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FI: Gottardo, Libro Bianco sulle nomine pieno di omissioni

13.01.2006
14:51
(ACON) Trieste, 13 gen - COM/AB - Il capogruppo di Forza in Consiglio regionale Italia Isidoro Gottardo interviene in merito al Libro Bianco sulle nomine presentato dal gruppo dei Cittadini per il Presidente.

"Il Libro Bianco sulle nomine - afferma Gottardo - diventa un'apprezzabile autodenuncia solo se effettivamente servirà a mettere fine a un malcostume che in Friuli Venezia Giulia non aveva precedenti. Anche in passato le nomine erano condizionate da una appartenenza politica, ma mai prima d'ora la lottizzazione aveva coinvolto anche le figure dei garanti, come nel caso del Difensore civico e del Tutore dei minori."

"Il Libro Bianco - continua il capogruppo azzurro - non è completo: dimentica i dieci posti di assessore esterno che sono stati il primo esempio di malcostume e di inflazione dei costi della politica. Dimentica di fare l'elenco della sistemazione di coloro che non erano stati eletti dai cittadini e recuperati in posti di Giunta, negli enti, persino in posti di direttore. La denuncia del gruppo consiliare dei Cittadini dimentica di prendere in esame il corposo dossier delle consulenze sfuggite a ogni atto di controllo e di trasparenza e, come tutti ben sanno, molto spesso motivate dalla sola necessità di conferire incarichi ben retribuiti a persone politicamente di parte, iniziando dal primo dei non eletti della lista dei Verdi. L'atto di denuncia dei Cittadini dimentica inoltre di prendere in esame il sottobosco delle società partecipate, spesso accusate di conferire ulteriori incarichi di consulenza, a partire da Autovie Venete e Friulia Holding".

"Il Libro Bianco quindi, se rimane un atto apprezzabile, va completato della parte in cui di più si annidano fattori di malcostume. Si vuole un'authority: noi dell'opposizione - prosegue Gottardo - siamo pronti a un confronto per stabilire regole che valgano d'ora in poi per tutti, ma non intendiamo rimanere spettatori se tutto questo diventa un giochetto dentro una maggioranza che macchia il Friuli Venezia Giulia di malcostume, si autodenuncia, si autoassolve, infine prende in giro stabilendo magari regolette come quella che propone Illy, che ama il sapore della burletta." "Nel denunciato malcostume che si sta producendo nelle Regioni attraverso il moltiplicare di incarichi e consulenze - conclude Gottardo - il Friuli Venezia Giulia, con Illy, è stato sicuramente l'apripista".