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Inaugurata mostra 60 di Repubblica in FVG (1)

29.05.2006
15:23
(ACON) Trieste, 29 mag - MPB - Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini ha inaugurato stamani a Trieste nella sede dell'Assemblea la mostra "1946-2006 - Sessant'anni di Repubblica nel Friuli Venezia Giulia", curata da Claudio Ernè e Walter Liva, con il commento storico di Gianfranco Ellero in catalogo, e organizzata dal Consiglio in collaborazione con il CRAF - Centro di ricerca Fotografica di Lestans, per ricordare il 60° anniversario della proclamazione della Repubblica italiana.

Con questa mostra, che resterà aperta fino a luglio - ha affermato Tesini - celebriamo un anniversario importante che segna il cambio di regime e di organizzazione istituzionale del nostro Paese e lo facciamo con una selezione di fotografie che punta a sintetizzare il cambiamento radicale e la crescita avvenuta in Friuli Venezia Giulia dalla nascita della Repubblica a oggi, raccontando la situazione sociale, economica, politica di una realtà allora arretrata, gravata dal peso del confine e con il problema di darsi un assetto istituzionale, mentre nasceva l'Assemblea costituente e si introduceva il tema del regionalismo.

Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, il prefetto di Trieste Anna Maria Sorge Ludocivi, il console generale della repubblica di Slovenia Jozef Susmelj, e rappresentanti istituzionali e militari.

Si tratta di una raccolta di immagini documento - sono una sessantina gli scatti di fotoreporter e fotografi della regione - che consente di ripercorrere un recente passato ricco di avvenimenti, rileggendolo attraverso fatti di cronaca, pagine di storia, momenti istituzionali, personaggi politici, eventi sportivi e culturali e che avrà un respiro più ampio nella versione che la mostra avrà il prossimo settembre alla Fiera di Pordenone, che festeggia anch'essa sessant'anni, ove riprenderà su scala nazionale i temi qui sviluppati. Sarà quella la prima tappa di un itinerario internazionale di musei che la ospiteranno, d'intesa con gli Istituti italiani di cultura, a Toronto e Hamilton in Canada, Halle in Germania, e probabilmente in altre città come Berlino, New York, Vienna e Amburgo.

Un percorso idealmente collegato a un altro importante avvenimento espositivo che toccherà Trieste a fine anno. Nei locali della vecchia Pescheria lungo le rive, ora ristrutturata e dedicata a contenitore culturale, sarà infatti ospitata la mostra sulla rinascita del Parlamento dalla Liberazione alla Costituzione che, in un itinerario attraverso la Penisola, toccherà alcuni capoluoghi di regione.

Valida scelta quella di legare la nascita della Repubblica alla storia della Regione per Gianfranco Ellero, che ha sottolineato come le due realtà di fatto abbiano una nascita comune. Anche se la regione Friuli Venezia Giulia nasce per legge nel 1963 e comincia a operare nel 1964, l'idea di una Regione Friuli staccata dal Veneto è già insita nella lotta di Liberazione, si fa progetto politico nel luglio del 1945 che viene accolto dalla seconda sottocommissione dell'Assemblea Costituente nel dicembre del 1946. Con il cambiamento del nome in Friuli - Venezia Giulia, per iniziativa di Meuccio Ruini ci si illuse di influire sulla definizione del confine orientale, ma così non fu perché Trieste e la zona A rimase sotto l'Amministrazione militare e la zona B divenne jugoslava e la Regione, che era stata votata nel giugno 1947, fu congelata e poté nascere solo 16 anni più tardi.

Segni di morte e segni di vita in queste foto che mostrano quanto la storia sia passata da queste parti più che in altre regioni - per Claudio Ernè, che ha indicato questa terra un vero e proprio laboratorio ove i confini si sono spostati e le sensibilità trasformate. Per il curatore della mostra, il Consiglio regionale, con iniziative come questa che raccolgono segmenti di storia, sta svolgendo una importante politica nel campo della conservazione dell'immagine e ha auspicato che, come già si fa per il cinema, si possa anche per la fotografia arrivare a salvaguardare e recuperare un grande patrimonio disseminato in tanti cassetti diversi, essenziale per ricostruire una memoria storica.

(segue)

(foto in e-mail; immagini alle tv)