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Citt: Colussi su legge famiglia

10.05.2006
16:50
(ACON) Trieste, 10 mag - COM/AB - In riferimento alla legge sulla famiglia, in discussione in questi giorni in III Commissione, interviene il consigliere Piero Colussi che in una nota spiega la posizione dei Cittadini per il Presidente.

"La nuova formulazione della legge così come è stata voluta da Intesa democratica - afferma Colussi - trova da parte dei Cittadini un ampio consenso. L'attuale formulazione, che tiene in considerazione i trattati internazionali peraltro già sottoscritti dal nostro Parlamento, ci sembra una vera e propria conquista da un punto di vista culturale. Riferendosi alla Carta europea dei diritti fondamentali e alla Convenzione europea di biomedicina, la legge che stiamo discutendo in Commissione richiama in maniera chiara il fatto che il matrimonio tradizionale e le altre forme di unione sono sullo stesso piano, sottolineando così come queste ultime non possono più considerarsi un'eccezione".

"Si tratta - aggiunge Colussi - di una profonda innovazione del quadro istituzionale: la parola famiglia, infatti, è adoperata in senso lato e supera quell'art. 29 della Costituzione dove si parla di famiglia solo se fondata sul matrimonio. Anche l'essersi riferiti agli altri articoli della Costituzione, in particolare agli articoli 2 e 3, non è un escamotage giuridico, come lo ha definito la Casa delle Libertà. Non si può ignorare che nell'articolo 2 si parla di diritti inviolabili dell'uomo 'sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità'. E' perciò evidente, anche perché già riconosciuto dalla giurisprudenza, che le convivenze rientrano tra le formazioni sociali tutelate dai trattati internazionali".

"Questa legge - conclude Colussi - non solo recepisce quanto previsto a livello europeo ma, se ce ne fosse ancora bisogno, è un'ulteriore conferma che la famiglia prevista dal costituente 60 anni fa è cambiata e che di questi mutamenti non possiamo non tenere conto, pena una discriminazione di cui, a farne le spese, sarebbero soprattutto i bambini".