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Presidente Tesini visita carceri di Udine

12.12.2005
14:51
(ACON) Udine, 12 dic - MPB - In occasione della giornata che ricorda la Dichiarazione universale dei diritti dell'ONU, il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini, si è incontrato con il direttore delle carceri di Udine, Francesco Macrì, compiendo anche una visita alle diverse strutture della casa circondariale per una conoscenza diretta dei problemi di detenuti e personale penitenziario e per affermare la vicinanza e l'attenzione della Regione, pur nella limitatezza delle sue competenze.

Una visita non di circostanza - ha sottolineato Tesini - a un luogo emblematico, a Udine come ovunque nel mondo, di quell'equilibrio tra giustizia, legittimità e rispetto dei diritti che deve essere la vera costante frontiera a cui tendere, e ciò ancor più alla vigilia di quella che potrebbe essere l'esecuzione di Stanley Williams, facendo voti - ha auspicato il presidente - perché la richiesta di clemenza sia accolta. Una speranza che trova ulteriore radicamento nell'approvazione da parte del Consiglio regionale, la scorsa legislatura, a larghissima maggioranza bipartisan, di una mozione a sostegno dell'impegno del Governo italiano, del suo Parlamento e di tutte le istituzioni internazionali che da anni si battono per la moratoria della pena di morte, fatta propria dalla Commissione diritti civili dell'ONU e non approvata per soli otto voti dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Insistiamo su questo punto - è l'impegno del presidente del Consiglio, condiviso da Macrì - perché una giornata come questa non sia spunto di sole evocazioni, ma anche di rinnovata e concreta volontà di assicurare quel rispetto dei diritti civili che in tante parti del mondo è ancora calpestato.

La visita al carcere e il colloquio con Macrì, da 23 anni alla direzione del penitenziario di Udine, ha delineato problemi generali e puntuali alla luce anche dei cambiamenti che produrrà la riforma, ex legge Cirielli, con risvolti negativi per quanto riguarda l'incremento della popolazione penitenziaria che si farà sentire anche sulla struttura di Udine, la quale attualmente accoglie circa 190 detenuti (per quasi la metà extracomunitari) quando la capienza, in fase di tollerabilità, sarebbe di 163 persone, mentre il personale penitenziario (escluso l'amministrativo) è composto da 136 agenti (18 le donne) ai vari livelli, a fronte dell'esigenza di una ventina di operatori in più per rispondere oltre che alla sorveglianza anche ai compiti di trasferimento e transito di detenuti.

L'attenzione del presidente del Consiglio si è dunque soffermata sia sugli aspetti della dotazione di personale sia su quelli logistici (dopo la ristrutturazione di un primo corpo, presto inizieranno i lavori di un secondo lotto) anche in relazione agli altri penitenziari presenti in Friuli Venezia Giulia, e con riferimento ai contenuti della legge regionale 33 che finanzia attività di educazione.

E' anche in questa prospettiva - ha spiegato Macrì sottolineando l'interesse e l'apertura della struttura nata nel 1925 ad attivare collaborazioni con tutti per far conoscere la realtà penitenziaria così com'è - che favoriamo visite di studenti di scuole superiori e atenei dentro un progetto molto ampio per promuovere l'educazione alla legalità. Nel quadro delle iniziative per la rieducazione dei detenuti, tanta importanza è data alla formazione, compresa quella informatica, che per quanto riguarda il personale vede il carcere di Udine punto di riferimento, insieme a Verona e Padova, per i corsi delle strutture del Triveneto.

Nel corso della visita, alla quale era presente anche il cappellano don Flaviano Veronesi, Tesini ha ricordato la figura del senatore Franco Castiglione, Sottosegretario alla Giustizia in tre legislature.

(immagini e intervista alle tv)