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IV Comm: audizioni su disservizi ferroviari (2)

26.01.2006
16:04
(ACON) Trieste, 26 gen - RC - Le audizioni sulla situazione del sistema ferroviario regionale sono proseguite con le notizie denunciate dal Comitato pendolari FVG, dal quale si è appreso che la media delle timbrature fuori orario, per chi utilizza i treni tutta la settimana, è di 4 giorni su 5; che la situazione della stazione di Lumignacco è disastrosa e nessuno si spende per dire quando sarà ristrutturata; che i monitor delle informazioni non sono grandi abbastanza per una loro lettura agevole; che i servizi per gli handicappati quasi non esistono.

Ma pure che su un Minuetto appena acquistato dalla Regione i servizi igienici non funzionano e solo grazie alla sensibilità dei capotreno, pur registrando così del ritardo, le carrozze sono fatte fermare alle stazioni munite di bagni; che anche le informazioni date agli altoparlanti dipendono dalla sensibilità del capotreno; che ripristinare le fermate intermedie permetterebbe a tutti di lasciare l'auto a casa ed evitare traffico intasato e mancanza di parcheggi nei Comuni più grandi; di abbonamenti a prezzo differente, anche di 10 euro, per tratte con uguale chilometraggio. Si tratta di piccole cose di buon senso - hanno ribadito i presenti - per le quali non dovremmo essere noi cittadini a rimetterci ore di lavoro per venire qui a denunciarle.

Vitto Claut, presidente regionale di Codacons FVG, ha asserito che l'assessore Sonego potrebbe chiudere il contratto con Trenitalia oppure farle causa e chiedere il rimborso dei danni subiti, cosa, questa, che anche gli utenti possono fare, come adire al giudice di pace.

Da parte delle organizzazioni sindacali degli autoferrotranvieri è stato chiesto un tavolo di lavoro fatto non solo di parole, ma di cose concrete. Incontriamoci - hanno detto - per decidere accordi e non per parlare a vuoto. Quanto ai problemi di informazione tempestiva, perché non creare - hanno suggerito alcuni - un servizio di SMS con cui avvisare gli abbonati. Quanto ai problemi di pulizie, invece, hanno reso noto che il primo febbraio ci sarà un cambio di appalto con una ditta subentrante che ancora non ha acquisito le maestranze dalla ditta precedente, così ci si troverà senza pulizie alle stazioni e lungo i binari.

Diverse le richieste di maggiori dettagli da parte, infine, dei consiglieri presenti, i quali hanno concordato con il presidente Fortuna Drossi sulla mancanza di rispetto da parte dei vertici di Trenitalia e di Ferrovie dello Stato non partecipando in prima persona alle audizioni.

(fine)