Pens: Ferone, studio universitario per disabili uditivi
(ACON) Trieste, 16 gen - COM/AB - Del diritto allo studio
universitario per i soggetti disabili uditivi si interessa, con
un'interrogazione, il consigliere regionale del Partito
Pensionati Luigi Ferone, che vuol sapere se le sedi universitarie
della nostra regione hanno i mezzi economici e tecnici per dare
attuazione ai principi costituzionali e alle disposizioni
legislative in materia, così da offrire ai soggetti privi della
capacità uditiva di usufruire di tutte le misure di integrazione,
tra cui la figura professionale dell'interprete, idonee a
esercitare il diritto allo studio.
La legge n. 104 del 1992, ricorda Ferone, prevede l'integrazione
per i soggetti disabili nelle scuole di ogni ordine e grado,
quindi anche per l'università, da realizzarsi anche grazie ad
attrezzature didattiche e a sussidi tecnici. Per il soggetto
ipoacustico o totalmente privo della capacità uditiva, le
difficoltà della vita quotidiana sono molteplici e vanno a
influire notevolmente sulla qualità della vita.
Senza un traduttore o un ripetitore labiale, conclude Ferone, lo
studente universitario non può seguire il normale svolgimento
delle lezioni accademiche, mentre dovrebbe essere messo nelle
condizioni di esercitare un diritto costituzionalmente garantito
senza incorrere in alcuna difficoltà didattica, che può invece
essere causa di disaffezione culturale e di abbandono dei corsi
di studio.