UDC: legge famiglia e Tutore Minori, considerazioni Molinaro
(ACON) Trieste, 04 mag - COM/RC - Il capogruppo dell'UDC in
Consiglio regionale, Roberto Molinaro, risponde con queste parole
alle considerazioni del Tutore pubblico dei Minori sulla proposta
di legge sulla famiglia all'attenzione della III Commissione
consiliare:
"La censura introdotta nel dibattito intorno alla legge regionale
per la famiglia da parte del Tutore dei Minori è fuori luogo e
denota una attitudine ad essere parte, al di fuori di quelli che
sono i compiti propri ma volendo assumere quelli del legislatore
regionale che, per il ruolo che svolge, è quantomeno consapevole
dei limiti della potestà legislativa regionale.
E' sorprendente che colui che è investito di una così delicata
funzione e che ha già avuto l'occasione di esprimersi
sull'argomento in sede di audizione in Commissione, decida di
scendere in campo partecipando, con una sua opinione tutta
politica, al dibattito in corso, facendo venir meno
definitivamente quel ruolo super partes che pur dovrebbe
mantenere come autorità di garanzia.
Al di là della valutazione sul merito delle questioni relative
bozza di legge elaborata dal Comitato ristretto e condivisa solo
da una parte dello stesso, noi continuiamo a pensare che una cosa
sia una legge per la famiglia, che riguardi potenzialmente tutte
le famiglie del Friuli Venezia Giulia, così come definite
dall'attuale ordinamento costituzionale, altra cosa sia una legge
a sostegno della genitorialità, un escamotage per aggirare la
stessa definizione di famiglia e mettere in campo interventi di
natura assistenziale e soprattutto trovare un'intesa dentro la
maggioranza di Intesa Democratica, altrimenti impossibile.
Da anni siamo impegnati, come UDC, perché anche in Friuli Venezia
Giulia la famiglia fondata sul matrimonio abbia la prioritaria
considerazione e continueremo a batterci per questo, ricercando
convergenze e mediazioni. Nel contempo invitiamo sin da ora il
Tutore pubblico dei Minori ad impegnarsi per l'attuazione del
proprio alto mandato e lasciando alle parti politiche di
sviluppare un confronto che è, comunque, un momento di crescita e
di miglioramento delle soluzioni legislative che si vanno ad
approvare".