Citt: presentato ddl in materia di cinema e audiovisivi (2)
(ACON) Trieste, 08 feb - COM/MPB - Il progetto di legge
presentato è il frutto di un lavoro di analisi dell'offerta
culturale nel settore della produzione e della diffusione della
Settima arte nel Friuli Venezia Giulia che ha visto coinvolti gli
operatori e gli esperti del mondo cinematografico regionale che
nel corso della conferenza stampa hanno affollato la Sala Verde
del Consiglio.
La Commissione - composta da sedici esperti rappresentanti le
diverse realtà istituzionali e territoriali della regione - ha
operato nell'arco di nove mesi concludendo i propri lavori l'8
aprile del 2005 con la presentazione di un documento, approvato
all'unanimità, in cui vengono individuate le "Linee guida per una
proposta di legge a sostegno dell'attività e della cultura
cinematografica ed audiovisiva del Friuli Venezia Giulia".
Il documento, dopo una puntuale ricostruzione storica delle
vicende culturali legate all'attività cinematografica, un'attenta
ricognizione sullo stato attuale delle cose e l'individuazione
delle possibili linee di sviluppo futuro nel settore
dell'audiovisivo, propone un originale modello d'intervento che,
in estrema sintesi, individua quattro ambiti tematici omogenei su
cui focalizzare l'attenzione del legislatore: La valorizzazione e
promozione del cinema di qualità: festival, rassegne, circuito
del buon cinema; Film e audiovisivo: bene culturale da
conservare, tutelare e valorizzare; Didattica del linguaggio
audiovisivo e della cultura cinematografica; Produzione
audiovisiva e formazione professionale.
Il progetto di legge che viene proposto all'attenzione del
Consiglio ricalca in maniera sufficientemente fedele quanto
emerso dal lavoro della "Commissione Regionale per il cinema del
Friuli Venezia Giulia".
A rappresentare Intesa democratica, anche i consiglieri Bruna
Zorzini, Cristiano Degano e Maria Teresa Bassa Poropat.
Quest'ultima si è soffermata "sulla necessità - e questa legge
crea le opportunità - di giungere alla creazione di un distretto
culturale che leghi insieme la provincia e il comune capoluogo:
un progetto innovativo per arrivare ad un vero e proprio polo
culturale che ruoti attorno al cinema. Cinema visto come proposta
culturale, ma anche come nuove opportunità di lavoro nel campo
della produzione e degli audiovisivi, ma anche l'occasione per
sviluppare progetti culturali transfrontalieri". Riguardo alla
"Casa del Cinema" di via Cantù, come è chiamata nella legge, la
Poropat vede la sede di Via Cantù come un punto di partenza, un
ottima base per un progetto che deve crescere e svilupparsi e che
deve quindi trovare un luogo più ampio.
(fine)