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Villa Manin: Tesini a Forum Business International

23.01.2006
15:09
(ACON) Villa Manin, 23 gen - MPB - L'attrattività del Friuli Venezia Giulia rispetto al mercato italiano e a quello centro europeo - tra delocalizzazione e investimenti sul territorio - si gioca su una strategia competitiva fondata sulla percezione sempre più alta della validità del prodotto qui realizzato, sapendo convivere con un lavoro che, se qui costa di più, vale per l'eccellenza di quello che dà in termini di esperienza, competenza, conoscenza, comportamenti, capacità di cambiamento e di riduzione degli sprechi.

E' questo uno dei temi affrontati oggi a Villa Manin, in una articolata tavola rotonda a cui è intervenuto il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini.

Dall'analisi sviluppata da esponenti del mondo produttivo e accademico è emerso che per attrarre investimenti è indispensabile una combinazione di fattore umano e tecnologia: le persone devono contribuire alla crescita del sistema territoriale di appartenenza perché tutte le componenti riescano a fare squadra. Ma altrettanto necessaria è la conoscenza dei punti di forza e di debolezza. Occorre quindi identificare, e aggiornare costantemente, i fattori di scelta, inevitabilmente dinamici, di un investitore e conoscere i concorrenti per offrire non solo cose buone, ma migliori. Conoscenza, dunque, e metodologia, e capacità di essere accoglienti sul piano strutturale e delle risorse umane: questi gli ingredienti non per un territorio da vendere, ma per una realtà articolata da far scegliere e di cui far parlare bene.

Un discorso che investe mondo produttivo, mondo politico, classe dirigente.

Innovazione e competizione si giocano molto anche sul terreno istituzionale - ha sottolineato Tesini ricordando gli interventi finalizzati a rendere il Friuli Venezia Giulia una regione interessante per gli investitori e le imprese extaregionali e internazionali per i suoi livelli di qualità della vita, ambiente, servizi, università e centri di formazione, viabilità e infrastrutture, e citando inoltre gli strumenti non solo legislativi perché le nostre imprese siano maggiormente capaci di affrontare l'internazionalizzazione.

Interventi che non sostituiscono il ruolo degli imprenditori - ha affermato ancora il presidente sottolineando la necessità di non perdere di vista l'orizzonte generale e al tempo lo sviluppo locale, attenti a valorizzare le peculiarità ma sapendo anche fare le alleanze opportune, senza confondere la giusta attenzione al fattore locale con il miope localismo chiuso e autoreferenziale.

Il ruolo precipuo, non esclusivo e non esaustivo, ma strategico della Regione rispetto alle sue competenze, in una funzione efficace, è anche legato alla filiera delle responsabilità istituzionali (Ue, Stato, Regione, Enti locali) affinché - ha avvertito Tesini - la dimensione istituzionale ed amministrativa sia essa pure un fattore competitività.

I risultati saranno nel medio periodo, ma è importante che tutti si lavori nella stessa direzione, in un giusto equilibrio tra ottimizzazione delle peculiarità locali e percezione della soglia minima indispensabile per perseguire questi obiettivi. La collaborazione con le regioni del Nord Est e il progetto dell'Euroregione sono essenziali perché guardano alla soglia minima al di sotto della quale perseguire la competitività è difficile. Come pure - ha concluso Tesini - occorre una dialettica politica anche aspra nei contenuti e divisa sui problemi ma unita nel perseguire gli interessi primari della comunità, precisi e non corporativi, di fronte ai quali, pena la perdita di appuntamenti importanti, non c'è competizione che regga.

(foto in e-mail; immagini alle tv)