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Incontro Assemblee legislative su Euroregione (2)

26.05.2006
15:25
(ACON) Trieste, 26 mag - RC - Rendere partecipe la base, ovvero i cittadini, nella costruzione dell'Euroregione è stato un concetto condiviso da tutti i partecipanti alla firma della dichiarazione d'intenti, a cominciare dal vicepresidente Sergio Bernich, il quale ha affermato che l'Istria sa cosa significhi essere presenti all'incontro perché sa cos'è stato il passato e sa cosa si deve costruire per il futuro. Le nostre genti - ha aggiunto - devono capire che questo è un loro interesse. Se un problema c'è, questo è nel fatto che le altre quattro realtà sono già parte dell'UE mentre la Croazia è un semplice membro dell'Assemblea europea, ma spera che entri nell'UE nel 2009.

Il presidente Joerg Freunschlag ha detto che il Governo carinziano ha già sviluppato l'idea dell'Euroregione, idea ottima e innovativa, e che il progetto di pace europeo è una sfida per tutte le Regioni. La possibilità di attivarsi a livello trasfrontaliero deve essere colta. Non solo gli Esecutivi, ma anche i Parlamenti regionali devono adoperarsi in tal senso. Certo ci sono strutture diverse tra i 5 convenuti oggi (in Slovenia non ci sono ancora le Regioni, ad esempio), si deve verificare chi ha le competenze e c'è molto lavoro da fare, ma l'importante è cominciare. Non possiamo attivarci solo quando una legge è già stata varata, ma anticipare questo processo - ha concluso.

Per il vicepresidente Achille Variati, il Veneto sente di non poter più prorogare la costruzione dell'Euroregione. Sarà un percorso né semplice né scontato, ma è necessario creare un soggetto in grado di interloquire direttamente con l'UE, senza dover passare sempre attraverso lo Stato. Questo è l'inizio di un nuovo percorso e le Assemblee legislative, più dei Governi, rappresentano la democrazia perché portano le idee di maggioranza e opposizione. Ogni norma che riusciremo a fare insieme - ha sostenuto - sarà un piccolo passo verso la collaborazione transfrontaliera. Non dobbiamo limitarci ad intervenire presso i nostri Governi, ma dobbiamo farlo anche in modo autonomo.

Al termine, i presenti hanno convenuto la necessità di avanzare lungo temi comuni precisi, quali la tutela ambientale, la politica energetica, la cultura, le infrastrutture, le politiche del lavoro e non ultima la promozione turistica.

(fine)