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Giornata della donna: incontro con Masarrat Misbah

08.03.2006
16:08
(ACON) Trieste, 08 mar - MPB - La Giornata della donna è stata ricordata in Consiglio regionale con un incontro con l'imprenditrice pakistana Masarrat Misbah, presidente di Depilex Smileagain Foundation, associazione no-profit italo-pakistana collegata all'Associazione Onlus Smileagain impegnata da anni nei confronti delle donne che, soprattutto in Bangladesh, Pakistan, Nepal e India, ogni anno vengono sfigurate con acidi lanciati su viso e corpo.

E' questa una violenza crudele e terribile praticata come punizione per la rottura di un fidanzamento, la ribellione a una prepotenza, la disobbedienza a una costrizione e diffusa da qualche decennio: tocca ogni anno centinaia e centinaia di giovani donne rubando loro la bellezza, spesso unico patrimonio, togliendo la speranza, privando frequentemente le vittime - come conseguenza delle ustioni - anche della vista.

Il rapporto con il Pakistan in questo terribile campo di sofferenza risale al 2003 quando la fondatrice e presidente di Onlus Smileagain, Clarice Felli, ha siglato un accordo con una società che gestisce una catena di saloni di bellezza diffusa e conosciuta in tutto il Paese (con sedi anche a Dubai e a Londra) e di cui appunto è presidente Masarrat Misbah che ha deciso di mettere questi centri a disposizione delle tante donne "acidificate", trasformandoli in veri e propri ambulatori con lo scopo di offrire loro assistenza medica e psicologica.

L'appuntamento in Consiglio regionale con Masarrat Misbah, oltre a esprimere ammirazione per una donna che a livello internazionale si è distinta per l'impegno sociale, è stata anche l'occasione sia per approfondire il lavoro di Smileagain, che in Friuli Venezia Giulia è presente con una organizzazione locale presieduta dal dottor Giuseppe Losasso, chirurgo plastico all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, da tempo impegnato con una équipe di sei medici in una concreta azione di aiuto alle donne pakistane, sia per confermare la volontà di dare continuità all'attenzione dimostrata fin dal 2001 nei confronti di questa associazione. Lo scopo dell'associazione no-profit italo-pakistana è quello non solo di aiutare le vittime ustionate da acido e kerosene garantendo loro adeguate cure mediche, interventi di chirurgia plastica ricostruttiva, sostegno psicologico e aiuto al reinserimento sociale, ma anche di sensibilizzare l'opinione pubblica pakistana e di sollecitare il governo a rafforzare il sistema legislativo affinché le giovani donne delle future generazioni non subiscano alcuna forma di violenza.

Significativo in questo senso il lavoro di Smileagain Friuli Venezia Giulia, che nel 2001 ha potuto operare nel nosocomio udinese le prime due ragazze pakistane, proseguendo poi il lavoro in Pakistan dove sono stati effettuati interventi su 32 donne. Nell'ambito della collaborazione, oltre a un proficuo rapporto con i medici del Fatima Memorial Hospital di Lahore, è stato avviato un accordo con il ministero della Sanità pakistano per la formazione - qui - di personale e che, come primo passo, prevede un master della durata di sei mesi per preparare 4 infermiere, mentre a breve arriverà all'ospedale di Udine anche un medico pakistano che già segue l'equipe di Smileagain negli interventi, e che svolgerà un percorso formativo ad hoc.