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Tesini riceve petizione su tutela acque bacini montani

25.05.2006
14:22
(ACON) Trieste, 25 mag - MPB - Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini ha ricevuto stamani una petizione relativa alla applicazione della legge Galli nei comuni montani, sottoscritta da 6218 cittadini di 27 comuni della Carnia, con l'eccezione di Tolmezzo - primo firmatario Gianni Nassivera di Forni di Sotto, già sindaco di quel comune - promossa dal Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento, presieduto da Franceschino Barazzutti.

Alla consegna delle firme da parte di Barazzutti e Nassivera erano presenti i consiglieri Antonio Martini e Giorgio Baiutti (Margh).

Con la petizione si chiede di rivedere e modificare la legge regionale che recepisce la Galli - ha sintetizzato Barazzutti - perché un'applicazione pura e semplice della normativa non risolve ma crea problemi.

Da sempre - si sottolinea nel documento - nei paesi montani l'approvvigionamento idrico è stato risolto e gestito autonomamente, con costi bassissimi e secondo una profonda cultura dell'acqua che, attraverso un suo uso rispettoso, plurimo e differenziato, l'ha mantenuta pulita facendone una risorsa fondamentale per il mantenimento delle attività umane in montagna. Il trasferimento - in questo contesto storico, culturale, morfologico e socioeconomico - della gestione del ciclo dell'acqua dai piccoli comuni a nuovi enti, previsto dalla legge Galli nazionale e da quella regionale di applicazione è incomprensibile, dannoso sotto tutti gli aspetti, fonte di inconvenienti e di disservizi per le piccole comunità di montagna, e comunque non rispondente alla cultura e agli interessi delle popolazioni montanare.

La soppressione della gestione comunale in economia del servizio idrico per affidarlo a un nuovo ente è percepita dalle popolazioni locali come un'ulteriore spoliazione a loro danno della gestione locale del patrimonio acqua. Una scelta ritenuta non equa - ha sottolineato Nassivera. Da qui la richiesta alla Regione e al Governo nazionale di esonerare i comuni montani dall'adesione al servizio unico idrico integrato, permettendo ad essi di continuare a gestire in economia tale servizio.

Barazzutti ha, inoltre, sottolineato che successivamente alla raccolta delle sottoscrizioni alla petizione, il Governo ha recentemente emanato un decreto legislativo che prevede la non obbligatorietà dell'adesione alla gestione unica del servizio idrico integrato per i comuni montani con popolazione fino a 1000 abitanti. In questo modo il Governo fa proprio il principio della specificità della montagna e viene parzialmente incontro alla richiesta della nostra petizione - ha ulteriormente precisato il presidente del Comitato segnalando che per esempio la Provincia autonoma di Bolzano ha costituito ATO di piccole dimensioni a livello territoriale di singola vallata e non come da noi a livello provinciale, dai monti al mare.

Un problema di tutta l'Italia, specie al Nord - ha affermato il consigliere regionale Martini sottolineando la necessità di trovare la via di una soluzione senza grandi stravolgimenti.

Il presidente Tesini ha assicurato l'immediata trasmissione della petizione alla IV Commissione (ambiente e territorio), affinché il tema sia messo al più presto all'ordine del giorno. Si è inoltre impegnato a sentire in merito anche l'assessore e la competente direzione regionale.

(foto in e-mail; immagini alle tv)