News


Sì a Tesini: grandi elettori lunedì a giuramento Napolitano

13.05.2006
09:04
(ACON) Trieste, 13 mag - MPB - Lunedì prossimo, a Roma, a palazzo Montecitorio, alle 17.00, di fronte al Parlamento a Camere riunite, il nuovo presidente della Repubblica Giorgio Napolitano presterà giuramento e indirizzerà il suo messaggio al Paese.

Per la prima volta, a questo giuramento - che è l'undicesimo dalla nascita della Repubblica italiana - assisteranno, oltre ai parlamentari, anche i "grandi elettori" regionali che hanno partecipato all'elezione, e ciò grazie alla richiesta avanzata dal presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini nella sua veste di coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative . Una innovazione che potrebbe sembrare scontata - osserva il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Alessandro Tesini che sarà presente all'evento e, successivamente, come coordinatore della Conferenza sarà al palazzo del Quirinale per la cerimonia di insediamento del Capo dello Stato - ma che in realtà è di grande significato e inverte l'orientamento seguito per 60 anni. Finalmente lo spirito del nuovo Titolo V della Costituzione, che introduce a una Repubblica retta sulle autonomie, incardinandole nel principio della leale collaborazione interistituzionale tra Regioni e Stato, diventa prassi.

Ed è a questo principio che Tesini, appunto nella sua veste di coordinatore della Conferenza, si è rifatto quando ha indirizzato alla presidenza della Camera la richiesta di estensione della partecipazione dei grandi elettori a quella che è definita "la presa d'atto dell'assunzione delle funzioni presidenziali", ottenendo rapidamente un facile consenso dopo che gli uffici, approfondita la questione, avevano riconosciuto il fondamento della richiesta, cosa molto apprezzata da Tesini.

La nostra Regione - ricorda Tesini - vanta un illustre e significativo precedente al riguardo, che ha fatto scuola per vent'anni e che è stato superato da questo intervento. Nel 1985, infatti, in occasione dell'elezione del presidente Francesco Cossiga, l'allora grande elettore e già presidente della Giunta regionale Antonio Comelli, indirizzò analoga richiesta alla presidente della Camera Nilde Jotti, la quale - richiama ancora Tesini - rispose cortesemente, ma irremovibilmente, affermando, in questo sostenuta dalla dottrina e dagli esperti del tempo, che la funzione dei grandi elettori si esauriva alla sola elezione e che da quel momento in poi subentrava la prassi ordinaria che non ammetteva "esterni" ai lavori della Camera e del Parlamento riunito.

Sono passati 20 anni - è il commento conclusivo de presidente del Consiglio regionale - ma dal punto di vista della cultura istituzionale siamo davvero in un'altra epoca, e anche questi segnali, apparentemente solo simbolici, ne confermano la sostanza.