Margh: Tonutti sul Teatro Stabile Friulano
(ACON) Trieste, 21 dic- COM/RC - Evidentemente i tempi non sono
ancora abbastanza maturi, ma non ci fermeremo davanti ad una
sconfitta: quando le battaglie sono sacrosante, non si deve
disperare nel successo finale.
Così il consigliere regionale della Margherita Giancarlo Tonutti,
dopo il mancato accoglimento, da parte della Giunta prima e del
Consiglio poi (nonostante una votazione palesemente bipartisan),
dell'ordine del giorno presentato in occasione della discussione
sulla legge Finanziaria regionale 2006, in forma bilingue (sia
italiano sia friulano), dallo stesso Tonutti e sottoscritto anche
dai colleghi di partito Menis, Martini e Baiutti. Nel documento,
era richiesto alla Regione l'impegno a promuovere l'istituzione
del Teatro Stabile Friulano, un organismo la cui fondazione -
scrive Tonutti in una nota - è auspicata da numerose associazioni
e personalità impegnate sul territorio nel sostegno alla lingua e
alla cultura friulana, e oggetto anche di una petizione firmata
da centinaia di friulani e non.
È un fatto - continua - che il Teatro Stabile del Friuli Venezia
Giulia, che ha sede a Trieste e il cui presidente è addirittura
nominato dal sindaco della città giuliana, sia molto poco attento
alla produzione in marilenghe e altrettanto poco presente nella
promozione delle diverse culture regionali. Per la prima volta,
comunque, il problema è stato posto al massimo livello
istituzionale e, anche se non sono state trovate in Consiglio
regionale le opportune convergenze forse anche a causa del
mancato apporto delle istituzioni locali e di una scarsa
convinzione all'interno della maggioranza stessa, siamo convinti
che la strada sia quella giusta.
Il prossimo passo, ora, sicuramente più praticabile, sarà quello
di richiedere l'istituzione a Udine di una sezione in lingua
friulana del Teatro Stabile Regionale. Siamo convinti - conclude
Tonutti - che su questo crinale troveremo molti altri compagni di
cordata, anche in una parte dell'opposizione in Consiglio
regionale che sappiamo essere particolarmente sensibile
all'argomento, i colleghi della Lega in primis.