CR: 30° terremoto a Gemona, presidente Illy (9)
(ACON) Gemona, 04 mag - AB - In questa ricorrenza, ha affermato
nell'intervento conclusivo il presidente della Regione Riccardo
Illy, voglio ricordare che l'impegno dei friulani e di tutte le
istituzioni fu fondamentale per rimarginare le ferite che in
pochi attimi si erano aperte nel tessuto vivo della nostra
comunità.
E' necessario continuare a ricordare e il mio pensiero va in
primo luogo a quanti ci lasciarono in quei pochi terribili
attimi. Illy ha quindi rivolto un ringraziamento per l'opera
svolta dallo Stato, dal Commissario straordinario, dalle
Prefetture, dai Vigili del Fuoco, dalle Forze armate, alla
solidarietà ricevuta dalle Regioni italiane e da tanti Paesi
stranieri, alla grande partecipazione dei nostri emigrati, alla
Croce Rossa, a tutte le associazioni di volontariato e di ogni
singolo volontario, ai mezzi di informazione. Un ruolo importante
per la ricostruzione fu dato dalla Chiesa friulana, capillarmente
presente in ogni comune terremotato.
Con un sentimento di intensa partecipazione, ha aggiunto il
presidente della Regione, che il tempo non cancella ma che la
profondità della distanza rende invece più preciso, si può oggi
tracciare un bilancio del terremoto del Friuli, una tragedia che
non ha lasciato solo dolore e morti, ma che ci ha fornito anche
utili insegnamenti.
Illy ha ricordato la tenacia e il coraggio dei friulani, le
intuizioni dei rappresentanti istituzionali, le scelte coraggiose
ma vincenti che furono adottate, come il decentramento dei
poteri. Una grande operazione che fu possibile grazie alle
risorse finanziarie che furono stanziate dallo Stato e affidate
direttamente alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Fu poi la Regione a svolgere il compito di coordinamento e di
programmazione assegnando ai sindaci, investiti dell'inedito
ruolo di funzionari delegati dell'Amministrazione regionale,
responsabilità dirette nella gestione della spesa, permettendo
così non solo di semplificare e accelerare le procedure, ma anche
di promuovere una ricostruzione che rispondesse ai bisogni
autentici delle comunità colpite.
(segue)