III Comm: illustrato testo unificato welfare
(ACON) Trieste, 31 gen - RC - La III Commissione consiliare
affronterà l'esame della proposta di legge unificata sui servizi
socio-assistenziali con ogni probabilità la prossima settimana,
martedì 7 e mercoledì 8 febbraio, per riprenderli, se necessario,
il martedì seguente (14 febbraio). Ad affermarlo è stato il suo
presidente, Nevio Alzetta (DS), che domani formalizzerà la cosa
con gli altri componenti dell'Ufficio di presidenza.
Permangono distinzioni su temi inconciliabili - ha aggiunto
Alzetta da presidente anche del Comitato ristretto istituito
proprio per unificare il testo della maggioranza con quello
proposto dalla minoranza - ma alcuni punti di criticità sono
stati superati, come i soggetti destinatari del provvedimento, e
in tal senso come Intesa Democratica ci impegniamo a riscrivere
anche quali sono le aree di intervento. Abbiamo poi precisato che
la legge assegna un ruolo prioritario al sistema pubblico, ma
riconoscendo a quello privato la dignità indicata dalla legge 328
nazionale; al cittadino e alle famiglie compete la scelta della
fruizione dei servizi, una vota che questi sono stati giudicati
come congrui dal sistema regionale; abbiamo rimarcato la
centralità del Sistema dei servizi sociali dei Comuni
nell'erogazione di tali servizi, ma anche nella loro
programmazione e progettazione; un altro passaggio di ID
attraverso emendamenti riguarderà delle specifiche per il
volontariato.
Se stiamo pensando a come rivedere il Fondo per l'autonomia
possibile e i relativi 15 milioni di euro previsti (mantenere la
formulazione iniziale o eccepire quanto contenuto nella legge
finanziaria), le distanze tra centro-sinistra e centro-destra
rimangono sull'utilità del cosiddetto reddito di cittadinanza,
articolo uscito invariato dalla formulazione della proposta n.
151 - ha concluso Alzetta.
Spiraglio, però, in tal senso da Roberto Molinaro, capogruppo UDC
e primo firmatario della proposta della Casa delle Libertà. Siamo
ad un punto in cui mancano alcune risposte lasciate volutamente
in sospeso, il percorso sarà più o meno agevole a seconda delle
convergenze che sapremo trovare - ha detto parlando di cinque
punti da superare per rendere il testo più completo, ma spiegando
poi, quanto al reddito di cittadinanza, che bisogna assolutamente
capire cosa si intende con tale strumento. Se è un mezzo di
intervento temporaneo, ci sono quattro cose da chiarire per
Molinaro: la temporaneità dell'intervento; i paletti da porre
quanto ai destinatari; garantire la sua sostenibilità nel tempo e
non solo per il 2006 e 2007; cambiargli nome così da fugare ogni
equivoco.
Quanto ai cinque ostacoli, il consigliere li ha così riassunti:
la facoltà, da parte della famiglia, di scegliere tra i soggetti
accreditati sembra prevista, in realtà non trova coniugazione nel
provvedimento; il ruolo delle Province va potenziato perché ora è
marginale; deve essere meglio esplicitato che non ci sia alcuna
de-responsabilizzazione dei Comuni quanto a risorse messe a loro
disposizione; la vigilanza non sia divisa per ambiti, ma sia
uguale su tutto il territorio; una valutazione maggiore va posta
sulla disabilità. In aggiunta, si dovrebbe studiare l'inserimento
della figura dell'amministratore di sostegno prevista dal codice
civile e si dovrebbe evitare di dover fare riferimento a leggi
settoriali di spesa, ma ad un unico fondo.
(immagini alle tv)