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CR: pdl ecomusei, relatore di maggioranza Franzil (9)

25.05.2006
16:44
(ACON) Trieste, 25 mag - RC - Due relatori, Kristian Franzil (PRC) per la maggioranza e Claudio Violino (LN) per le opposizioni, per la proposta di legge sull'istituzione degli ecomusei di cui lo stesso Franzil era stato primo firmatario nel depositarla con i Gruppi del centro-sinistra.

L'ecomuseo - ha così avuto modo di affermare il consigliere - è atto a valorizzare e far conoscere i patrimoni ambientali e culturali della nostra regione, mettendo in gioco valori, storie ed esperienze peculiari di una comunità. Fondamentale è la partecipazione dei cittadini, per questo è importante che i Comuni, le istituzioni culturali e quelle scolastiche siano fortemente coinvolte.

Piemonte e Trentino Alto Adige hanno già legiferato in materia, ma il tempo ha rilevato alcune lacune che noi cerchiamo di colmare. Nel mondo esistono centinaia di Ecomusei, la maggior parte in Europa (una novantina in Italia), e lavorano spesso in rete. Quindi non stiamo facendo un salto nel buio, ma ci inseriamo in un processo che già dà dei risultati.

In Friuli Venezia Giulia due sono le realtà già presenti, e che hanno contribuito in modo decisivo all'impostazione della presente legge: l'ecomuseo delle Acque del Gemonese e l'ecomuseo Lis Aganis nel Pordenonese. Il primo intende valorizzare i siti naturali e tutto quanto ha costruito nel tempo un vero e proprio sistema dell'acqua nel Gemonese, il secondo è iniziativa di 15 tra associazioni e Comuni che si occupano di valorizzare la vita nelle aree rurali e si articola in due percorsi principali: dell'acqua e degli antichi mestieri.

Riteniamo il numero degli ecomusei regionali destinato a crescere, causa la nostra specificità, la ricchezza delle tradizioni, le diverse lingue, il patrimonio diffuso, le diversità paesaggistiche. Inoltre, le caratteristiche dell'ecomuseo, spendibili anche turisticamente, possono contribuire all'uscita dalla marginalità delle zone attualmente più in difficoltà.

L'orizzonte dell'ecomuseo, si legge nell'articolo 1, deve essere la cura del territorio e quindi favorire uno sviluppo sostenibile, anche attraverso l'attività di ricerca scientifica e didattico-educativa. L'elenco di chi può dar vita a queste realtà è inserito nell'articolo 2 e ogni anno si determinerà, sulla base delle richieste, la creazione di quelle nuove, con un intervento diretto della Regione nella formazione degli operatori. Gli ecomusei riconosciuti avranno diritto a un marchio esclusivo, così come la rete degli ecomusei potrà averne uno collettivo (articolo 3). L'articolo 4 istituisce un Comitato, di nomina giuntale, che esprimerà pareri sull'individuazione degli ecomusei, sulle attività di formazione, sul regolamento attuativo, e coordinerà le strutture riconosciute.

(segue)