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Tesini con G. Losasso, presidente Associazione "Smileagain"

13.02.2006
15:25
(ACON) Udine, 13 feb - MPB - Ci sarà sicuramente continuità nell'attenzione che la Regione, fin dal 2001, ha dimostrato per l'impegno dell'Associazione "Smileagain" nei confronti delle donne di Pakistan e Bangladesh vittime di aggressioni con acidi lanciati su viso e corpo. Ed anzi, cercheremo di accrescerla e migliorarla.

E' quanto affermato dal presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini che ha incontrato a Udine il presidente dell'Associazione, Giuseppe Losasso, medico chirurgo dell'Ospedale S. Maria della Misericordia, appena rientrato dal Pakistan, ultimo di sette viaggi che in questi anni gli hanno consentito, assieme ai suoi collaboratori, di effettuare in quel Paese interventi di chirurgia plastica su 32 donne vittime di questo gesto punitivo da parte dell'uomo.

Inoltre, è stata svolta sul posto un'importante opera di informazione e sensibilizzazione, è stata incoraggiata la nascita di un'associazione gemella pakistana ed è stato avviato, come associazione, un accordo con il ministero della Sanità pakistano per la formazione che ha come primo passo un progetto di master, che durerà sei mesi, per 4 infermiere da formare qui, mentre a breve arriverà all'ospedale di Udine, per un periodo di formazione, anche un medico pakistano che già segue l'equipe di Smileagain, di cui fan parte 6 medici che si alternano negli interventi.

Un segno, secondo Losasso, importantissimo per far capire in Pakistan quanto l'associazione stia facendo e per aiutare le vittime ad affrontare le conseguenze: l'obiettivo di Smileagain non è solo quello di curare, ma anche di aiutare al reinserimento intervenendo sul piano estetico e su quello psicologico. Questa pratica - considerata reato sanzionabile con una ammenda - colpisce in genere giovani colpevoli di essersi sottratte a un corteggiamento o a un matrimonio, o di portare una dote insufficiente e, oltre a sfigurarle, spesso conduce le vittime alla cecità totale, e privandole della bellezza, che è il requisito che dà loro un valore sociale, le rende persone totalmente negate e senza alcun futuro.

L'interesse del presidente del Consiglio si è concentrato non solo sui risultati dell'esperienza che Smileagain ha avviato grazie, appunto, a Regione e Ospedale di Udine, operando nel nosocomio udinese nel 2001 le prime 2 ragazze pakistane e che poi ha proseguito in loco, ma anche sulle esigenze che l'associazione ha rispetto a un fenomeno di enormi dimensioni (500 casi ogni anno secondo dati ufficiali, ma la realtà è molto più grave e si intreccia con la condizione sociale della donna nella società pakistana) con pesanti implicazioni sociali e psicologiche.

Di grande significato, in questa prospettiva, la presidenza dell'associazione gemella a una donna: Massarat Misbhat, imprenditrice pakistana, che possiede diversi centri estetici, messi a disposizione dell'associazione per visitare le donne sfigurate dagli acidi e valutare il tipo di intervento da adottare.

Massarat Misbhat sarà in Friuli Venezia Giulia, ospite di Smileagain, l'8 marzo prossimo, in occasione della Giornata della Donna e il presidente del Consiglio ha manifestato la volontà di incontrarla in quella circostanza per approfondire la situazione e valutare le possibilità di intervenire in maniera più incisiva. Sarà un modo - ha affermato Tesini - per celebrare questa giornata, intesa prevalentemente come una festa, senza perdere di vista le emergenze che ancora ci sono in molti Paesi, come appunto in Pakistan dove la femminilità è così brutalmente calpestata.

Tesini ha inoltre sottolineato l'importanza di intervenire nella formazione anche attraverso la legge, da lui a suo tempo fortemente voluta, sulla cooperazione internazionale con i Paesi in via di sviluppo.

(foto in e-mail; immagini alle tv)