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CR: delibera referendum, discussione generale (5)

01.02.2006
14:28
(ACON) Trieste, 01 feb - MPB - Roberto Molinaro (UDC), aprendo la discussione generale, ha affermato che "l'adempimento odierno è inutile posto che il referendum confermativo si farà, ma come gruppo politico siamo a favore di questa delibera perché sempre abbiamo sostenuto che le modifiche costituzionali devono essere sottoposte ai cittadini; questa inoltre è una occasione politicamente utile per tentare di andare oltre il semplice sì o no, proprio perché la modifica costituzionale incide nell'assetto del Paese. Questa modifica costituzionale ha un contenuto perfettibile, per il Friuli Venezia Giulia porta qualcosa di meglio, ma molto meno di quello che ci saremmo aspettati. C'è l'esigenza politica che per questo provvedimento il dibattito sia sulle regole perché - ha concluso - le regole sono per tutti".

Per Igor Canciani (PRC), che ha parlato in lingua slovena, è importante che tutte le Regioni possano esprimere la propria opinione perché la costituzione è fondamentale per i cittadini: il Friuli Venezia Giulia è particolarmente interessato dal contenuto della riforma ed è giusto che la questione sia discussa proprio in considerazione che anche qui è in corso la raccolta delle firme.

In sloveno si è espresso anche Mirko Spacapan (Margh) sottolineando che la Costituzione non possa essere modificata se non da una maggioranza pari ai due terzi o con un referendum: si può essere d'accordo con il federalismo, che la Regione abbia più poteri, che il potere del premier sia maggiore o meno, ma è giusto che la popolazione possa esprimere la propria opinione.

Tamara Blasina (DS), parlando anche lei in sloveno, ha evidenziato che i cambiamenti di statuto sono atti importanti ed in merito è giusto che esprimano la propria opinione quanti sono coinvolti: queste modifiche non riguardano solo l'inquadramento dello Stato ma diverse competenze che toccano da vicino anche i singoli cittadini: per questo è giusto che anche la Regione Friuli Venezia Giulia, sebbene non ce ne sia bisogno, si unisca a quanti hanno chiesto il referendum.

Sì al referendum anche Mauro Travanut (DS), in quanto contrario ad una riforma costituzionale che si baserebbe su due punti contraddittori: da una parte porterebbe ad un centralismo concentrato sul Capo di Governo, che avrebbe poteri smisurati, dall'altra sarebbe ispirata ad un secessionismo che è contrario alla coesione del Paese. Siamo convinti - ha aggiunto - si debba accogliere questa delibera per dare alla gente la possibilità di esprimersi, ma anche che certe riforme non possono essere fatte a due passi da elezioni nazionali.

Esprimendosi in sloveno, Bruna Zorzini (PDCI) ha parlato della Costituzione italiana come del migliore simbolo di democrazia che il nostro Paese potesse avere dopo un periodo bellico di nazi-fascismo. La riforma - ha sostenuto - è un'iniziativa di propaganda di Silvio Berlusconi messa nelle mani dei leghisti perché ci sia separazione; se l'Unione europea unisce, Berlusconi divide. Questa azione ci allontanerà dagli altri Stati membri della Comunità europea, non ci avvicinerà a loro. Questa Costituzione è appropriata così com'è.

I lavori riprenderanno alle 14.30 con le repliche dei relatori Martini e Pedicini.

(segue)