FI: Gottardo, Libro Bianco sulle nomine pieno di omissioni
(ACON) Trieste, 13 gen - COM/AB - Il capogruppo di Forza in
Consiglio regionale Italia Isidoro Gottardo interviene in merito
al Libro Bianco sulle nomine presentato dal gruppo dei Cittadini
per il Presidente.
"Il Libro Bianco sulle nomine - afferma Gottardo - diventa
un'apprezzabile autodenuncia solo se effettivamente servirà a
mettere fine a un malcostume che in Friuli Venezia Giulia non
aveva precedenti. Anche in passato le nomine erano condizionate
da una appartenenza politica, ma mai prima d'ora la lottizzazione
aveva coinvolto anche le figure dei garanti, come nel caso del
Difensore civico e del Tutore dei minori."
"Il Libro Bianco - continua il capogruppo azzurro - non è
completo: dimentica i dieci posti di assessore esterno che sono
stati il primo esempio di malcostume e di inflazione dei costi
della politica. Dimentica di fare l'elenco della sistemazione di
coloro che non erano stati eletti dai cittadini e recuperati in
posti di Giunta, negli enti, persino in posti di direttore. La
denuncia del gruppo consiliare dei Cittadini dimentica di
prendere in esame il corposo dossier delle consulenze sfuggite a
ogni atto di controllo e di trasparenza e, come tutti ben sanno,
molto spesso motivate dalla sola necessità di conferire incarichi
ben retribuiti a persone politicamente di parte, iniziando dal
primo dei non eletti della lista dei Verdi. L'atto di denuncia
dei Cittadini dimentica inoltre di prendere in esame il
sottobosco delle società partecipate, spesso accusate di
conferire ulteriori incarichi di consulenza, a partire da Autovie
Venete e Friulia Holding".
"Il Libro Bianco quindi, se rimane un atto apprezzabile, va
completato della parte in cui di più si annidano fattori di
malcostume. Si vuole un'authority: noi dell'opposizione -
prosegue Gottardo - siamo pronti a un confronto per stabilire
regole che valgano d'ora in poi per tutti, ma non intendiamo
rimanere spettatori se tutto questo diventa un giochetto dentro
una maggioranza che macchia il Friuli Venezia Giulia di
malcostume, si autodenuncia, si autoassolve, infine prende in
giro stabilendo magari regolette come quella che propone Illy,
che ama il sapore della burletta."
"Nel denunciato malcostume che si sta producendo nelle Regioni
attraverso il moltiplicare di incarichi e consulenze - conclude
Gottardo - il Friuli Venezia Giulia, con Illy, è stato
sicuramente l'apripista".