Villa Manin: Tesini a Forum Business International
(ACON) Villa Manin, 23 gen - MPB - L'attrattività del Friuli
Venezia Giulia rispetto al mercato italiano e a quello centro
europeo - tra delocalizzazione e investimenti sul territorio - si
gioca su una strategia competitiva fondata sulla percezione
sempre più alta della validità del prodotto qui realizzato,
sapendo convivere con un lavoro che, se qui costa di più, vale
per l'eccellenza di quello che dà in termini di esperienza,
competenza, conoscenza, comportamenti, capacità di cambiamento e
di riduzione degli sprechi.
E' questo uno dei temi affrontati oggi a Villa Manin, in una
articolata tavola rotonda a cui è intervenuto il presidente del
Consiglio regionale Alessandro Tesini.
Dall'analisi sviluppata da esponenti del mondo produttivo e
accademico è emerso che per attrarre investimenti è
indispensabile una combinazione di fattore umano e tecnologia: le
persone devono contribuire alla crescita del sistema territoriale
di appartenenza perché tutte le componenti riescano a fare
squadra. Ma altrettanto necessaria è la conoscenza dei punti di
forza e di debolezza. Occorre quindi identificare, e aggiornare
costantemente, i fattori di scelta, inevitabilmente dinamici, di
un investitore e conoscere i concorrenti per offrire non solo
cose buone, ma migliori. Conoscenza, dunque, e metodologia, e
capacità di essere accoglienti sul piano strutturale e delle
risorse umane: questi gli ingredienti non per un territorio da
vendere, ma per una realtà articolata da far scegliere e di cui
far parlare bene.
Un discorso che investe mondo produttivo, mondo politico, classe
dirigente.
Innovazione e competizione si giocano molto anche sul terreno
istituzionale - ha sottolineato Tesini ricordando gli interventi
finalizzati a rendere il Friuli Venezia Giulia una regione
interessante per gli investitori e le imprese extaregionali e
internazionali per i suoi livelli di qualità della vita,
ambiente, servizi, università e centri di formazione, viabilità e
infrastrutture, e citando inoltre gli strumenti non solo
legislativi perché le nostre imprese siano maggiormente capaci di
affrontare l'internazionalizzazione.
Interventi che non sostituiscono il ruolo degli imprenditori - ha
affermato ancora il presidente sottolineando la necessità di non
perdere di vista l'orizzonte generale e al tempo lo sviluppo
locale, attenti a valorizzare le peculiarità ma sapendo anche
fare le alleanze opportune, senza confondere la giusta attenzione
al fattore locale con il miope localismo chiuso e
autoreferenziale.
Il ruolo precipuo, non esclusivo e non esaustivo, ma strategico
della Regione rispetto alle sue competenze, in una funzione
efficace, è anche legato alla filiera delle responsabilità
istituzionali (Ue, Stato, Regione, Enti locali) affinché - ha
avvertito Tesini - la dimensione istituzionale ed amministrativa
sia essa pure un fattore competitività.
I risultati saranno nel medio periodo, ma è importante che tutti
si lavori nella stessa direzione, in un giusto equilibrio tra
ottimizzazione delle peculiarità locali e percezione della soglia
minima indispensabile per perseguire questi obiettivi. La
collaborazione con le regioni del Nord Est e il progetto
dell'Euroregione sono essenziali perché guardano alla soglia
minima al di sotto della quale perseguire la competitività è
difficile. Come pure - ha concluso Tesini - occorre una
dialettica politica anche aspra nei contenuti e divisa sui
problemi ma unita nel perseguire gli interessi primari della
comunità, precisi e non corporativi, di fronte ai quali, pena la
perdita di appuntamenti importanti, non c'è competizione che
regga.
(foto in e-mail; immagini alle tv)