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Citt: Bassa Poropat, soddisfazione per legge SISSAR

02.02.2006
17:23
(ACON) Trieste, 2 feb - COM/RC - La consigliera Maria Teresa Bassa Poropat (Citt) interviene, con la seguente nota, in merito alla legge approvata in Aula questa mattina sulla riforma dei servizi a favore delle imprese agricole (SISSAR):

"Si tratta di un nuovo approccio verso l'utilizzo di innovazioni tecnologiche, organizzative e colturali per raggiungere i nuovi traguardi di competitività del sistema. La legge individua i fabbisogni di conoscenza e innovazione nella selezione degli obiettivi, nell'organizzazione degli interventi, nella definizione delle procedure di attuazione, nella diffusione dei risultati attraverso lo strumento fondamentale della concertazione.

La programmazione diventa il momento cruciale per arrivare alle procedure attuative di un Sistema integrato, il SISSAR, strumento unico regionale di programmazione in campo agricolo e rurale. E' da molti anni che la nostra Regione attendeva una riforma diventata improcrastinabile nel settore primario dell'economia, visto l'innalzamento del livello di competitività sia sul mercato interno sia su quello internazionale.

Reputo che questo provvedimento darà impulso al mondo delle imprese agricole e agroalimentari, al fine di creare delle sinergie utili a presentarsi compatti sul mercato. In più, la legge prevede la divulgazione dello sviluppo delle conoscenze nell'ambito della ricerca applicata che gioverà a tutto il territorio regionale. Penso, in particolar modo, alla Provincia di Trieste che annovera produzioni di alta qualità nel settore dell'olivocoltura, dell'apicoltura, del lattiero caseario e vitivinicolo, tutti settori, questi, di qualità e di pregio.

L'importante sarà mettere in rete le diverse esperienze per giungere a progetti mirati, condivisi sia dai produttori sia dai centri di ricerca, basti pensare all'Università e all'Area Science Park, cercando le utili alleanze con la vicina Repubblica di Slovenia, per creare un'area dell'eccellenza agricola e rurale a cavallo del vecchio confine, proiettato ormai verso l'istituzione dell'Euroregione, di cui il settore agricolo dovrà rivestire un elemento di punta nel settore economico e sociale".