Giornata della donna: incontro con Masarrat Misbah
(ACON) Trieste, 08 mar - MPB - La Giornata della donna è stata
ricordata in Consiglio regionale con un incontro con
l'imprenditrice pakistana Masarrat Misbah, presidente di Depilex
Smileagain Foundation, associazione no-profit italo-pakistana
collegata all'Associazione Onlus Smileagain impegnata da anni nei
confronti delle donne che, soprattutto in Bangladesh, Pakistan,
Nepal e India, ogni anno vengono sfigurate con acidi lanciati su
viso e corpo.
E' questa una violenza crudele e terribile praticata come
punizione per la rottura di un fidanzamento, la ribellione a una
prepotenza, la disobbedienza a una costrizione e diffusa da
qualche decennio: tocca ogni anno centinaia e centinaia di
giovani donne rubando loro la bellezza, spesso unico patrimonio,
togliendo la speranza, privando frequentemente le vittime - come
conseguenza delle ustioni - anche della vista.
Il rapporto con il Pakistan in questo terribile campo di
sofferenza risale al 2003 quando la fondatrice e presidente di
Onlus Smileagain, Clarice Felli, ha siglato un accordo con una
società che gestisce una catena di saloni di bellezza diffusa e
conosciuta in tutto il Paese (con sedi anche a Dubai e a Londra)
e di cui appunto è presidente Masarrat Misbah che ha deciso di
mettere questi centri a disposizione delle tante donne
"acidificate", trasformandoli in veri e propri ambulatori con lo
scopo di offrire loro assistenza medica e psicologica.
L'appuntamento in Consiglio regionale con Masarrat Misbah, oltre
a esprimere ammirazione per una donna che a livello
internazionale si è distinta per l'impegno sociale, è stata anche
l'occasione sia per approfondire il lavoro di Smileagain, che in
Friuli Venezia Giulia è presente con una organizzazione locale
presieduta dal dottor Giuseppe Losasso, chirurgo plastico
all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, da tempo
impegnato con una équipe di sei medici in una concreta azione di
aiuto alle donne pakistane, sia per confermare la volontà di dare
continuità all'attenzione dimostrata fin dal 2001 nei confronti
di questa associazione.
Lo scopo dell'associazione no-profit italo-pakistana è quello non
solo di aiutare le vittime ustionate da acido e kerosene
garantendo loro adeguate cure mediche, interventi di chirurgia
plastica ricostruttiva, sostegno psicologico e aiuto al
reinserimento sociale, ma anche di sensibilizzare l'opinione
pubblica pakistana e di sollecitare il governo a rafforzare il
sistema legislativo affinché le giovani donne delle future
generazioni non subiscano alcuna forma di violenza.
Significativo in questo senso il lavoro di Smileagain Friuli
Venezia Giulia, che nel 2001 ha potuto operare nel nosocomio
udinese le prime due ragazze pakistane, proseguendo poi il lavoro
in Pakistan dove sono stati effettuati interventi su 32 donne.
Nell'ambito della collaborazione, oltre a un proficuo rapporto
con i medici del Fatima Memorial Hospital di Lahore, è stato
avviato un accordo con il ministero della Sanità pakistano per la
formazione - qui - di personale e che, come primo passo, prevede
un master della durata di sei mesi per preparare 4 infermiere,
mentre a breve arriverà all'ospedale di Udine anche un medico
pakistano che già segue l'equipe di Smileagain negli interventi,
e che svolgerà un percorso formativo ad hoc.