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Citt:presentato ddl in materia di cinema e audiovisivi (1)

08.02.2006
16:51
(ACON) Trieste, 08 feb - COM/MPB - E' stato presentato oggi, nel corso di un'affollata conferenza stampa, il progetto di legge di Intesa Democratica, primo firmatario Piero Colussi (Citt.), in materia di cinema e audiovisivi. Un mondo, quello della cultura cinematografica, in continua evoluzione, che impone di rivedere l'attuale legislazione ampliandone e adeguandone i contenuti alla nuova realtà che si è venuta via via strutturando.

E così, Intesa Democratica, rifacendosi al modello già previsto a livello nazionale, ha voluto proporre all'attenzione del Consiglio Regionale un testo di legge specifico per la promozione e la tutela del patrimonio e della cultura cinematografica e per lo sviluppo delle produzioni audiovisive nel Friuli Venezia Giulia. Una necessità avvalorata dal fatto che, anche nel recente Decreto Legislativo n. 28 del 22 gennaio 2004 "Riforma della disciplina in materia di attività cinematografiche", lo Stato mantiene tutte le funzioni riguardo a tale materia - sostegno alle imprese di produzione, distribuzione ed esercizio e promozione delle attività cinematografiche - trasferendo alle Regioni solo le competenze relative alle autorizzazioni per l'apertura delle sale cinematografiche. Per questi motivi, si è avviato, per la prima volta nel nostro Paese, un processo ed un dibattito che sta portando diverse Regioni (Sardegna, Liguria, Lazio in primis) a promulgare specifiche leggi relative alle attività cinematografiche ed audiovisive.

E' questo, senz'altro, un dato politico nuovo che testimonia l'accresciuto interesse delle istituzioni regionali per il mondo della cultura cinematografica e per le imprese che operano nei diversi segmenti di questa realtà (esercizio, produzione, servizi culturali, conservazione, ecc.), rivolto a integrare quanto già viene fatto, in modo oggi insufficiente, dallo Stato.

"Il Friuli Venezia Giulia ha raggiunto un grado di eccellenza nella cultura cinematografica - ha spiegato Piero Colussi nel corso della conferenza stampa aperta dal collega Nevio Alzetta - la nostra è una realtà capace di promuovere un notevole cartellone di manifestazioni - festival, rassegne, concorsi, premi, convegni di studio - che fanno del Friuli Venezia Giulia un vero e proprio polo cinematografico apprezzato e riconosciuto a livello internazionale. Una realtà che ha espresso una originale sensibilità nei confronti della tutela e conservazione del patrimonio culturale cinematografico ed audiovisivo promuovendo manifestazioni, convegni di studio, corsi universitari specialistici. Realizzando al contempo attività cinetecarie, sia in ambito pubblico che privato e, avviando esperienze innovative come le mediateche/videoteche di pubblico servizio. Allo stesso modo va ricordato l'impegno delle Università di Udine e Trieste nell'attivare corsi di studio legati al mondo dell'immagine e della comunicazione visiva e la felice intuizione di avviare, fra le prime in Italia, una strategia di marketing territoriale attraverso l'attività della Friuli Venezia Giulia Film Commission. Da ultimo, non va trascurata l'importanza - sociale, culturale ed economica - dell'offerta cinematografica di qualità nelle sale cinematografiche in un momento di particolare difficoltà di questo settore. Difficoltà legate in parte alla proliferazione nel territorio dei nuovi complessi multiplex che hanno messo in crisi molte sale cinematografiche attive soprattutto nei centri storici e nelle cittadine della provincia, in parte connesse alle nuove modalità di fruizione dei film introdotte con l'arrivo delle tecnologie digitali (dvd, internet, ecc.). Stiamo parlando di un circuito regionale di sale d'essai che oggi dispone di una quindicina di schermi sugli 87 complessivi, e che ogni anno totalizza circa 350 mila spettatori su un totale di 2.333.508 presenze dell'intera regione (dati Cinetel 2004)".

(segue)