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CR: finanziaria, relazione minoranza Franz (5)

20.12.2005
11:55
(ACON) Trieste, 20 dic - MPB - Anche Maurizio Franz, relatore di minoranza per la Lega Nord, ha indicato la scarsa trasparenza della Giunta regionale circa i trasferimenti dallo Stato che diversamente, da quanto sostenuto dalla maggioranza, sono aumentati, e ha puntato la critica su aspetti di fondo come l'eccessivo indebitamento con il ricorso al leasing.

Nel mirino, in particolare, la modifica apportata con l'articolo 5 alla legge 49 del 1966 per sopprimere i limiti esistenti per l'accesso al credito da parte delle aziende sanitarie, che darà al provvedimento di autorizzazione della Giunta un valore essenzialmente discrezionale. E se per l'accesso al credito Franz promuove la forma del project financing fondato sul ricorso al capitale privato per l'attuazione di obiettivi di carattere pubblico, boccia invece il leasing perché, oltre a non considerarla una forma contrattuale innovativa, diventa strumento di artificio per non far apparire in bilancio ulteriori risorse impiegate in mutui che, innalzando la soglia dell'indebitamento, esporrebbero la Regione ai rilievi della Corte dei conti.

Sull'uso del leasing per edilizia e attrezzature in campo sanitario, evidenziando che mal si concilia con la destinazione sociale di tali beni per la connotazione di rischio insita in questo tipo di contratto, sottolinea che la Regione non può da un lato acquistare in leasing gli ospedali e dall'altro costruire in proprio alberghi e appart-hotel. La sottostima delle risorse per la sanità, poi, rende poco attendibile la previsione di bilancio per Franz che, evidenziando la mancata soluzione del problema delle liste d'attesa, sottolinea negativamente anche la riduzione del Fondo sociale e propone, per ripristinarne la dotazione, di liberare le ingenti risorse previste per il reddito di cittadinanza, considerato una non condivisibile forma di assistenzialismo.

Pur riconoscendo, per il sostegno alle imprese, la volontà di ripristinare le agevolazioni IRAP, non condivide i criteri scelti per la riduzione dell'aliquota (sgravio fiscale per chi incrementerà nel 2006 il reddito imponibile) e auspica che siano affiancati anche da una valutazione dell'aumento delle esportazioni e della destinazione di una quota di fatturato per gli investimenti nei settori innovazione, ricerca e brevettazione.

Segnalati, inoltre, altri punti critici: da Friulia Holding ai tagli alle risorse per le scuole paritarie, per la valorizzazione della lingua friulana e per le politiche a sostegno dei corregionali all'estero.

(segue)