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Cervignano:Tesini con studenti a progetto Conoscere l'Europa

25.01.2006
14:39
(ACON) Cervignano, 25 gen - MPB - Il Consiglio regionale continua a investire sui giovani per sviluppare la conoscenza dell'Europa e del cammino di questa istituzione e per promuovere una vera coscienza europea, perché le nuove generazioni sono più attrezzate per capire e sono meno condizionate dalle vicende del passato per lavorare in questa direzione. Essere Europei va ben oltre l'essere europeisti: è un modo nuovo di pensare e di adottare comportamenti nella vita di ogni giorno.

Lo ha affermato il presidente dell'Assemblea del Friuli Venezia Gulia, Alessandro Tesini, intervenendo a Cervignano a uno dei numerosi incontri programmati con le scuole delle quattro province per la nuova edizione del progetto "Conoscere l'Europa - Fare gli Europei", promosso dalla Associazione Consiglieri regionali e dal Centro studi Dialoghi Europei di Trieste, con il patrocinio del Consiglio regionale e della rappresentanza italiana della Commissione Europea, spiegando così il perché del rinnovato sostegno all'iniziativa che l'anno scorso ha visto la partecipazione di una novantina di classi e la produzione di elaborati, intorno ai temi posti, di elevato livello qualitativo.

Lavorare per l'Europa che si allarga e si consolida è una responsabilità di tutti e non riguarda solo i governi - ha detto Tesini agli studenti dell'Istituto tecnico commerciale "Linussio" di Codroipo, dell'ISIS di Latisana e dell'ISIS "Malignani" di Cervignano riuniti nella Sala Aurora, parlando anche degli interrogativi positivi e negativi, dei consensi e dissensi che accompagnano la crescita di questa istituzione.

Come Regione siamo convinti che il processo di integrazione europea offra soprattutto ai giovani grandi opportunità concrete per realizzarsi - ha concluso Tesini auspicando che giungano anche per quest'anno dalla comunità scolastica contributi altrettanto interessanti di quelli della prima edizione.

Concreti gli argomenti delle domande degli studenti a partire dall'intervento del presidente del Centro studi Dialoghi Europei Giorgio Rossetti e dalla relazione svolta da Benoit Hamende, dell'ISDEE - l'istituto di Trieste che svolge studi sui paesi dell'Est europeo - che ha parlato della situazione nei Balcani a dieci anni esatti dalla fine del conflitto in Bosnia Erzegovina, e del percorso che devono compiere i nuovi Paesi che puntano a far parte dell'Ue, con particolare riferimento alla Croazia e alla Turchia.

Differenze tra il processo che ha riguardato i Paesi entrati nel 2004 nell'Unione e quello degli aspiranti balcanici, che oltre alla transizione da un'economia centralistica a una di mercato devono affrontare anche quella dell'uscita da un conflitto; le difficoltà che la stessa Europa ha incontrato preparandosi a diventare a 25 con regole che risalivano al 1957 quando contava 6 aderenti; le questioni degli scambi commerciali con l'Est, i requisiti che i prodotti europei devono garantire, i controlli e i comportamenti che l'Ue mette in campo rispetto ai prodotti di importazione, rispetto dei diritti umani, sono stati alcuni dei temi toccati dagli studenti, molto interessati anche ad approfondire la questione dell'ingresso della Turchia.

(immagini alle tv)