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Tarcento: Tesini e Illy a Pignarul grant

06.01.2006
22:19
(ACON) Tarcento, 06 gen - RC - Il 2006 sarà migliore del 2005, parola di vecchio venerando, al secolo Giordano Marsilio, che ha basato il suo vaticinio guardando il fumo che si è levato dal Pignarul grant di Coja, il colle più alto di Tarcento (UD).

Che il responso sia favorevole ci rende indubbiamente contenti - ha quindi commentato il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini, dopo essere salito sino al "cjscjelàt" - ma come amministratori non ci possiamo certo fermare qui. L'auspicio è che si consolidi quanto di più positivo ha visto il 2005; ciò ci consentirà di intraprendere una nuova fase di espansione, basilare per il benessere di tutta la regione e il mantenimento dei suoi standard elevati di servizi rivolti ai cittadini.

Ho sempre considerato fuorviante considerare l'attenzione all'economia alternativa al welfare - così ancora Tesini - perché sono due settori interdipendenti e non solamente per l'elementare principio che le risorse derivano dall'economia, ma anche perché non è pensabile un'economia solida e diffusa in un contesto compresso. E questo vale soprattutto per il modello del Friuli Venezia Giulia, fatto di un'industria territorialmente diffusa, che necessita di aggiustamenti, ma che conferma la sua forte attività. Credo che le imprese friulane, anche del manifatturiero, dopo un periodo di incertezza e di adattamento alle sfide della globalizzazione, sapranno ritrovare il giusto equilibrio tra eccellenze e imprese minori di economie a rete. Gli interventi pubblici possono molto e anche questi si stanno adattando ai tempi, ma l'intraprendenza degli imprenditori è indispensabile, questi devono fare la loro parte.

Nostro compito - ha concluso il presidente del Consiglio regionale - è proseguire nel miglioramento dell'efficienza della Pubblica amministrazione, condizione indispensabile per un sistema regolato ma non impacciato, e per una rete moderna ed efficace di servizi di cura alla persona e alle famiglie. Ciò consentirà a una regione come la nostra, territorialmente minore ma che ha sempre avuto e che di più avrà, l'ambizione di giocare grandi ruoli nel Paese e in Europa. Ci attende un 2006 di grandi sfide, ma tutte alla nostra portata.

Solo la rassegnazione potrebbe essere il grande male del Friuli Venezia Giulia, ma non la credo presente nell'animo dei nostri cittadini - ha commentato il presidente della Regione, Riccardo Illy, anche lui al Pignarul grant della più tipica tradizione epifanica tarcentina. Una tradizione - ha affermato - che riesce ad unire tutti, bambini e adulti, e spero sia tramandata nel tempo. Nell'era della globalizzazione - ha detto Illy - abbiamo importanti usanze che vanno salvaguardate.

Passando a commentare l'anno appena terminato, Illy lo ha definito, come già il 2004, un anno importantissimo durante il quale è stata sostenuta soprattutto l'innovazione, utile a spingere l'impresa e dunque lo sviluppo e la ricchezza del territorio. La regione - ha detto - ha tutti i requisiti per bilanciare economia, benessere e servizi attraverso le amministrazioni comunali, e per competere a livello internazionale con le altre realtà europee.

A salire in cima al colle di Coja, anche altre autorità regionali come il vicepresidente del Consiglio, Carlo Monai, l'assessore alle Autonomie locali, Franco Iacop, la consigliera Patrizia Della Pietra, ma anche il presidente della Provincia di Udine, Marzio Strassoldo, il sindaco del capoluogo friulano, Sergio Cecotti, il magnifico rettore Furio Honsell e il presidente degli industriali udinesi, Adalberto Valduga. A fare gli onori di casa, ovviamente il sindaco di Tarcento, Lucio Tollis.

(foto in e-mail)