Tesini con G. Losasso, presidente Associazione "Smileagain"
(ACON) Udine, 13 feb - MPB - Ci sarà sicuramente continuità
nell'attenzione che la Regione, fin dal 2001, ha dimostrato per
l'impegno dell'Associazione "Smileagain" nei confronti delle
donne di Pakistan e Bangladesh vittime di aggressioni con acidi
lanciati su viso e corpo. Ed anzi, cercheremo di accrescerla e
migliorarla.
E' quanto affermato dal presidente del Consiglio regionale
Alessandro Tesini che ha incontrato a Udine il presidente
dell'Associazione, Giuseppe Losasso, medico chirurgo
dell'Ospedale S. Maria della Misericordia, appena rientrato dal
Pakistan, ultimo di sette viaggi che in questi anni gli hanno
consentito, assieme ai suoi collaboratori, di effettuare in quel
Paese interventi di chirurgia plastica su 32 donne vittime di
questo gesto punitivo da parte dell'uomo.
Inoltre, è stata svolta sul posto un'importante opera di
informazione e sensibilizzazione, è stata incoraggiata la nascita
di un'associazione gemella pakistana ed è stato avviato, come
associazione, un accordo con il ministero della Sanità pakistano
per la formazione che ha come primo passo un progetto di master,
che durerà sei mesi, per 4 infermiere da formare qui, mentre a
breve arriverà all'ospedale di Udine, per un periodo di
formazione, anche un medico pakistano che già segue l'equipe di
Smileagain, di cui fan parte 6 medici che si alternano negli
interventi.
Un segno, secondo Losasso, importantissimo per far capire in
Pakistan quanto l'associazione stia facendo e per aiutare le
vittime ad affrontare le conseguenze: l'obiettivo di Smileagain
non è solo quello di curare, ma anche di aiutare al reinserimento
intervenendo sul piano estetico e su quello psicologico. Questa
pratica - considerata reato sanzionabile con una ammenda -
colpisce in genere giovani colpevoli di essersi sottratte a un
corteggiamento o a un matrimonio, o di portare una dote
insufficiente e, oltre a sfigurarle, spesso conduce le vittime
alla cecità totale, e privandole della bellezza, che è il
requisito che dà loro un valore sociale, le rende persone
totalmente negate e senza alcun futuro.
L'interesse del presidente del Consiglio si è concentrato non
solo sui risultati dell'esperienza che Smileagain ha avviato
grazie, appunto, a Regione e Ospedale di Udine, operando nel
nosocomio udinese nel 2001 le prime 2 ragazze pakistane e che poi
ha proseguito in loco, ma anche sulle esigenze che l'associazione
ha rispetto a un fenomeno di enormi dimensioni (500 casi ogni
anno secondo dati ufficiali, ma la realtà è molto più grave e si
intreccia con la condizione sociale della donna nella società
pakistana) con pesanti implicazioni sociali e psicologiche.
Di grande significato, in questa prospettiva, la presidenza
dell'associazione gemella a una donna: Massarat Misbhat,
imprenditrice pakistana, che possiede diversi centri estetici,
messi a disposizione dell'associazione per visitare le donne
sfigurate dagli acidi e valutare il tipo di intervento da
adottare.
Massarat Misbhat sarà in Friuli Venezia Giulia, ospite di
Smileagain, l'8 marzo prossimo, in occasione della Giornata della
Donna e il presidente del Consiglio ha manifestato la volontà di
incontrarla in quella circostanza per approfondire la situazione
e valutare le possibilità di intervenire in maniera più incisiva.
Sarà un modo - ha affermato Tesini - per celebrare questa
giornata, intesa prevalentemente come una festa, senza perdere di
vista le emergenze che ancora ci sono in molti Paesi, come
appunto in Pakistan dove la femminilità è così brutalmente
calpestata.
Tesini ha inoltre sottolineato l'importanza di intervenire nella
formazione anche attraverso la legge, da lui a suo tempo
fortemente voluta, sulla cooperazione internazionale con i Paesi
in via di sviluppo.
(foto in e-mail; immagini alle tv)