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Presidente Tesini a congresso regionale pensionati SPI CGIL

19.01.2006
15:14
(ACON) Trieste, 19 gen - MPB - Voi ci aiutate ad assolvere meglio il nostro lavoro. Con l'attenzione e la tenacia con cui seguite la nostra attività, proponendovi in piena autonomia, in questi anni ci avete chiamati a un importante confronto, sia quando avete espresso segni di consenso e soprattutto quando avete dissentito, facendoci sentire la vostra presenza, rendendovi disponibili al dialogo con grande capacità propositiva, impegnandovi per la partecipazione democratica, richiamandoci ai valori e ai principi costituzionali.

Al congresso regionale dei pensionati SPI CGIL tenutosi a Trieste, il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, portando il saluto dell'Assemblea ha testimoniato l'attenzione e il riconoscimento che per il grande lavoro da esso svolto: abbiamo bisogno di un rapporto sincero e aperto con le forze vive della società - ha insistito Tesini - perché è impensabile il lavoro delle istituzioni nel chiuso delle loro sedi, tanto nei momenti ordinari quanto in quelli straordinari come l'attuale. Come pure è evidente che progetti coerenti ed efficaci se non si realizzano in Europa non possono crescere in Italia e che si possano realizzare nel Paese condizioni di benessere dimenticando la dimensione regionale e delle comunità locali.

E se respiro e contenuti della relazione della segretaria generale Renata Bagatin dimostrano, secondo Tesini, il coinvolgimento globale dello SPI in ogni campo, alcune questioni sono maggiormente sottolineate, dai temi della solidarietà, dell'efficacia di politiche che promuovano l'inclusione sociale e il controllo della spesa pubblica, a quelli della partecipazione e della vita democratica.

Una partecipazione che si esprime anche nell'annunciata partecipazione dello SPI al referendum sulla riforma costituzionale. Nei prossimi giorni il Consiglio regionale - ha annunciato Tesini - aderirà all'indizione del referendum. La delibera, come si ricorderà, ha già ottenuto l'unanimità della competente Commissione pur basandosi questo consenso su presupposti diversi, ovvero l'obiettivo dell'abrogazione delle modifiche apportate o la loro conferma popolare. Un fatto di democrazia - ha concluso Tesini - perché non è accettabile che la Costituzione sia modificata senza mandato e senza verifica del consenso popolare.

(immagini alle tv)