News


Delegazione Vojvodina in Consiglio regionale

10.04.2006
15:39
(ACON) Trieste, 10 apr - RC - In cerca di maggiore autonomia e di credibilità internazionale quanto a ordine giuridico e stabilità, dopo l'era Milosevic che ancora deve essere chiusa presso il tribunale dell'Aja, e con la voglia di capire come altre Regioni autonome d'Europa abbiano ottenuto il loro status e soprattutto come stiano gestendo questa loro autonomia. E' quanto ha fatto capire il presidente dell'Assemblea della Provincia autonoma serba di Vojvodina, Bojan Kostres, con i suoi consulenti, Alekandar Kravic per la cooperazione internazionale e Gordana Radic Popoviv per gli affari amministrativi e legali, ricevuti a Trieste prima dal presidente della nostra Regione, Riccardo Illy, e poi dal presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini, che è anche coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative e delle Province autonome.

Siamo molto interessati ad avere dei collegamenti con voi e in generale con il sistema regionale del vostro Paese - ha esordito quest'ultimo auspicando collaborazioni bilaterali proficue. Crediamo - ha aggiunto - che il processo d'arresto che sta vivendo l'Unione europea, quanto a Trattato costituzionale e integrazione tra gli Stati, possa trovare una spinta se le Regioni diventeranno protagoniste e riusciranno a smuovere i Governi centrali.

Tesini, accompagnato dall'assessore regionale alle Autonomie locali, Franco Iacop, e dal giurista Leopoldo Coen, ha quindi spiegato l'iter storico che ha consentito al Friuli Venezia Giulia di diventare una delle cinque Regioni speciali d'Italia, le differenze sommarie che comunque esistono tra tali Regioni, l'importanza fondamentale di avere adeguate risorse accanto alle competenze, la compartecipazione del gettito fiscale incluso il debito che lo Stato ha nei nostri confronti di circa 2,8 miliardi di euro, pari ai due terzi dell'intera Finanziaria regionale.

Il presidente non ha tralasciato di citare l'evoluzione che si è avuta, a partire dal '93, con l'elezione diretta dei sindaci, poi dei presidenti di Provincia e infine del presidente della Regione, così come con le modifiche alla Costituzione italiana, nel 2001, e l'aumento di competenze a tutte le Regioni, incluse quelle ordinarie, tanto da far chiedere ai più della necessità delle Regioni speciali.

Da parte del presidente Kostres, l'invito affinché Tesini prenda parte alla due giorni organizzata a Novi Sad, l'1 e 2 settembre prossimi voluta per parlare dell'Accordo di stabilizzazione e associazione (ASA) tra la Serbia e Montenegro e l'Unione europea, durante la quale portare tutta la sua esperienza in temi istituzionali e sia rappresentante di una Regione che guarda benevola al Paese balcano. In secondo luogo, è stata affrontata la possibilità di organizzare le giornate della Vojvodina nella nostra regione e quelle del Friuli Venezia Giulia a Novi Sad, creando così due momenti di eventi culturali e di confronto.

L'assessore Iacop, infine, ha rimarcato il decentramento e la compartecipazione quali basi dell'autonomia e ha detto dei percorsi ancora aperti di trasferimento di funzioni dallo Stato alla Regione, ad esempio nel campo della viabilità e del demanio stradale, per il quale non c'è un accordo in termini fiscali.

Il professor Coen ha, invece, sottolineato l'aspetto delle sedi istituzionali a cui fare riferimento per il decentramento (nel nostro caso, la Commissione paritetica Stato/Regioni). Devono essere adeguate e strutturate in maniera forte - ha affermato - altrimenti sono solo sedi di dialogo, prive di poteri decisionali.

(foto in e-mail; immagini alle tv)