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Margh: Martini, rivedere la legge sulle risorse idriche

11.01.2006
12:43
(ACON) Trieste, 11 gen - COM/AB - Il consigliere regionale della Margherita Antonio Martini ricorda, in un'interrogazione, di aver già espresso, in occasione dell'approvazione della legge regionale 13/2005 sulle risorse idriche, perplessità sulle tariffe future del servizio idrico integrato, pur esistendo un fondo di compensazione integrativo perequativo da gestirsi secondo criteri di solidarietà.

"Le mie perplessità - afferma Martini - sono anche del Parlamento nazionale, dove ben due testi (la proposta di legge Parolo n. 5568 e quella Zanetta n. 5829) tendono a svincolare i Comuni minori delle Comunità montane dall'obbligo dell'adesione alla gestione unica del servizio idrico integrato".

"L'VIII Commissione della Camera (ambiente, territorio e lavori pubblici), nella seduta del 14 luglio 2005 ha ascoltato sul tema della modifica della legge Galli il presidente dell'UNCEM Enrico Borghi - rileva ancora Martini - che si è detto favorevole all'adesione facoltativa alla gestione unica del servizio idrico integrato da parte dei piccoli Comuni inclusi nel territorio di Comunità montane e ha sollevato, tra l'altro, l'esigenza di previsione di controvalori specifici per il rilascio di risorse autoctone della montagna e l'istituzione di forme di compensazione che prevedano la possibilità di prelevare anche a favore della montagna ragionevoli percentuali sui frutti delle infrastrutture che ne utilizzano il territorio e la possibilità di vincolare annualmente una quota delle risorse che Stato e Regioni stanziano nel campo del riassetto idrogeologico a favore di un piano straordinario di manutenzione dei versanti montani".

Considerata la competenza della nostra Regione in questa materia e preoccupato per l'aumento esponenziale del costo dell'acqua (definita "oro blu") nelle zone montane di altre Regioni come il Veneto, Martini chiede alla Giunta di promuovere da subito un'iniziativa correttiva della legge regionale 13/2005 anche per le zone montane della nostra Regione e propone il seguente testo:

"L'adesione al servizio idrico integrato è facoltativa:

a) per Comuni con popolazione fino a 2.000 abitanti inclusi nel territorio delle Comunità montane ai sensi dell'art. 1, comma 3, della legge 31.1.1994, n. 97;

b) per i Comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti che ne facciano richiesta, previa deliberazione conforme da parte dell'autorità d'ambito, a condizione che tali Comuni siano ubicati in zone caratterizzate da particolari difficoltà altimetriche e di comunicazione, nonché dalla perifericità rispetto ai centri abitati di maggiori dimensioni, individuate secondo modalità determinate dalla Giunta regionale".