News


IV Comm: audizione con direttore Agenda 21 Locale

09.05.2006
18:19
(ACON) Trieste, 09 mag - MPB - La IV Commissione, presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt), ha ascoltato il direttore di Agenda 21 Locale, Lidiano Cavallini, sull'attività di questo piano di azione che, anche nella sua dimensione locale, come negli altri livelli, opera per un modello di sviluppo sostenibile.

Fondata su una metodologia partecipativa che comprende l'analisi dei punti cruciali, un piano di azioni coese e il monitoraggio, attraverso lo strumento del forum, Agenda 21 Locale opera - ha spiegato Cavallini - lungo 4 filoni, ovvero nei processi di programmazione sociale e sociosanitaria, compresi i programmi di produzione della salute, nella pianificazione ambientale, nella programmazione territoriale e nella programmazione di una rete regionale che promuova tali obiettivi e progetti.

L'audizione, è stato ricordato, ha preso origine dal caso del progetto di cava sul Monte San Lorenzo a Maniago sul quale il Consiglio regionale, con un ordine del giorno, impegnava la Giunta a realizzare un tavolo di concertazione con i vari soggetti interessati, secondo i criteri di Agenda 21.

Gli interventi e le richieste di approfondimento e chiarimento dei consiglieri - Adriano Ritossa (AN), Mauro Travanut e Paolo Pupulin (DS), Mirko Spacapan (Margh), Gaetano Valenti (FI), Alessandro Metz (Verdi) e Fortuna Drossi - si sono concentrate sul metodo e hanno toccato aspetti complessi per quanto concerne la partecipazione, le buone pratiche e l'impianto organizzativo rapportato anche al parametro tempo, soprattutto quando ci si trovi di fronte a opere che non riguardino solo la nostra regione.

Come realizzare una qualche forma di condivisione e consenso sociale fra i soggetti portatori di interessi? Come considerare il principio delle minoranze e come valutare l'ampiezza dei contesti su cui si esercita Agenda 21, gli interessi espressi e l'eventuale interesse superiore? Ma anche l'importanza di travasare in ogni settore regionale la filosofia, i criteri e i metodi valutativi e operativi di Agenda 21, ovvero la trasversalità della partecipazione finalizzata alla coprogettazione.

Agenda 21 - ha commentato Cavallini rispondendo agli interrogativi posti - è un processo costituente, che va a definire regole e metodi sulla base di esperienze acquisite, ed è anche una gerarchia di processi democratici: informazione, consultazione, trasparenza, partecipazione.

Si può aprire un processo decisionale diverso riequilibrando identità locale con policentrismo e coesione: in questo modo è possibile dare alle diverse questioni altri aspetti - ha concluso Cavallini indicando il ruolo che può svolgere la politica, nel tradurre un fattore critico in una opportunità, per esempio prevedendo che un ufficio regionale possa vincolare il rilascio di un parere tecnico all'attivazione di un percorso partecipativo.