Sì a Tesini: grandi elettori lunedì a giuramento Napolitano
(ACON) Trieste, 13 mag - MPB - Lunedì prossimo, a Roma, a
palazzo Montecitorio, alle 17.00, di fronte al Parlamento a
Camere riunite, il nuovo presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano presterà giuramento e indirizzerà il suo messaggio al
Paese.
Per la prima volta, a questo giuramento - che è l'undicesimo
dalla nascita della Repubblica italiana - assisteranno, oltre ai
parlamentari, anche i "grandi elettori" regionali che hanno
partecipato all'elezione, e ciò grazie alla richiesta avanzata
dal presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini nella
sua veste di coordinatore della Conferenza dei presidenti delle
Assemblee legislative .
Una innovazione che potrebbe sembrare scontata - osserva il
presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
Alessandro Tesini che sarà presente all'evento e,
successivamente, come coordinatore della Conferenza sarà al
palazzo del Quirinale per la cerimonia di insediamento del Capo
dello Stato - ma che in realtà è di grande significato e inverte
l'orientamento seguito per 60 anni. Finalmente lo spirito del
nuovo Titolo V della Costituzione, che introduce a una Repubblica
retta sulle autonomie, incardinandole nel principio della leale
collaborazione interistituzionale tra Regioni e Stato, diventa
prassi.
Ed è a questo principio che Tesini, appunto nella sua veste di
coordinatore della Conferenza, si è rifatto quando ha indirizzato
alla presidenza della Camera la richiesta di estensione della
partecipazione dei grandi elettori a quella che è definita "la
presa d'atto dell'assunzione delle funzioni presidenziali",
ottenendo rapidamente un facile consenso dopo che gli uffici,
approfondita la questione, avevano riconosciuto il fondamento
della richiesta, cosa molto apprezzata da Tesini.
La nostra Regione - ricorda Tesini - vanta un illustre e
significativo precedente al riguardo, che ha fatto scuola per
vent'anni e che è stato superato da questo intervento. Nel 1985,
infatti, in occasione dell'elezione del presidente Francesco
Cossiga, l'allora grande elettore e già presidente della Giunta
regionale Antonio Comelli, indirizzò analoga richiesta alla
presidente della Camera Nilde Jotti, la quale - richiama ancora
Tesini - rispose cortesemente, ma irremovibilmente, affermando,
in questo sostenuta dalla dottrina e dagli esperti del tempo, che
la funzione dei grandi elettori si esauriva alla sola elezione e
che da quel momento in poi subentrava la prassi ordinaria che non
ammetteva "esterni" ai lavori della Camera e del Parlamento
riunito.
Sono passati 20 anni - è il commento conclusivo de presidente del
Consiglio regionale - ma dal punto di vista della cultura
istituzionale siamo davvero in un'altra epoca, e anche questi
segnali, apparentemente solo simbolici, ne confermano la
sostanza.