CR: finanziaria, concluso dibattito generale (2)
(ACON) Trieste, 21 dic - MPB - Per Isidoro Gottardo (FI)
qualcosa si è rotto nel funzionamento del Consiglio regionale:
discutere in Aula una finanziaria dovrebbe avere come
interlocutore il presidente della Giunta la cui assenza è
problema che ha posto, anche perché gli assessori non rispondono
politicamente in Consiglio. Non è mai accaduto come in questa
legislatura che le decisioni siano prese fuori dalle sedi
istituzionali e che il Consiglio sia il luogo dove ratificarle.
Una riflessione se ci si voglia confrontare veramente, per
migliorare le cose, va fatta, ha affermato Gottardo facendo
riferimento tra l'altro a IRAP, sussidiarietà, reddito di
cittadinanza, questioni ambientali (apertura del dossier Ue ed
elettrodotto in Carnia) ma anche ai trasferimenti ai Comuni, su
cui ha annunciato un emendamento che chiarisca quale sia
l'obiettivo dell'intervento per il triennio, comprendendo che
quest'anno non è possibile fare di più con le risorse
disponibili, ma che occorre prospettiva.
In questa finanziaria almeno la maggioranza si riconosce - ha
dichiarato Giancarlo Tonutti (Margh) non nascondendosi le
problematiche presenti e sottolineando che l'andamento del
dibattito, che sembra fiacco, rivela che i consiglieri vedono in
questo momento solo una fase di ricognizione e non di decisione
politica: problema che andrà posto quando si parlerà di legge
elettorale e forma di governo e quando andranno sciolti i nodi
del rapporto tra organi. Per la finanziaria è importante un patto
con il territorio, una mediazione politica che attiene allo
spessore della democrazia, perché non si può pensare solo alla
produttività della politica, ma anche alla partecipazione, ha
insistito Tonutti dicendosi convinto anche del reddito di
cittadinanza, che indica un obiettivo morale e politico che va
tradotto in pratica. Quanto ad ambiente e grandi opere - ha
concluso - sull'altare della necessità non si può giustificare
tutto, e se fatte dal pubblico devono essere produttive di
sicurezza e di sviluppo, e il metodo deve essere quello del
coinvolgimento.
La finanziaria non è strumento tecnico ma documento politico - ha
detto Bruno Zvech (DS) - confermato dal fatto che contiene la
visione che la maggioranza ha della regione e delle sue necessità
per lo sviluppo e la coesione sociale. Per noi star bene è una
condizione per cui anche gli altri stanno un po' meglio - ha
affermato - spiegando che sviluppo economico e coesione sociale
costituiscono un'unica impresa e che con le risorse disponibili
bisognava costruire una buona finanziaria che corrispondesse alle
esigenze del duplice obiettivo. In un quadro generale di
ristrettezza di risorse, interveniamo riducendo il debito,
facendolo diventare virtuoso, facendo anche alcuni interventi di
politica industriale. Tutti gli interventi devono essere letti
nel complesso del corpo legislativo di questi due anni e mezzo,
ha concluso parlando anche di enti locali e reddito di
cittadinanza, che non sarà un sostituto dello stipendio, ma il
tentativo di rispondere a quei problemi di reddito che richiedono
uno strumento particolare. Ingiusto schiacciare la finanziaria su
questo intervento la cui posta è solo 11 milioni di euro del
bilancio.
(segue)