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Grimacco : Tesini a convengo Proloco su ambiente montano

21.01.2006
16:12
(ACON) Clodig di Grimacco, 21 gen - MPB - L'istituzione regionale non potrà mai arrendersi al dato di avere pezzi della sua comunità sfavoriti nell'accesso ai servizi basilari sapendo che ci sono aree e zone in cui la diffusione di questi servizi comporta uno scarto di costi che la comunità nel suo insieme deve sostenere non come uno spreco o una distrazione di risorse, bensì come un dovere della comunità nella sua generalità.

Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini concludendo il convengo organizzato a Clodig di Grimacco dalla Proloco Nediscke Doline sul tema dell' "Ambiente montano, risorsa per la gente" e sostenendo l'importanza di rafforzare le condizioni della crescita dell'economia, indispensabile per mantenere gli standard qualitativi dei servizi, là dove ci sono, e per estenderli ove non esistano. E se è vero che la Regione, nell'anno appena trascorso, con produzione legislativa e programmi ha molto investito su questo punto, per il presidente del Consiglio è importante che il discorso della produttività vada di pari passo con quello dell'attenzione alla qualità della vita, garantendo che la crescita avvenga in condizioni di compatibilità con l'ambiente. Non ci sono sistemi precettivi o autoritari, né ricette e regole miracolistiche - ha affermato Tesini. Si deve - ha insistito il presidente - puntare molto sia sulla rispettiva assunzione di responsabilità, per la parte che compete a ciascuno nelle proprie sedi, sia sulla capacità di dialogo e di relazione.

Esplicito il riferimento alla questione dell'elettrodotto, una situazione nella quale - ha affermato Tesini - a tutti noi è chiesta una fortissima assunzione di responsabilità: la Regione molto deve fare, e relazione, dialogo e confronto saranno orientati a individuare le scelte migliori salvaguardando l'obiettivo di realizzare maggiore ricchezza; un obiettivo che richiede minori costi delle produzioni e che dipende anche dalle fonti di energia: un problema italiano e regionale, in merito al quale è giusto che le Valli del Natisone abbiamo la loro opinione; non è però possibile - ha sottolineato il presidente - le esse, piuttosto che altre aree, si pensino come un mondo stante a sé, che non deve condividere esigenze e regole del gioco con il resto.

Dovete avere la vostra opinione e sostenerla nelle sedi in cui andranno cercati i punti di equilibrio - ha esortato Tesini che ha però anche sollecitato con forza la Comunità Montana a prendere in mano subito, sull'elettrodotto come su altri argomenti, la concertazione con i comuni e con le popolazioni e a farsi interlocutore primario di una consistente e insistente relazione con l'Amministrazione regionale per avere tutte le informazioni, individuare le migliori soluzioni possibili ed essere coinvolti nelle procedure. Questa è anche la condizione per trovare il giusto equilibrio tra partecipazione, coinvolgimento e razionalizzazione degli interventi.

All'incontro sono intervenuti anche il vicepresidente del Consiglio Carlo Monai e l'assessore per la montagna Enzo Marsilio.

Monai ha sottolineato che la Regione è amica e non matrigna della montagna, citando al proposito l'attenzione data al progetto di sviluppo delle Valli del Natisone ideato dalla Proloco Nediske Doline insieme a Comuni e Comunità Montana, gli interventi per migliorare la viabilità verso la Slovenia, gli investimenti sull'albergo diffuso, il bando Impraagricola per la valorizzazione delle produzioni agricole di qualità nelle Valli e il piano di investimenti per i poli montani sciistici. Una attenzione che si affianca a quella per l'elettrodotto, per il quale - ha detto Monai - c'è comunque una garanzia di trasparenza per quello che sarà il precorso procedurale nelle scelte del trattato, non ancora progettato, costituita dall'ordine del giorno votato all'unanimità dal Consiglio regionale lo scorso giugno, con il quale si impegna la Regione a individuare una soluzione non impattante sul territorio paesaggistico ancora integro.

L'assessore Marsilio si è invece soffermato sulle linee guida della Regione per la montagna: non interventi spot ma percorsi per dare continuità al mantenimento e allo sviluppo del territorio montano. Per questo non si punterà solo sugli incentivi per favorire l'insediamento delle aziende, ma soprattutto sulle risorse umane, sul radicamento e il senso di appartenenza della gente alla sua terra, e sulla capacità delle popolazioni locali di delineare modelli e percorsi propri, omogenei e non settoriali, di sviluppo sulla base di progetti strategici e scelte di priorità.