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VI Comm: illustrazione e audizioni leggi per Aquileia (1)

16.03.2006
12:22
(ACON) Trieste, 16 mar - MPB - Illustrate in VI Commissione consiliare tre proposte di legge inerenti il parco archeologico e il comprensorio storico di Aquileia.

La prima proposta - la numero 137, intitolata "Istituzione della fondazione per la valorizzazione archeologica monumentale e urbana di Aquileia" - punta alla valorizzazione del complesso urbano della città romana nella prospettiva del compatibile sviluppo archeologico, economico e sociale del territorio interessato, fissando le condizioni generali alle quali la Regione si dovrà attenere nel costituire e sostenere, d'intesa con altri soggetti, un'apposita fondazione.

Sarà infatti questo, nelle intenzioni dei proponenti, l'organismo - di natura privatistica - di gestione degli strumenti di valorizzazione del patrimonio culturale ed economico e di concertazione comune per raggiungere gli obiettivi di uno sviluppo integrato e della più ampia valorizzazione di Aquileia.

La proposta indica anche gli indirizzi per la costituzione degli organi interni della fondazione.

La proposta n°166 - "Istituzione del parco archeologico e paesaggistico regionale di Aquileia" - in considerazione della storia romana, paleocristiana, patriarcale della città passata poi sotto il dominio di Venezia e successivamente dell'Austria, e ora inserita nell'elenco dell'UNESCO dei beni ritenuti patrimonio dell'umanità, punta sull'importanza del sito archeologico e non prescinde dal primo tentativo organico di tutelarlo messo in atto dalla Regione con la legge n° 47 del 1988.

Essa infatti mira a ridefinire, in unico contesto, tutte le diverse problematiche e le questioni irrisolte che hanno fin qui impedito lo sviluppo e la fruizione a fini scientifici-culturali e turistici-ricreativi di Aquileia, superando l'immobilismo legislativo, regolamentare e amministrativo che ha caratterizzato nel tempo il dibattuto tema della valorizzazione.

L'obiettivo è tutelare i beni archeologici, attualizzando e coniugando la tutela con la necessità di una buona amministrazione vicina al sito ed evitando che le valenze archeologiche possano essere isolate dal contesto di cui sono espressione. E se alla Soprintendenza competerà definire dal punto di vista amministrativo, tecnico e scientifico il sito e le singole emergenze archeologiche, grande importanza è attribuita alla gestione del Parco, da dotare anche di uno strumento pianificatorio generale del territorio.

(segue)