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Citt: presentato ddl in materia di cinema e audiovisivi (2)

08.02.2006
16:55
(ACON) Trieste, 08 feb - COM/MPB - Il progetto di legge presentato è il frutto di un lavoro di analisi dell'offerta culturale nel settore della produzione e della diffusione della Settima arte nel Friuli Venezia Giulia che ha visto coinvolti gli operatori e gli esperti del mondo cinematografico regionale che nel corso della conferenza stampa hanno affollato la Sala Verde del Consiglio.

La Commissione - composta da sedici esperti rappresentanti le diverse realtà istituzionali e territoriali della regione - ha operato nell'arco di nove mesi concludendo i propri lavori l'8 aprile del 2005 con la presentazione di un documento, approvato all'unanimità, in cui vengono individuate le "Linee guida per una proposta di legge a sostegno dell'attività e della cultura cinematografica ed audiovisiva del Friuli Venezia Giulia".

Il documento, dopo una puntuale ricostruzione storica delle vicende culturali legate all'attività cinematografica, un'attenta ricognizione sullo stato attuale delle cose e l'individuazione delle possibili linee di sviluppo futuro nel settore dell'audiovisivo, propone un originale modello d'intervento che, in estrema sintesi, individua quattro ambiti tematici omogenei su cui focalizzare l'attenzione del legislatore: La valorizzazione e promozione del cinema di qualità: festival, rassegne, circuito del buon cinema; Film e audiovisivo: bene culturale da conservare, tutelare e valorizzare; Didattica del linguaggio audiovisivo e della cultura cinematografica; Produzione audiovisiva e formazione professionale.

Il progetto di legge che viene proposto all'attenzione del Consiglio ricalca in maniera sufficientemente fedele quanto emerso dal lavoro della "Commissione Regionale per il cinema del Friuli Venezia Giulia".

A rappresentare Intesa democratica, anche i consiglieri Bruna Zorzini, Cristiano Degano e Maria Teresa Bassa Poropat. Quest'ultima si è soffermata "sulla necessità - e questa legge crea le opportunità - di giungere alla creazione di un distretto culturale che leghi insieme la provincia e il comune capoluogo: un progetto innovativo per arrivare ad un vero e proprio polo culturale che ruoti attorno al cinema. Cinema visto come proposta culturale, ma anche come nuove opportunità di lavoro nel campo della produzione e degli audiovisivi, ma anche l'occasione per sviluppare progetti culturali transfrontalieri". Riguardo alla "Casa del Cinema" di via Cantù, come è chiamata nella legge, la Poropat vede la sede di Via Cantù come un punto di partenza, un ottima base per un progetto che deve crescere e svilupparsi e che deve quindi trovare un luogo più ampio.

(fine)