CR: finanziaria, relazione minoranza Molinaro (6)
(ACON) Trieste, 20 dic - RC - Il documento contabile è solo
apparentemente virtuoso, soprattutto se rapportato alle
prospettive di medio e lungo periodo, mentre le contraddizioni
rispetto alle priorità sono numerose. Le scelte non peseranno
solo nel 2006, dal momento che in alcuni settori (Autonomie
locali, sanità, sociale e attività produttive) sono di tipo
strutturale. Questa la dichiarazione dell'ultimo relatore di
minoranza, Roberto Molinaro (UDC).
- Le risorse disponibili. Le entrate da compartecipazione ai
tributi erariali crescono, in particolare per un maggior gettito
dell'IVA, nonostante le infauste previsioni di un anno fa circa
gli effetti della riduzione dell'IRPEF decisa a livello
nazionale. L'avanzo di amministrazione (300 milioni di euro) è
originato per circa 150 mln da regolazioni contabili con lo Stato
riferite al 1999-2002 e quindi non ripetibili, mentre le economie
di spesa dell'esercizio 2005 sono passate da 180 a 130 mln.
Entrambe le situazioni prospettano minori disponibilità future,
non fronteggiabili con tagli annuali di spesa ma con misure
strutturali.
- Sistema delle Autonomie locali. Un minore trasferimento
regionale del 5% sarebbe penalizzante per i Comuni più piccoli.
- Spesa socio-sanitaria. L'incremento del 4% non basterà a
chiudere in pareggio l'esercizio 2006 perché non consente alcun
incremento per le spese del personale e assicura alla spesa
farmaceutica solo il 3% in più. Non si prevedono accantonamenti
per i nuovi contratti di lavoro del personale (ci vorrebbe un
aumento ulteriore dell'1,5%). Solo per la disabilità si pongono
stanziamenti adeguati, il resto soffre dell'accantonamento di ben
33 mln a Fondo globale da destinare al reddito di cittadinanza
(misura che, al momento, non trova alcuna definizione. La spesa
per interventi e servizi sociali è passata da 191,3 mln a 179.
- Territorio, ambiente, infrastrutture. Continua il sostegno alle
politiche per la casa. Perplessità desta invece l'obbligo, da
parte dei beneficiari di incentivi pubblici, di ospitare la banda
larga garantendo alla Regione un diritto d'uso sulle
apparecchiature.
- Istruzione, cultura e corregionali all'estero. Il comparto vede
un taglio del 7,1% (da 99,6 mln a 85). La situazione è evidente
soprattutto nella scuola non statale. Il Fondo per i corregionali
all'estero e i rimpatriati, nonostante le promesse di Illy fatte
in Canada, è ridotto di quasi il 10%, con uno stanziamento di
1,45 mln.
- Attività produttive. Tra le novità condivisibili, lo sconto
IRAP dell'1% alle imprese "virtuose" e lo stanziamento di risorse
per il sostegno a ricerca e innovazione, anche se sono necessari
strumenti di monitoraggio. Penalizzata, invece, per la prima
volta l'agricoltura (da 130,9 mln del 2005 agli 81,9 del 2006 e
ai 71 degli anni 2007 e 2008; lo stesso dicasi per la tutela
degli ambienti naturali (-2,7 mln), per i trasferimenti agli enti
parco e per il territorio montano (-2,4 mln).
(segue)