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Ritossa (AN) replica su spese Consiglio regionale

20.01.2006
13:04
(ACON) Trieste, 20 gen - COM/AB - Il consigliere di AN Adriano Ritossa ha emesso una nota di replica sull'argomento spese del Consiglio regionale.

"Colui che asserisce che io sputi nel piatto dove mangio, farebbe meglio a ricredersi, perché se fosse più attento, scoprirebbe, invece, che io il piatto intendo tenerlo pulito. Che parte consistente delle spese del Consiglio vadano per indennità dei consiglieri regionali ed ex consiglieri è fatto a tutti noto, ma chi cerca di fare polemica fine a sé stessa, dovrebbe anche avere l'onestà intellettuale di ammettere che il sottoscritto - da quando è stato eletto consigliere regionale - ha mantenuto lo stesso atteggiamento mirante a ridurre le indennità dei consiglieri. A questo proposito vedasi gli atti del Consiglio regionale quando già nel 1993, in Aula, solo quattro consiglieri (Ritossa, Fontanini, Antonione, Ghersina) votarono contro l'aumento delle indennità relative. O, meglio ancora, vedasi alcuni atti redatti dall'Ufficio di presidenza dell'VIII Legislatura, organismo istituzionale deputato a deliberare sugli adeguamenti delle indennità dei soggetti in parola, dai quali si evince, che io ho espresso voto negativo".

"Va sottolineato ancora - evidenzia Ritossa - che sono in attesa dell'arrivo in Aula della proposta di legge relativa alle indennità dei consiglieri, il cui primo firmatario risulta essere il consigliere Panontin, su cui intendo presentare due emendamenti specifici, inerenti all'eventuale ulteriore riduzione delle indennità spettanti agli stessi. Nello specifico, si tratterebbe di emendamenti comportanti il taglio del 20% e/o del 50% sulle stesse. A tale riguardo, ho a suo tempo interpellato gli uffici per avere una simulazione contabile di tali riduzioni in termini di valori assoluti e, sempre nell'intendo di conseguire una riduzione degli emolumenti spettanti ai consiglieri, ne ho parlato anche in occasione dell'assemblea annuale dei consiglieri regionali svoltasi a Palmanova nel 2005. Tutto ciò per dimostrare la mia coerenza in termini di risparmio, anche in tempi non sospetti".

"Inoltre - conclude Ritossa - desidero precisare che, se ho voluto votare contro il Bilancio interno del Consiglio regionale (consuntivo e preventivo), credo di avere avuto le mie buone ragioni e di dover rispondere delle mie espressioni di voto esclusivamente agli elettori che hanno avuto fiducia nella mia persona, al mio partito e, in special modo, alla mia coscienza. Devo però purtroppo sottolineare che alcune spese effettuate dal Consiglio regionale mi sono parse alquanto incongrue e, conseguentemente, da me segnalate alla Magistratura contabile. A giudizio dello scrivente, le stesse non sono state approvate secondo l'iter burocratico convenuto dalla Pubblica Amministrazione, come dovrebbe avvenire: gare da esperirsi o conferimento di incarichi in maniera diretta, ma, sempre a condizione che vi sia una deliberazione da parte dell'Ufficio di presidenza. E' emblematico il caso di un lavoro realizzato da una ditta di settore su un "viaggio virtuale in Consiglio regionale". Spetterà quindi alla Magistratura contabile la verifica dello stesso. Il fascicolo sta lì e risulta pendente".