CR: finanziaria, relazione minoranza Franz (5)
(ACON) Trieste, 20 dic - MPB - Anche Maurizio Franz, relatore
di minoranza per la Lega Nord, ha indicato la scarsa trasparenza
della Giunta regionale circa i trasferimenti dallo Stato che
diversamente, da quanto sostenuto dalla maggioranza, sono
aumentati, e ha puntato la critica su aspetti di fondo come
l'eccessivo indebitamento con il ricorso al leasing.
Nel mirino, in particolare, la modifica apportata con l'articolo
5 alla legge 49 del 1966 per sopprimere i limiti esistenti per
l'accesso al credito da parte delle aziende sanitarie, che darà
al provvedimento di autorizzazione della Giunta un valore
essenzialmente discrezionale. E se per l'accesso al credito Franz
promuove la forma del project financing fondato sul ricorso al
capitale privato per l'attuazione di obiettivi di carattere
pubblico, boccia invece il leasing perché, oltre a non
considerarla una forma contrattuale innovativa, diventa strumento
di artificio per non far apparire in bilancio ulteriori risorse
impiegate in mutui che, innalzando la soglia dell'indebitamento,
esporrebbero la Regione ai rilievi della Corte dei conti.
Sull'uso del leasing per edilizia e attrezzature in campo
sanitario, evidenziando che mal si concilia con la destinazione
sociale di tali beni per la connotazione di rischio insita in
questo tipo di contratto, sottolinea che la Regione non può da un
lato acquistare in leasing gli ospedali e dall'altro costruire in
proprio alberghi e appart-hotel. La sottostima delle risorse per
la sanità, poi, rende poco attendibile la previsione di bilancio
per Franz che, evidenziando la mancata soluzione del problema
delle liste d'attesa, sottolinea negativamente anche la riduzione
del Fondo sociale e propone, per ripristinarne la dotazione, di
liberare le ingenti risorse previste per il reddito di
cittadinanza, considerato una non condivisibile forma di
assistenzialismo.
Pur riconoscendo, per il sostegno alle imprese, la volontà di
ripristinare le agevolazioni IRAP, non condivide i criteri scelti
per la riduzione dell'aliquota (sgravio fiscale per chi
incrementerà nel 2006 il reddito imponibile) e auspica che siano
affiancati anche da una valutazione dell'aumento delle
esportazioni e della destinazione di una quota di fatturato per
gli investimenti nei settori innovazione, ricerca e
brevettazione.
Segnalati, inoltre, altri punti critici: da Friulia Holding ai
tagli alle risorse per le scuole paritarie, per la valorizzazione
della lingua friulana e per le politiche a sostegno dei
corregionali all'estero.
(segue)