CR: finanziaria, dibattito generale (10)
(ACON) Trieste, 20 dic - MPB - Per Uberto Fortuna Drossi
(Citt), la forza del bilancio sta nella capacità di soddisfare le
volontà di ogni forza appartenente alla coalizione: ci sono
aspetti negativi e positivi e questi ultimi sono in numero
maggiore, ha detto evidenziando che la linea si attesta su
elementi concreti e fondamentali come, ad esempio, l'aumento - in
risposta alle cresciute richieste - delle poste per le
agevolazioni degli affitti e per l'acquisto di ascensori nelle
case Ater. Piccole cose, tutt'altro che banali, che hanno
determinato lo spirito e la linea politica di Intesa Democratica.
Secondo Maurizio Salvador (Gruppo Misto) ormai da anni le manovre
economiche su scala nazionale poco incidono sulla macroeconomia e
questa manovra non inciderà per nulla sullo sviluppo economico
della nostra regione, vivendo in una realtà globalizzata, e in
considerazione della reale consistenza delle risorse libere
impegnate. Già dal prossimo anno la Regione avrà dei problemi a
quadrare i conti - ha affermato riferendosi all'operazione
Friulia Holding, al fatto che meglio sarebbe stato quotare in
borsa Autovie Venete e con le risorse ricavate potenziare la rete
delle infrastrutture, e al fatto che non ci si preoccupi del
trasferimento in capo al Friuli Venezia Giulia della viabilità
ANAS. Critico inoltre sull'indebitamento e perplesso sulla
ridistribuzione del gettito IRAP, sull'intervento Promotur, sul
leasing e la finanza di progetto in sanità.
Per Kristian Franzil (PRC) questa finanziaria è abbastanza in
continuità con quanto fatto in questi anni e sorprende che ci
siano distinzioni così forti tra le parti. Non vedo aree della
nostra regione che siano penalizzate o che siano privilegiate,
penso che ci siano stati dei miglioramenti, alcune cose degne di
critica sono state modificate. Sottolineando le iniziative nel
settore della casa e la revisione il prossimo anno della
normativa per le Ater, a proposito di riduzione Irap ha affermato
la necessità di verifica puntuale di quanto dato alle imprese,
mentre per quanto riguarda il reddito di cittadinanza,
sperimentale, l'iniziativa andrà potenziata con interventi più
corposi.
Secondo Giorgio Venier Romano (FI) l'IRAP, nata da un governo di
centrosinistra, resta una tassa iniqua sui costi e non sugli
utili, che non va incontro al mondo delle piccole e medie
imprese, ma verso le grandi che non sono la spina dorsale del
nostro sistema economico. In agricoltura questo bilancio non
tiene abbastanza conto della crisi occupazionale e poca equità,
così come è stato l'anno scorso, si coglie nel settore della
solidarietà e della cultura, ha affermato, lamentando inoltre le
poste insufficienti riservate alle leggi su professioni e
botteghe storiche. Per quanto sia difficile giudicare in assenza
di tutti gli elementi (la Giunta ha annunciato un
maxiemendamento) la valutazione è negativa perché evidenzia la
difficoltà di questa maggioranza a trovare sintesi.
La finanziaria è un luogo entro il quale noi lavoriamo mentre c'è
chi guarda solo le manchevolezze - ha affermato Mauro Travanut
(DS) evidenziando che l'immagine corretta, nasce dalla
considerazione degli aspetti negativi e positivi ed esprimendo
apprezzamento per le relazioni (di Molinaro e Franz) che questa
duplicità hanno evidenziato. Intesa Democratica con questa terza
finanziaria corre nel solco tracciato dall'inizio con la capacità
di rispondere con un tentativo di coesione sociale alle necessità
di una società che si sta sgretolando verso un individualismo
spinto, e con il miglioramento dello sviluppo complessivo
economico, così come dimostrano le iniziative su IRAP e reddito
di cittadinanza.
(segue)