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III Comm: illustrato testo unificato welfare

31.01.2006
14:20
(ACON) Trieste, 31 gen - RC - La III Commissione consiliare affronterà l'esame della proposta di legge unificata sui servizi socio-assistenziali con ogni probabilità la prossima settimana, martedì 7 e mercoledì 8 febbraio, per riprenderli, se necessario, il martedì seguente (14 febbraio). Ad affermarlo è stato il suo presidente, Nevio Alzetta (DS), che domani formalizzerà la cosa con gli altri componenti dell'Ufficio di presidenza.

Permangono distinzioni su temi inconciliabili - ha aggiunto Alzetta da presidente anche del Comitato ristretto istituito proprio per unificare il testo della maggioranza con quello proposto dalla minoranza - ma alcuni punti di criticità sono stati superati, come i soggetti destinatari del provvedimento, e in tal senso come Intesa Democratica ci impegniamo a riscrivere anche quali sono le aree di intervento. Abbiamo poi precisato che la legge assegna un ruolo prioritario al sistema pubblico, ma riconoscendo a quello privato la dignità indicata dalla legge 328 nazionale; al cittadino e alle famiglie compete la scelta della fruizione dei servizi, una vota che questi sono stati giudicati come congrui dal sistema regionale; abbiamo rimarcato la centralità del Sistema dei servizi sociali dei Comuni nell'erogazione di tali servizi, ma anche nella loro programmazione e progettazione; un altro passaggio di ID attraverso emendamenti riguarderà delle specifiche per il volontariato.

Se stiamo pensando a come rivedere il Fondo per l'autonomia possibile e i relativi 15 milioni di euro previsti (mantenere la formulazione iniziale o eccepire quanto contenuto nella legge finanziaria), le distanze tra centro-sinistra e centro-destra rimangono sull'utilità del cosiddetto reddito di cittadinanza, articolo uscito invariato dalla formulazione della proposta n. 151 - ha concluso Alzetta.

Spiraglio, però, in tal senso da Roberto Molinaro, capogruppo UDC e primo firmatario della proposta della Casa delle Libertà. Siamo ad un punto in cui mancano alcune risposte lasciate volutamente in sospeso, il percorso sarà più o meno agevole a seconda delle convergenze che sapremo trovare - ha detto parlando di cinque punti da superare per rendere il testo più completo, ma spiegando poi, quanto al reddito di cittadinanza, che bisogna assolutamente capire cosa si intende con tale strumento. Se è un mezzo di intervento temporaneo, ci sono quattro cose da chiarire per Molinaro: la temporaneità dell'intervento; i paletti da porre quanto ai destinatari; garantire la sua sostenibilità nel tempo e non solo per il 2006 e 2007; cambiargli nome così da fugare ogni equivoco.

Quanto ai cinque ostacoli, il consigliere li ha così riassunti: la facoltà, da parte della famiglia, di scegliere tra i soggetti accreditati sembra prevista, in realtà non trova coniugazione nel provvedimento; il ruolo delle Province va potenziato perché ora è marginale; deve essere meglio esplicitato che non ci sia alcuna de-responsabilizzazione dei Comuni quanto a risorse messe a loro disposizione; la vigilanza non sia divisa per ambiti, ma sia uguale su tutto il territorio; una valutazione maggiore va posta sulla disabilità. In aggiunta, si dovrebbe studiare l'inserimento della figura dell'amministratore di sostegno prevista dal codice civile e si dovrebbe evitare di dover fare riferimento a leggi settoriali di spesa, ma ad un unico fondo.

(immagini alle tv)