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Pens: Ferone, studio universitario per disabili uditivi

16.01.2006
09:12
(ACON) Trieste, 16 gen - COM/AB - Del diritto allo studio universitario per i soggetti disabili uditivi si interessa, con un'interrogazione, il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone, che vuol sapere se le sedi universitarie della nostra regione hanno i mezzi economici e tecnici per dare attuazione ai principi costituzionali e alle disposizioni legislative in materia, così da offrire ai soggetti privi della capacità uditiva di usufruire di tutte le misure di integrazione, tra cui la figura professionale dell'interprete, idonee a esercitare il diritto allo studio.

La legge n. 104 del 1992, ricorda Ferone, prevede l'integrazione per i soggetti disabili nelle scuole di ogni ordine e grado, quindi anche per l'università, da realizzarsi anche grazie ad attrezzature didattiche e a sussidi tecnici. Per il soggetto ipoacustico o totalmente privo della capacità uditiva, le difficoltà della vita quotidiana sono molteplici e vanno a influire notevolmente sulla qualità della vita.

Senza un traduttore o un ripetitore labiale, conclude Ferone, lo studente universitario non può seguire il normale svolgimento delle lezioni accademiche, mentre dovrebbe essere messo nelle condizioni di esercitare un diritto costituzionalmente garantito senza incorrere in alcuna difficoltà didattica, che può invece essere causa di disaffezione culturale e di abbandono dei corsi di studio.