CR: approvata legge su election day (7)
(ACON) Trieste, 15 dic - AB - Il Consiglio regionale ha infine
approvato una proposta di legge che consentirà di accorpare le
elezioni comunali e provinciali a quelle politiche anche nel caso
in cui la data fissata per queste ultime dovesse ricadere fuori
dalla finestra oggi fissata dalla legge regionale 10 del 1999 tra
il 15 aprile e il 15 giugno. I sì sono giunti da ID; nessun
contrario; astenuti gli altri, tra cui IPR-MRE.
La norma, che deriva da un'iniziale proposta presentata da Intesa
Democratica, è stata emendata dalla Giunta. Per garantire un
risparmio di risorse pubbliche e per evitare disagi al regolare
svolgimento dell'anno scolastico a quegli istituti che ospitano
seggi elettorali, la Giunta, sentita la competente Commissione
consiliare, potrà decidere l'accorpamento delle elezioni degli
organi di Comuni e Province con quelle della Camera dei Deputati
e del Senato anche in una domenica compresa tra l'1 marzo e il 14
aprile e tra il 16 giugno e il 30 giugno. Vengono di conseguenza
raccordate le date per gli adempimenti correlati.
Nessuno può dirsi contrario ai risparmi e all'eliminazione dei
disagi per le scuole, ha detto Mauro Travanut (DS) come relatore
di maggioranza, per questo siamo stati aperti a qualsiasi
proposta che andasse in questa direzione.
Per come ID l'ha posta, per il relatore di minoranza Fulvio
Follegot (LN) la questione è banale e di dubbia utilità. Ci sono
questioni che il centrosinistra continua a non risolvere e il
tanto auspicato election day per sfruttare "l'effetto Prodi" si
trasformerà in un boomerang.
L'obiettivo primario dovrebbe essere la più ampia partecipazione
possibile alla competizione elettorale, così Alessandra
Battellino (IPR-MRE), che ha piuttosto auspicato un accordo
bipartisan per decidere diversamente da come è stato fatto sulle
quote rosa per il Parlamento.
Giudizio incondizionatamente positivo di Luigi Ferone (Part.Pens)
a una legge che fa risparmiare risorse da impiegare per risolvere
alcuni dei drammi sociali che coinvolgono un numero sempre
crescente di cittadini.
L'election day per questa regione è un dato positivo, per Isidoro
Gottardo (FI), perché non consente furbizie e trasversalità,
attua un risparmio di denaro pubblico e garantisce le scuole. Ci
saranno sicuramente delle questioni da affrontare - a Trieste gli
elettori avranno cinque schede da votare - ma se la Giunta non ha
espresso controindicazioni si vede che ritiene che non ci saranno
problemi. L'astensione del suo gruppo è determinata soltanto
dalla contrarietà della maggioranza ad accogliere la proposta di
eliminare il doppio turno.
Una cosa è consentire lo svolgimento in un unico giorno di
elezioni che potrebbero occupare due momenti diversi, altro è
stravolgere un sistema elettorale in vigore da anni. Così
Cristiano Degano (Margh), che ha dichiarato di non avere
preclusioni a discuterne, ma all'interno di un discorso più ampio
che coinvolga la materia elettorale nel suo complesso.
Abbiamo mantenuto inalterata la finestra elettorale consentendo
però una deroga più ampia per motivi di risparmio, per garantire
le scuole, per favorire la partecipazione al voto. Così
l'assessore Franco Iacop, che ha sottolineato come la modifica
dia anche certezza di durata degli organi comunali e provinciali.
(fine)