Presidente Tesini in visita a Comunità ebraica Trieste
(ACON) Triste, 30 gen - RC - Il 27 gennaio alla Risiera di San
Sabba per commemorare lo sterminio degli ebrei, oggi alla
Sinagoga di Trieste per un incontro con il rabbino e i
rappresentanti della locale comunità ebraica, domani
all'inaugurazione della mostra delle scuole ebraiche ancora a
Trieste. Il presidente del Consiglio regionale, Alessandro
Tesini, ha inteso portare in questo modo il sostegno
dell'Assemblea legislativa regionale alla memoria della Shoah
subita dagli ebrei del Friuli Venezia Giulia, ma anche del mondo.
Una volta di più nel segno del non dimenticare perché non
riaccada mai più.
Nutriamo per voi stima e comprensione - ha così detto Tesini al
rabbino maggiore, Umberto Piperno, al presidente della comunità
ebraica, Andrea Magnani, e al suo vicepresidente, Eugenio
Bevitori. Il ricordo della Shoah e la sua memoria sono un
patrimonio condiviso, ma in un'epoca dove il relativismo e la
banalizzazione coprono tutto, c'è il rischio di assimilarla ad
altri episodi commettendo un falso storico. Invece la Shoah è un
unicum la cui unicità non va persa di vista, e questo è il primo
aspetto che mi ha portato qui oggi.
La seconda ragione - ha detto - è un segno di concreta amicizia
al popolo di Israele. La mia presenza qui vuole essere anche un
gesto di solidarietà al processo di pace, un processo che non
deve subire rallentamenti.
Tesini si è, quindi, informato sulle varie attività della
comunità ebraica triestina anche in relazione a quelle presenti
sul resto del territorio regionale nonché in Slovenia, Croazia e
Austria. Dal presidente Magnani, che ha puntualizzato il bisogno
degli ebrei di memoria e di identità insieme, ha così appreso che
l'attività di oltre confine è fervente. Con la comunità di Fiume
ci sono forti legami culturali, rapporti molto collaborativi si
hanno anche con la Slovenia, mentre in Austria, dove i legami un
tempo erano storici, si lavora per ricostruirli. Il nostro modo
di operare riguarda anche il turismo, con un percorso che include
Slovenia e Croazia; purtroppo il nostro punto debole è
l'aeroporto di Ronchi dei Legionari.
E' nostra intenzione - ha aggiunto il rabbino Piperno -
rappresentare un modello di Mitteleuropa che altrove è sparito.
Abbiamo raccolto le fila dei singoli gruppi che vivono a Udine,
San Daniele e Gorizia; Pordenone invece guarda più a Venezia.
Desideriamo far riemergere la città di Trieste per la sua
accoglienza; qui abbiamo organizzato l'unico corso di Yiddish
d'Italia. Un mio desiderio è esportare i prodotti di Friuli DOC
"Kasher" (alimenti certificati secondo le norme alimentari
ebraiche) in Israele; da Monfalcone già parte la farina di mais.
Non è certo con ciò che mangia che l'uomo si eleva, ma lo aiuta
nel suo processo verso la pace e la tolleranza.
Organizziamo tutta l'informazione che può servire al popolo
ebraico e non solo - ha proseguito il vicepresidente Bevitori. Da
noi accogliamo spesso turisti che visitano il tempio, il museo e
il cimitero, e magari sono curiosi di assaggiare cibo "Kasher".
Anche lo sport è un veicolo di turismo giovanile che sfruttiamo e
non mancano gli scambi con le scuole.
Quanto ai numeri, Piperno ha fatto presente che si parla di 13
milioni di ebrei nel mondo, di cui 5 in Israele, 30mila in Italia
dove non sono mai stati più di 50mila, e 700 i membri della
comunità triestina.
(immagini alle tv)