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CR: approvata legge Regione-Aut. locali, dichiarazioni (5)

15.12.2005
17:10
(ACON) Trieste, 15 dic - RC - Il sistema Regione - Autonomie locali é legge. Il Consiglio lo ha approvato con il consenso compatto del centro-sinistra (27 i sì) e il dissenso della Casa delle Libertà a cui si sono aggiunti Salvador e Panontin del Gruppo Misto (16 i no).

Così le dichiarazioni di voto:

Molinaro (UDC): insoddisfazione profonda perché dalla legge esce una Regione più forte con Comuni e Province che vanno ricostruiti; é una norma di devoluzione e di riforma che si basa su un cambiamento dettato da principi discutibili; c'é molta burocrazia e un dirigismo regionale che speravamo di non rivedere più; l'acquisizione del Garante degli amministratori locali é importante.

Gherghetta (DS): ho votato contro l'articolo 8 sulle città metropolitane e resto contrario alla loro costituzione, ma la legge nel suo impianto é buona; fa parte del programma di Intesa Democratica e va sostenuta.

Battellino (IPR-MRE): la legge apre nuove prospettive per i governi locali; il progetto é buono, ma come per ogni progetto solo il tempo ci permetterà di vedere quanto e se ci sarà l'armonizzazione delle diversità territoriali a cui punta; peccato aver negato la costituzione dell'Assemblea del Friuli, ma ciò non impoverisce la norma, a cui rimangono obiettivi alti seppur difficili.

Paselli (Citt): la legge é fatta e ora ha bisogno di essere seguita nel suo sviluppo; mette il Comune al centro del sistema e più vicino al cittadino, il quale vedrà una distinzione netta di ruoli tra i diversi enti pubblici; sintetizza tutti i pensieri di ID; il rapporto con il Consiglio delle Autonomie locali é originale; c'é un salto culturale nel rapporto con gli Enti.

Salvador (Misto): voto negativo seppure riconosco alla maggioranza di aver accolto alcune correzioni, anche se modeste, che vanno nella direzione di dare risposta alle realtà presenti in Friuli Venezia Giulia come i piccoli Comuni e quelli montani; negli anni verificheremo se la legge darà i suoi frutti o solo moltiplicherà gli Enti locali; per fortuna non si sono creati i Comuni di valle.

Zorzini (PDCI): siamo riusciti lì dove la CdL in 5 anni non é riuscita; ci sono delle ombre sul ruolo delle Province perché avrei voluto fossero assegnati compiti di gestione del territorio, però abbiamo esaltato i Comuni e le loro unioni; altro obiettivo centrato, il ripristino della Comunità montana del Carso; punto controverso rimane invece la città metropolitana, che continuo a considerare un errore.

Canciani (PRC): testo equilibrato e di mediazione, che al contempo contiene novità e opportunità; non vera riforma, ma legge di riordino condizionata al quadro di riferimento nazionale, quindi c'é il rischio che sia una tigre di carta; oltre alla verifica tra due anni, dovremmo ritrovarci tra un anno e vedere cosa ha fin lì prodotto attraverso, ad esempio, le Aster o le città metropolitane, o se tutto é rimasto una mera previsione.

Fortuna Drossi (Citt): saranno necessarie altre leggi di settore legate a questa che é una legge quadro; é importante aprire un dialogo sulle città metropolitane; confido nella volontà della Giunta di modificare l'articolo 18 della legge 2003 sulle Circoscrizioni provinciali per inserire la possibilità di indire un referendum popolare anche da parte di un Comune appartenente alla Provincia.

(segue)