Citt:presentato ddl in materia di cinema e audiovisivi (1)
(ACON) Trieste, 08 feb - COM/MPB - E' stato presentato oggi,
nel corso di un'affollata conferenza stampa, il progetto di legge
di Intesa Democratica, primo firmatario Piero Colussi (Citt.), in
materia di cinema e audiovisivi. Un mondo, quello della cultura
cinematografica, in continua evoluzione, che impone di rivedere
l'attuale legislazione ampliandone e adeguandone i contenuti alla
nuova realtà che si è venuta via via strutturando.
E così, Intesa Democratica, rifacendosi al modello già previsto a
livello nazionale, ha voluto proporre all'attenzione del
Consiglio Regionale un testo di legge specifico per la promozione
e la tutela del patrimonio e della cultura cinematografica e per
lo sviluppo delle produzioni audiovisive nel Friuli Venezia
Giulia. Una necessità avvalorata dal fatto che, anche nel recente
Decreto Legislativo n. 28 del 22 gennaio 2004 "Riforma della
disciplina in materia di attività cinematografiche", lo Stato
mantiene tutte le funzioni riguardo a tale materia - sostegno
alle imprese di produzione, distribuzione ed esercizio e
promozione delle attività cinematografiche - trasferendo alle
Regioni solo le competenze relative alle autorizzazioni per
l'apertura delle sale cinematografiche.
Per questi motivi, si è avviato, per la prima volta nel nostro
Paese, un processo ed un dibattito che sta portando diverse
Regioni (Sardegna, Liguria, Lazio in primis) a promulgare
specifiche leggi relative alle attività cinematografiche ed
audiovisive.
E' questo, senz'altro, un dato politico nuovo che testimonia
l'accresciuto interesse delle istituzioni regionali per il mondo
della cultura cinematografica e per le imprese che operano nei
diversi segmenti di questa realtà (esercizio, produzione, servizi
culturali, conservazione, ecc.), rivolto a integrare quanto già
viene fatto, in modo oggi insufficiente, dallo Stato.
"Il Friuli Venezia Giulia ha raggiunto un grado di eccellenza
nella cultura cinematografica - ha spiegato Piero Colussi nel
corso della conferenza stampa aperta dal collega Nevio Alzetta -
la nostra è una realtà capace di promuovere un notevole
cartellone di manifestazioni - festival, rassegne, concorsi,
premi, convegni di studio - che fanno del Friuli Venezia Giulia
un vero e proprio polo cinematografico apprezzato e riconosciuto
a livello internazionale. Una realtà che ha espresso una
originale sensibilità nei confronti della tutela e conservazione
del patrimonio culturale cinematografico ed audiovisivo
promuovendo manifestazioni, convegni di studio, corsi
universitari specialistici. Realizzando al contempo attività
cinetecarie, sia in ambito pubblico che privato e, avviando
esperienze innovative come le mediateche/videoteche di pubblico
servizio. Allo stesso modo va ricordato l'impegno delle
Università di Udine e Trieste nell'attivare corsi di studio
legati al mondo dell'immagine e della comunicazione visiva e la
felice intuizione di avviare, fra le prime in Italia, una
strategia di marketing territoriale attraverso l'attività della
Friuli Venezia Giulia Film Commission. Da ultimo, non va
trascurata l'importanza - sociale, culturale ed economica -
dell'offerta cinematografica di qualità nelle sale
cinematografiche in un momento di particolare difficoltà di
questo settore. Difficoltà legate in parte alla proliferazione
nel territorio dei nuovi complessi multiplex che hanno messo in
crisi molte sale cinematografiche attive soprattutto nei centri
storici e nelle cittadine della provincia, in parte connesse alle
nuove modalità di fruizione dei film introdotte con l'arrivo
delle tecnologie digitali (dvd, internet, ecc.). Stiamo parlando
di un circuito regionale di sale d'essai che oggi dispone di una
quindicina di schermi sugli 87 complessivi, e che ogni anno
totalizza circa 350 mila spettatori su un totale di 2.333.508
presenze dell'intera regione (dati Cinetel 2004)".
(segue)