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CR: ddl comunitaria, relatore di minoranza Molinaro (4)

03.05.2006
11:45
(ACON) Trieste, 03 mag - RC - Ultimo dei relatori di minoranza, Roberto Molinaro (UDC) ha affermato che la finalità del progetto di legge è condivisibile, ma per una parte dei contenuti, ovvero il modo con il quale si procede all'adeguamento, non ci può essere il suo sostegno. L'attuazione delle direttive comunitarie su prevenzione e alimentazione umana e alimentazione degli animali è formulata con norme esaustive e di immediata applicabilità per gli operatori, perciò condivisone piena. Il Capo IV con le modifiche alla legge regionale 14/2002 suscita, invece, numerose perplessità. Nell'articolo 24 si prevede la prossima approvazione di una legge regionale per l'attuazione della specifica direttiva comunitaria, come a dire: per intanto attuiamo ciò che ci è stato sollevato e solo poi assicureremo il completo rispetto della normativa comunitaria. La conseguenza è che le stazioni appaltanti, Comuni, Province ed enti pubblici in genere, e le imprese dovranno continuare ad operare nell'incertezza chissà per quanto tempo. E pensare - ha proseguito Molinaro - che bastava copiare, come già fatto da altre Regioni, il "Codice degli appalti per lavori pubblici, servizi e forniture" approvato dal Consiglio dei Ministri a marzo 2006 in attuazione della predetta direttiva comunitaria. Tra le altre perplessità, anche quelle sollevate dall'ANCI e dalle associazioni imprenditoriali sempre relativamente le modifiche alla legge regionale 14. E' mai possibile - ha chiesto il consigliere - che in futuro, in Friuli Venezia Giulia, tutti gli affidamenti di lavori, anche di bassissimo importo, debbano sottostare a gare con evidenza pubblica, così come l'affidamento degli incarichi di progettazione, direzione lavori e collaudo anche strutturale?

(segue)