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CR: finanziaria, dibattito generale (10)

20.12.2005
17:26
(ACON) Trieste, 20 dic - MPB - Per Uberto Fortuna Drossi (Citt), la forza del bilancio sta nella capacità di soddisfare le volontà di ogni forza appartenente alla coalizione: ci sono aspetti negativi e positivi e questi ultimi sono in numero maggiore, ha detto evidenziando che la linea si attesta su elementi concreti e fondamentali come, ad esempio, l'aumento - in risposta alle cresciute richieste - delle poste per le agevolazioni degli affitti e per l'acquisto di ascensori nelle case Ater. Piccole cose, tutt'altro che banali, che hanno determinato lo spirito e la linea politica di Intesa Democratica.

Secondo Maurizio Salvador (Gruppo Misto) ormai da anni le manovre economiche su scala nazionale poco incidono sulla macroeconomia e questa manovra non inciderà per nulla sullo sviluppo economico della nostra regione, vivendo in una realtà globalizzata, e in considerazione della reale consistenza delle risorse libere impegnate. Già dal prossimo anno la Regione avrà dei problemi a quadrare i conti - ha affermato riferendosi all'operazione Friulia Holding, al fatto che meglio sarebbe stato quotare in borsa Autovie Venete e con le risorse ricavate potenziare la rete delle infrastrutture, e al fatto che non ci si preoccupi del trasferimento in capo al Friuli Venezia Giulia della viabilità ANAS. Critico inoltre sull'indebitamento e perplesso sulla ridistribuzione del gettito IRAP, sull'intervento Promotur, sul leasing e la finanza di progetto in sanità.

Per Kristian Franzil (PRC) questa finanziaria è abbastanza in continuità con quanto fatto in questi anni e sorprende che ci siano distinzioni così forti tra le parti. Non vedo aree della nostra regione che siano penalizzate o che siano privilegiate, penso che ci siano stati dei miglioramenti, alcune cose degne di critica sono state modificate. Sottolineando le iniziative nel settore della casa e la revisione il prossimo anno della normativa per le Ater, a proposito di riduzione Irap ha affermato la necessità di verifica puntuale di quanto dato alle imprese, mentre per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, sperimentale, l'iniziativa andrà potenziata con interventi più corposi.

Secondo Giorgio Venier Romano (FI) l'IRAP, nata da un governo di centrosinistra, resta una tassa iniqua sui costi e non sugli utili, che non va incontro al mondo delle piccole e medie imprese, ma verso le grandi che non sono la spina dorsale del nostro sistema economico. In agricoltura questo bilancio non tiene abbastanza conto della crisi occupazionale e poca equità, così come è stato l'anno scorso, si coglie nel settore della solidarietà e della cultura, ha affermato, lamentando inoltre le poste insufficienti riservate alle leggi su professioni e botteghe storiche. Per quanto sia difficile giudicare in assenza di tutti gli elementi (la Giunta ha annunciato un maxiemendamento) la valutazione è negativa perché evidenzia la difficoltà di questa maggioranza a trovare sintesi.

La finanziaria è un luogo entro il quale noi lavoriamo mentre c'è chi guarda solo le manchevolezze - ha affermato Mauro Travanut (DS) evidenziando che l'immagine corretta, nasce dalla considerazione degli aspetti negativi e positivi ed esprimendo apprezzamento per le relazioni (di Molinaro e Franz) che questa duplicità hanno evidenziato. Intesa Democratica con questa terza finanziaria corre nel solco tracciato dall'inizio con la capacità di rispondere con un tentativo di coesione sociale alle necessità di una società che si sta sgretolando verso un individualismo spinto, e con il miglioramento dello sviluppo complessivo economico, così come dimostrano le iniziative su IRAP e reddito di cittadinanza.

(segue)