Cervignano:Tesini con studenti a progetto Conoscere l'Europa
(ACON) Cervignano, 25 gen - MPB - Il Consiglio regionale
continua a investire sui giovani per sviluppare la conoscenza
dell'Europa e del cammino di questa istituzione e per promuovere
una vera coscienza europea, perché le nuove generazioni sono più
attrezzate per capire e sono meno condizionate dalle vicende del
passato per lavorare in questa direzione. Essere Europei va ben
oltre l'essere europeisti: è un modo nuovo di pensare e di
adottare comportamenti nella vita di ogni giorno.
Lo ha affermato il presidente dell'Assemblea del Friuli Venezia
Gulia, Alessandro Tesini, intervenendo a Cervignano a uno dei
numerosi incontri programmati con le scuole delle quattro
province per la nuova edizione del progetto "Conoscere l'Europa -
Fare gli Europei", promosso dalla Associazione Consiglieri
regionali e dal Centro studi Dialoghi Europei di Trieste, con il
patrocinio del Consiglio regionale e della rappresentanza
italiana della Commissione Europea, spiegando così il perché del
rinnovato sostegno all'iniziativa che l'anno scorso ha visto la
partecipazione di una novantina di classi e la produzione di
elaborati, intorno ai temi posti, di elevato livello qualitativo.
Lavorare per l'Europa che si allarga e si consolida è una
responsabilità di tutti e non riguarda solo i governi - ha detto
Tesini agli studenti dell'Istituto tecnico commerciale "Linussio"
di Codroipo, dell'ISIS di Latisana e dell'ISIS "Malignani" di
Cervignano riuniti nella Sala Aurora, parlando anche degli
interrogativi positivi e negativi, dei consensi e dissensi che
accompagnano la crescita di questa istituzione.
Come Regione siamo convinti che il processo di integrazione
europea offra soprattutto ai giovani grandi opportunità concrete
per realizzarsi - ha concluso Tesini auspicando che giungano
anche per quest'anno dalla comunità scolastica contributi
altrettanto interessanti di quelli della prima edizione.
Concreti gli argomenti delle domande degli studenti a partire
dall'intervento del presidente del Centro studi Dialoghi Europei
Giorgio Rossetti e dalla relazione svolta da Benoit Hamende,
dell'ISDEE - l'istituto di Trieste che svolge studi sui paesi
dell'Est europeo - che ha parlato della situazione nei Balcani a
dieci anni esatti dalla fine del conflitto in Bosnia Erzegovina,
e del percorso che devono compiere i nuovi Paesi che puntano a
far parte dell'Ue, con particolare riferimento alla Croazia e
alla Turchia.
Differenze tra il processo che ha riguardato i Paesi entrati nel
2004 nell'Unione e quello degli aspiranti balcanici, che oltre
alla transizione da un'economia centralistica a una di mercato
devono affrontare anche quella dell'uscita da un conflitto; le
difficoltà che la stessa Europa ha incontrato preparandosi a
diventare a 25 con regole che risalivano al 1957 quando contava 6
aderenti; le questioni degli scambi commerciali con l'Est, i
requisiti che i prodotti europei devono garantire, i controlli e
i comportamenti che l'Ue mette in campo rispetto ai prodotti di
importazione, rispetto dei diritti umani, sono stati alcuni dei
temi toccati dagli studenti, molto interessati anche ad
approfondire la questione dell'ingresso della Turchia.
(immagini alle tv)