Delegazione Vojvodina in Consiglio regionale
(ACON) Trieste, 10 apr - RC - In cerca di maggiore autonomia e
di credibilità internazionale quanto a ordine giuridico e
stabilità, dopo l'era Milosevic che ancora deve essere chiusa
presso il tribunale dell'Aja, e con la voglia di capire come
altre Regioni autonome d'Europa abbiano ottenuto il loro status e
soprattutto come stiano gestendo questa loro autonomia. E' quanto
ha fatto capire il presidente dell'Assemblea della Provincia
autonoma serba di Vojvodina, Bojan Kostres, con i suoi
consulenti, Alekandar Kravic per la cooperazione internazionale e
Gordana Radic Popoviv per gli affari amministrativi e legali,
ricevuti a Trieste prima dal presidente della nostra Regione,
Riccardo Illy, e poi dal presidente del Consiglio regionale,
Alessandro Tesini, che è anche coordinatore della Conferenza dei
presidenti delle Assemblee legislative e delle Province autonome.
Siamo molto interessati ad avere dei collegamenti con voi e in
generale con il sistema regionale del vostro Paese - ha esordito
quest'ultimo auspicando collaborazioni bilaterali proficue.
Crediamo - ha aggiunto - che il processo d'arresto che sta
vivendo l'Unione europea, quanto a Trattato costituzionale e
integrazione tra gli Stati, possa trovare una spinta se le
Regioni diventeranno protagoniste e riusciranno a smuovere i
Governi centrali.
Tesini, accompagnato dall'assessore regionale alle Autonomie
locali, Franco Iacop, e dal giurista Leopoldo Coen, ha quindi
spiegato l'iter storico che ha consentito al Friuli Venezia
Giulia di diventare una delle cinque Regioni speciali d'Italia,
le differenze sommarie che comunque esistono tra tali Regioni,
l'importanza fondamentale di avere adeguate risorse accanto alle
competenze, la compartecipazione del gettito fiscale incluso il
debito che lo Stato ha nei nostri confronti di circa 2,8 miliardi
di euro, pari ai due terzi dell'intera Finanziaria regionale.
Il presidente non ha tralasciato di citare l'evoluzione che si è
avuta, a partire dal '93, con l'elezione diretta dei sindaci, poi
dei presidenti di Provincia e infine del presidente della
Regione, così come con le modifiche alla Costituzione italiana,
nel 2001, e l'aumento di competenze a tutte le Regioni, incluse
quelle ordinarie, tanto da far chiedere ai più della necessità
delle Regioni speciali.
Da parte del presidente Kostres, l'invito affinché Tesini prenda
parte alla due giorni organizzata a Novi Sad, l'1 e 2 settembre
prossimi voluta per parlare dell'Accordo di stabilizzazione e
associazione (ASA) tra la Serbia e Montenegro e l'Unione europea,
durante la quale portare tutta la sua esperienza in temi
istituzionali e sia rappresentante di una Regione che guarda
benevola al Paese balcano. In secondo luogo, è stata affrontata
la possibilità di organizzare le giornate della Vojvodina nella
nostra regione e quelle del Friuli Venezia Giulia a Novi Sad,
creando così due momenti di eventi culturali e di confronto.
L'assessore Iacop, infine, ha rimarcato il decentramento e la
compartecipazione quali basi dell'autonomia e ha detto dei
percorsi ancora aperti di trasferimento di funzioni dallo Stato
alla Regione, ad esempio nel campo della viabilità e del demanio
stradale, per il quale non c'è un accordo in termini fiscali.
Il professor Coen ha, invece, sottolineato l'aspetto delle sedi
istituzionali a cui fare riferimento per il decentramento (nel
nostro caso, la Commissione paritetica Stato/Regioni). Devono
essere adeguate e strutturate in maniera forte - ha affermato -
altrimenti sono solo sedi di dialogo, prive di poteri
decisionali.
(foto in e-mail; immagini alle tv)