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CR: finanziaria, concluso dibattito generale (2)

21.12.2005
14:28
(ACON) Trieste, 21 dic - MPB - Per Isidoro Gottardo (FI) qualcosa si è rotto nel funzionamento del Consiglio regionale: discutere in Aula una finanziaria dovrebbe avere come interlocutore il presidente della Giunta la cui assenza è problema che ha posto, anche perché gli assessori non rispondono politicamente in Consiglio. Non è mai accaduto come in questa legislatura che le decisioni siano prese fuori dalle sedi istituzionali e che il Consiglio sia il luogo dove ratificarle. Una riflessione se ci si voglia confrontare veramente, per migliorare le cose, va fatta, ha affermato Gottardo facendo riferimento tra l'altro a IRAP, sussidiarietà, reddito di cittadinanza, questioni ambientali (apertura del dossier Ue ed elettrodotto in Carnia) ma anche ai trasferimenti ai Comuni, su cui ha annunciato un emendamento che chiarisca quale sia l'obiettivo dell'intervento per il triennio, comprendendo che quest'anno non è possibile fare di più con le risorse disponibili, ma che occorre prospettiva.

In questa finanziaria almeno la maggioranza si riconosce - ha dichiarato Giancarlo Tonutti (Margh) non nascondendosi le problematiche presenti e sottolineando che l'andamento del dibattito, che sembra fiacco, rivela che i consiglieri vedono in questo momento solo una fase di ricognizione e non di decisione politica: problema che andrà posto quando si parlerà di legge elettorale e forma di governo e quando andranno sciolti i nodi del rapporto tra organi. Per la finanziaria è importante un patto con il territorio, una mediazione politica che attiene allo spessore della democrazia, perché non si può pensare solo alla produttività della politica, ma anche alla partecipazione, ha insistito Tonutti dicendosi convinto anche del reddito di cittadinanza, che indica un obiettivo morale e politico che va tradotto in pratica. Quanto ad ambiente e grandi opere - ha concluso - sull'altare della necessità non si può giustificare tutto, e se fatte dal pubblico devono essere produttive di sicurezza e di sviluppo, e il metodo deve essere quello del coinvolgimento.

La finanziaria non è strumento tecnico ma documento politico - ha detto Bruno Zvech (DS) - confermato dal fatto che contiene la visione che la maggioranza ha della regione e delle sue necessità per lo sviluppo e la coesione sociale. Per noi star bene è una condizione per cui anche gli altri stanno un po' meglio - ha affermato - spiegando che sviluppo economico e coesione sociale costituiscono un'unica impresa e che con le risorse disponibili bisognava costruire una buona finanziaria che corrispondesse alle esigenze del duplice obiettivo. In un quadro generale di ristrettezza di risorse, interveniamo riducendo il debito, facendolo diventare virtuoso, facendo anche alcuni interventi di politica industriale. Tutti gli interventi devono essere letti nel complesso del corpo legislativo di questi due anni e mezzo, ha concluso parlando anche di enti locali e reddito di cittadinanza, che non sarà un sostituto dello stipendio, ma il tentativo di rispondere a quei problemi di reddito che richiedono uno strumento particolare. Ingiusto schiacciare la finanziaria su questo intervento la cui posta è solo 11 milioni di euro del bilancio.

(segue)