esponente
centrista - mentre per la disponibilità in favore dei Comuni dice
che non vi sono stati tagli, poiché la Conferenza Permanente ha
approvato i trasferimenti in materia di welfare".
"Circa la disponibilità in favore dei Comuni ho solo fatto
riferimento alle cifre a bilancio per il Fondo sociale regionale
- precisa l'esponente UDC - che, per 2005, prevedevano il
sostegno economico alle famiglie con badanti per 1,2 milioni di
euro (cap. 4671); per il finanziamento di servizi socio
assistenziali di competenza dei Comuni - fondi statali - 20,5
milioni ( cap. 4699 ) e fondi regionali 64,7 milioni ( cap. 4700
), per un totale di 86,4 milioni. Per l'anno 2006 i medesimi
capitoli di spesa hanno le seguenti dotazioni: cap. 4671 euro
zero; cap. 4699 euro 8 milioni di euro; cap. 4700 euro 59
milioni, per un totale di 67 milioni di euro, con una differenza
in meno rispetto l'anno precedente di 19,4 milioni di euro".
"Per il neo-costituito fondo per l'autonomia possibile e per la
cura lungo termine, la cui operatività deve essere ancora
definita in via amministrativa - precisa ulteriormente capogruppo
centrista - la finanziaria autorizza per la parte socio
assistenziale una spesa di complessivi 10 milioni di euro
(capitoli 4517 e 4518) per l'anno 2006 e seguenti. Con questo
intervento dovranno essere coperti, in ogni caso, gli assegni di
cura per i non autosufficienti a domicilio; i progetti per la
vita indipendente per i disabili e il sostegno alle famiglie che
si avvalgono di badanti; tutte spese che nel 2005 facevano carico
al Fondo sociale regionale".
"Per la famiglia è vero che si stanziano, per il 2006, 5 milioni
di euro per l'abbattimento della retta degli asili nido, come
previsto dalla nuova legge regionale per l'infanzia - conclude
l'esponente regionale - ma si omette di dire che, nel contempo,
si riducono a solo 5 milioni di euro le disponibilità per gli
assegni di natalità, con un taglio ulteriore per le risorse in
favore della famiglia, dopo quella del 2005, pari a 3 milioni di
euro".